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I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere
        questo medicinale. 4.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione Effetti di lansoprazolo con altri farmaci Prodotti medicinali il cui assorbimento dipende
        dal pH  Lansoprazolo può interferire con l’assorbimento di farmaci laddove il pH gastrico è critico per la loro biodisponibilità. Atazanavir: Uno studio ha mostrato che la co-
        somministrazione di lansoprazolo (60 mg una volta al giorno) con atazanavir 400 mg a volontari sani ha causato una sostanziale diminuzione dell’esposizione ad atazanavir
        (approssimativamente la diminuzione del 90% dell’AUC e della C ). Lansoprazolo non deve essere somministrato con atazanavir (vedere paragrafo 4.3).  Ketoconazolo e itraconazolo:
                                             max
        L’assorbimento di ketoconazolo e itraconazolo dal tratto gastrointestinale è accentuato dalla presenza di acido gastrico. La somministrazione di lansoprazolo può causare concentrazioni
        sub-terapeutiche di ketoconazolo e itraconazolo e la combinazione deve essere evitata.  Digossina: La co-somministrazione di lansoprazolo e digossina può portare ad un aumento
        dei livelli plasmatici di digossina. Quindi si devono monitorare i livelli plasmatici di digossina e aggiustare la dose di digossina, se necessario, quando si inizia o si termina il
        trattamento con lansoprazolo. Prodotti medicinali metabolizzati dagli enzimi P450 Lansoprazolo può aumentare le concentrazioni plasmatiche dei farmaci metabolizzati da
        CYP3A4. Si consiglia cautela quando si associa lansoprazolo con farmaci metabolizzati da questo enzima e che hanno una finestra terapeutica ristretta. Teofillina: Lansoprazolo riduce
        le concentrazioni plasmatiche di teofillina, che può diminuire l’effetto clinico atteso per quella dose. Si consiglia cautela nell’associazione dei due farmaci. Tacrolimus: La co-
        somministrazione di lansoprazolo aumenta le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus (un CYP3A e substrato P-gp). L’esposizione a lansoprazolo ha aumentato l’esposizione media
        a tacrolimus fino all’81%. Si consiglia di monitorare le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus all’inizio e alla fine del trattamento concomitante con lansoprazolo.  Prodotti
        medicinali trasportati dalla P-glicoproteina È stato osservato che lansoprazolo inibisce il trasporto della proteina  P-glicoproteina, (P-gp) in vitro. La rilevanza clinica non è
        conosciuta. Effetti di altri farmaci su lansoprazolo Farmaci che inibiscono CYP2C19 Fluvoxamina: Si deve considerare una diminuzione della dose quando si associa lansoprazolo
        con  fluvoxamina inibitore del CYP2C19. Le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo aumentano fino a 4 volte. Farmaci che inducono CYP2C19 e CYP3A4 Gli enzimi induttori che
        influenzano CYP2C19 e CYP3A4 come rifampicina ed erba di San Giovanni (Iperico perforato),  possono ridurre marcatamente le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo. Altri:
        Sucralfato/antiacidi: Sucralfato/antiacidi possono diminuire la biodisponibilità di lansoprazolo. Quindi lansoprazolo deve essere assunto almeno un’ora prima di assumere questi
        farmaci. Non è stata dimostrata alcuna interazione clinicamente significativa di lansoprazolo con i farmaci anti-infiammatori non steroidei, sebbene non siano stati condotti studi
        formali di interazione. 4.6 Gravidanza e allattamento Gravidanza: Non sono disponibili  per lansoprazolo dati clinici su gravidanze esposte. Gli studi sugli animali non indicano effetti
        dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale. Quindi l’uso di lansoprazolo è sconsigliato durante la gravidanza. Allattamento: Non
        è noto se lansoprazolo sia escreto nel latte materno umano. Gli studi sugli animali hanno mostrato che lansoprazolo è escreto nel latte.  La decisione se continuare/interrompere
        l’allattamento al seno o continuare/interrompere la terapia con lansoprazolo deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento al seno per il bambino e il
        beneficio della terapia con lansoprazolo per la donna. 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari  Possono verificarsi reazioni avverse da farmaco come
        capogiro, vertigini, disturbi della vista e sonnolenza (vedere paragrafo 4.8). In queste condizioni la capacità di reazione può risultare diminuita.  4.8 Effetti indesiderati Le frequenze
        vengono definite come Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza
        non può essere definita sulla base dei dati disponibili).


          Classificazione per
           sistemi e organi    Comune          Non comune          Raro           Molto raro        Non nota

         Patologie del sistema               Trombocitopenia,                    Agranulocitosi,
         emolinfopoietico                   eosinofilia, leucopenia  Anemia       pancitopenia

                                                             Insonnia, allucinazioni,
         Disturbi psichiatrici                 Depressione
                                                                 confusione
                                                                Irrequietezza,
         Patologie del sistema   Cefalea,
         nervoso               capogiro                       vertigini, parestesia,
                                                              sonnolenza, tremore
         Patologie dell’occhio                                  Disturbi visivi

         Patologie        Nausea, diarrea, mal di             Glossite, candidosi
         gastrointestinali  stomaco, costipazione,              dell’esofago,
                            vomito, flatulenza,               pancreatite, disturbi   Colite, stomatite
                           secchezza della bocca                  del gusto
                              o della gola
         Patologie          Aumento dei livelli
         epatobiliari      degli enzimi epatici                 Epatite, ittero
                                                              Petecchie, porpora,
         Patologie della                                      perdita dei capelli,   Sindrome di Steven-  Lupus eritematoso
         cute e del tessuto   Orticaria, prurito, rash        eritema multiforme,   Johnson, necrolisi   cutaneo subacuto
         sottocutaneo                                                           epidermica tossica  (vedi il paragrafo 4.4)
                                                                fotosensibilità
         Patologie del sistema
         muscoloscheletrico
         e del tessuto                       Artralgia, mialgia
         connettivo
         Patologie renali e                                   Nefrite interstiziale
         urinarie
         Patologie
         dell’apparato                                          Ginecomastia
         riproduttivo e della
         mammella
         Patologie sistemiche                                  Febbre, iperidrosi,
         e condizioni        Affaticamento       Edema          angioedema,     Shock anafilattico
         relative alla sede di                                anoressia, impotenza
         somministrazione
                                                                                Aumento dei livelli
                                                                                  di colesterolo
         Esami diagnostici
                                                                                  e trigliceridi,
                                                                                  iponatremia
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