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Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto
permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta
tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. 4.9 Sovradosaggio Non sono noti effetti di sovradosaggio
con lansoprazolo nell’uomo (sebbene sia possibile una bassa tossicità acuta) e, di conseguenza, non possono essere date istruzioni per il trattamento. Comunque, dosi
giornaliere fino a 180 mg di lansoprazolo per via orale e fino a 90 mg di lansoprazolo per via endovenosa sono state somministrate durante studi clinici senza effetti
indesiderati significativi. Riferirsi al paragrafo 4.8 per possibili sintomi di sovradosaggio con lansoprazolo. In caso di sospetto sovradosaggio, il paziente deve essere
monitorato. Lansoprazolo non è significativamente eliminato tramite emodialisi. Se necessario, si raccomanda svuotamento gastrico, carbone e terapia sintomatica.
5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
5.1 Proprietà farmacodinamiche Categoria farmacoterapeutica: Inibitori di pompa protonica, codice ATC: A02BC03 Lansoprazolo è un inibitore della pompa protonica
gastrica. Inibisce lo stadio finale della formazione acida gastrica inibendo l’H /K ATPasi delle cellule parietali dello stomaco. L’inibizione è dose-dipendente e reversibile, e
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l’effetto si applica sia alla secrezione di acido gastrico basale e stimolata. Lansoprazolo si concentra nelle cellule parietali e diventa attivo nel loro ambiente acido, laddove
reagisce con il gruppo sulfidrilico di H /K ATPasi causando l’inibizione dell’attività enzimatica. Effetto sulla secrezione acido gastrica Lansoprazolo è un inibitore specifico della
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cellula parietale della pompa protonica. Una dose singola orale di lansoprazolo 30 mg inibisce la secrezione acido gastrica stimolata da pentagastrina di circa l’80%. Dopo
somministrazione giornaliera ripetuta per 7 giorni, si raggiunge una inibizione della secrezione acido gastrica del 90%. Questo ha un effetto corrispondente sulla secrezione
basale di acido gastrico. Una dose singola orale di 30 mg riduce la secrezione basale di circa il 70%, e i sintomi dei pazienti sono conseguentemente alleviati fin dalla prima
dose. Dopo 8 giorni di somministrazione ripetuta la riduzione è di circa l’85%. Un rapido sollievo dei sintomi si ottiene con una capsula (30 mg) al giorno, e la maggior parte
dei pazienti con ulcera duodenale guariscono entro 2 settimane, pazienti con ulcera gastrica ed esofagite da reflusso entro 4 settimane. Con la riduzione dell’acidità gastrica,
lansoprazolo crea un ambiente in cui appropriati antibiotici possono essere efficaci verso l’H. pylori. 5.2 Proprietà farmacocinetiche Lansoprazolo è un racemato di due
enantiomeri attivi che sono biotrasformati in forma attiva nell’ambiente acido delle cellule parietali. Poichè lansoprazolo è rapidamente inattivato dall’acido gastrico, viene
somministrato oralmente in forme gastroprotette per l’assorbimento sistemico. Assorbimento e distribuzione: Lansoprazolo mostra alta biodisponibilità (80-90%) con una
dose singola. Il picco dei livelli plasmatici si manifesta entro 1.5-2.0 ore. L’assunzione di cibo rallenta il tasso di assorbimento di lansoprazolo e riduce la biodisponibilità di
circa il 50%. Il legame con le proteine plasmatiche è del 97%. Gli studi hanno dimostrato che i granuli delle compresse aperte danno una AUC equivalente a quella delle
capsule intatte se i granuli sono sospesi in una piccola quantità di succo d’arancia, di mela o pomodoro, mescolati in un cucchiaio di purea di mele o pere o disperso in un
cucchiaio di yogurt, budino, formaggio fresco di latte fermentato. È stata anche dimostrata una AUC equivalente per i granuli sospesi in succo di mela somministrati attraverso
un sondino nasogastrico. Biotrasformazione ed eliminazione: Lansoprazolo è ampiamente metabolizzato nel fegato e i metaboliti sono escreti per via renale e biliare. Il
metabolismo di lansoprazolo è principalmente catalizzato dall’enzima CYP2C19. Anche l’enzima CYP3A4 contribuisce al metabolismo. L’emivita di eliminazione plasmatica va
da 1 a 2 ore a seguito di dosi singole o multiple in volontari sani. Non c’è evidenza di accumulo a seguito di dosi multiple in volontari sani. Nel plasma sono stati identificati
sulfone, sulfide e 5-idrossil derivati di lansoprazolo. Questi metaboliti hanno pochissima o nessuna attività anti secretoria. Uno studio con lansoprazolo marcato C ha indicato
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che circa un terzo della radioattività somministrata è stata escreta nelle urine e due terzi è stata ritrovata nelle feci. Farmacocinetica nei pazienti anziani: La clearance di
lansoprazolo è diminuita negli anziani, con una emivita di eliminazione aumentata approssimativamente dal 50% al 100%. Il picco dei livelli plasmatici non è aumentato
negli anziani. Farmacocinetica nei pazienti pediatrici: La valutazione della farmacocinetica nei bambini di età 1-17 anni ha mostrato un’esposizione simile a quella degli adulti
con dosi di 15 mg per quelli con peso inferiore a 30 kg, e 30 mg per quelli con peso superiore. Anche la sperimentazione di una dose di 17 mg/m di superficie corporea o
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di 1 mg/kg di peso corporeo, in bambini di 2-3 mesi fino a 1 anno di età, ha comportato una esposizione di lansoprazolo comparabile a quella degli adulti. È stata notata
una esposizione più alta a lansoprazolo nei confronti degli adulti in neonati al di sotto di 2-3 mesi di età a dosi sia di 1.0 mg/kg e 0.5 mg/kg di peso corporeo somministrato
in dose singola. Farmacocinetica nell’insufficienza epatica L’esposizione di lansoprazolo è raddoppiata nei pazienti con insufficienza epatica lieve e molto più aumentata in
pazienti con insufficienza epatica moderata e severa. Scarsi metabolizzatori CYP2C19 CYP2C19 è soggetto ad un poliformismo genetico e il 2-6% dei soggetti, chiamati scarsi
metabolizzatori (PMs), sono omozigoti per l’allele mutante CYP2C19 e quindi perdono l’enzima funzionale CYP2C19. L’esposizione a lansoprazolo è diverse volte più alto
nei PMs che nei metabolizzatori estensivi (EMs). 5.3 Dati preclinici di sicurezza I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali
di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, tossicità riproduttiva o genotossicità. In due studi di carcinogenicità sui ratti, lansoprazolo ha causato iperplasia dose-
correlata delle cellule gastriche ECL e carcinoidi cellulari ECL associati con ipergastrinemia dovuta all’inibizione della secrezione acida. È stata osservata anche metaplasia
intestinale, come pure iperplasia delle cellule di Leydig e tumori benigni delle cellule di Leydig. Dopo 18 mesi di trattamento è stata osservata atrofia della retina. Questo
non è stato osservato nelle scimmie, cani o topi. Negli studi di carcinogenicità sul topo si è sviluppata iperplasia dose-correlata delle cellule gastriche ECL come pure tumori
epatici e adenoma della rete testicolare. La rilevanza clinica di questi risultati è sconosciuta.
6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
6.1 Elenco degli eccipienti Microgranuli inerti, saccarosio, copolimero acido metacrilico-etil acrilato (1:1) dispersione 30%, idrossipropilcellulosa poco sostituita, amido
di mais, magnesio carbonato, talco, macrogol 8000, titanio diossido, idrossipropilcellulosa, polisorbato 80, silice colloidale anidra. Capsula: gelatina, titanio diossido
(E171), ossido di ferro rosso (E172) 6.2 Incompatibilità Non pertinente 6.3 Periodo di validità Tre anni (36 mesi) a confezione chiusa e correttamente conservata.
6.4 Precauzioni particolari per la conservazione Non conservare a temperatura superiore ai 30°C. 6.5 Natura e contenuto del contenitore Blister PVC/PVDC/alluminio
termosaldato. LIMPIDEX 15 mg capsule rigide: Astucci da 14, 28 e 35 capsule rigide LIMPIDEX 30 mg capsule rigide: Astucci da 14, 28 e 35 capsule rigide È possibile che non
tutte le confezioni siano commercializzate 6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione Nessuna istruzione particolare
7. TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
SIGMA-TAU Industrie Farmaceutiche Riunite S.p.A.
Viale Shakespeare, 47 - 00144 Roma
8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO
LIMPIDEX 15 mg capsule rigide - 14 capsule rigide - A.I.C. N° 028755027
LIMPIDEX 15 mg capsule rigide - 28 capsule rigide - A.I.C. N° 028755039
LIMPIDEX 15 mg capsule rigide - 35 capsule rigide - A.I.C. N° 028755041
LIMPIDEX 30 mg capsule rigide - 14 capsule rigide - A.I.C. N° 028755015
LIMPIDEX 30 mg capsule rigide - 28 capsule rigide - A.I.C. N° 028755054
LIMPIDEX 30 mg capsule rigide - 35 capsule rigide - A.I.C. N° 028755066
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
Autorizzazione: 15 novembre 1994
Rinnovo: novembre 2009
10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO
Maggio 2016
Classe A/RR Nota 1 e Nota 48
• 14 capsule rigide da 15 mg € 5,55
• 14 capsule rigide da 30 mg € 9,48
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