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c o u n s e l l i n g
È questa la definizione di comuni-
cazione fornita da Paul Watzla-
wick, pioniere degli studi in mate-
ria. Il termine “comunicazione”
deriva dal latino cum, “con”, e
munire “legare”, “costruire”. Il
verbo latino communicare signifi-
ca “mettere in comune, far parte-
cipe”. Comunicare vuol dire dun-
que mettere in comune con altri,
informazioni, idee, emozioni at-
traverso il linguaggio. La comuni-
cazione è un’azione comune, uno
scambio di feedback, un flusso.
Alla base di una comunicazione
efficace ci sono tre ingredienti che
il ricevente riceve/sente/percepi-
sce dal mittente e di cui non si può
fare a meno:
1) riconoscimento;
2) comprensione;
3) identificazione.
averne cura” (Peabody, 1927). anche effetti negativi (effetto no- Il riconoscimento ha a che fare
Questa convinzione sopravvive cebo). Questo può accadere quan- con il riconoscere la persona, ve-
ancora: “la comunicazione medi- do la comunicazione è frettolosa e derla, guardarla, ascoltarla con
co-paziente è parte integrante del- eccessivamente ambigua e carica interesse autentico; in qualche
la pratica clinica. Se fatta bene, di suggestioni negative che nel modo l’identità esiste nel mo-
tale comunicazione produce un cervello del paziente si traducono mento in cui viene vista e ricono-
effetto terapeutico per il paziente, in una sensazione di minaccia per sciuta.
come è stato convalidato in studi la propria salute” (Benedetti, La comprensione è un altro ingre-
controllati. Programmi di forma- 2012). Comunicare abilmente con i diente fondamentale perché non
zione convenzionali sono stati cre- pazienti è un aspetto fondamenta- è importante solo che tu com-
ati per migliorare e misurare spe- le della pratica di un medico duran- prenda ma è altrettanto importan-
cifiche capacità di comunicazione. te tutta la sua carriera. te che tu dimostri al tuo interlocu-
Molti di questi sforzi, tuttavia, si Occorre dunque capire e farsi ca- tore che lo stai comprendendo e
concentrano su scuole di medici- pire, ricordando che il significato che, di conseguenza, lui si senta
na e primi anni post-laurea e, di di un messaggio è dato dalla rea- compreso.
conseguenza, rimangono isolati in zione che esso suscita. L’identificazione riguarda il far
ambienti accademici. Pertanto, la “La comunicazione è uno scam- sentire all’altro che ti stai metten-
capacità di comunicazione del bio interattivo fra due o più parte- do, anche se solo per un momen-
medico occupato spesso restano cipanti, dotato di intenzionalità re- to, nei suoi panni, proprio per es-
poco sviluppate, e la necessità ciproca e di un certo livello di sere in grado il più possibile di
per i medici di diventare migliori consapevolezza, in grado di far comprendere la sua percezione
comunicatori continua” (Travaline condividere un determinato signi- della realtà.
et al, 2005). ficato sulla base di sistemi simbo- Inoltre, il comportamento umano
Il Prof. Fabrizio Benedetti, docente lici e convenzionali di significazio- è fortemente influenzato dalle pa-
all’Università di Torino, ci fa notare ne e di segnalazione secondo la role, che possono essere incorag-
che “accanto agli effetti positivi cultura di riferimento” (Watzla- gianti, potenzianti, funzionali a un
del placebo si possono registrare wick, 1971). dato obiettivo, favorire determina-
50 ■ M.D. Medicinae Doctor - Anno XXIV numero 3 - aprile 2017