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Giovani medici tro, esiste già in molti Paesi d’Euro- le visite specialistiche”.
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in cerca di prospettive pa. La proposta di Del Zotti si snoda In sintesi si delinea un Mmg in con-
tra le maglie strette di situazioni re- venzione esterna o fiduciario delle
Tutta questa aria di futuro fa pensa- gionali varie, consapevole di espe- mutue, esperto di deontologia e
re ai giovani colleghi che presto en- rienze locali che stanno lasciando medicina legale e in grado di redi-
treranno in Convenzione o, comun- un segno positivo tra i colleghi. E gere piani terapeutici su farmaci
que, nel mondo della professione. allora se i medici già sanno organiz- specialistici: un profilo professiona-
Se le istanze professionali sono al zarsi in rete, perché pensare a una le sempre più articolato e confuso,
centro del dibattito, non sono da riorganizzazione? “Pongo un’istan- forse frutto di una Politica che non
meno quelle più sociali, come la za sociale - sostiene Del Zotti - non riesce a trovare la giusta rotta e una
proposta formulata da Franco del mi rivolgo al collega che intende la- Professione in balia delle mareggia-
Zotti, Fondatore di Netaudit e Me- vorare da solo, ma a colui che deci- te. Sperando di non incappare in
dico di medicina generale di Vero- de di collegarsi ad altri medici per scogli troppo grandi.
na, circa la possibilità che i medici creare una sorta di confederazione
creino una nuova convenzione, ini- di Mmg: ognuno avrà un numero di
zialmente tra loro e in un secondo pazienti (per esempio 100) inferiore Attraverso il
momento con un’assicurazione pri- agli attuali 1.500; ma la cooperazio- presente QR-Code
è possibile ascoltare
vata e, nel caso si presentasse ne permetterà di offrire il massimo www
l’occasione e la disponibilità, anche servizio qualitativo per quanto ri- con tablet/smartphone
con lo Stato e le Regioni: è quella guarda aspetti come telemedicina il commento di
che si può definire Convenzione o micro-tecnologia, garantendo un Franco del Zotti
esterna, uno strumento che, peral- afflusso minore verso gli ospedali e
Medico informatico: un’altra possibilità
Potrà essere digitale il medico di domani? “La questione non è se fronte ad una duplice sfida. Se da un lato bisogna realizzare le
il medico di domani sarà digitale, questo è un dato di fatto ormai. basi di un sistema informatico utile al cittadino e che garantisca
Piuttosto bisognerebbe chiedersi come dovrà essere digitale la pertinenza e l’utilizzo delle informazioni raccolte, ottimizzando
questo professionista in un’ottica di tutela della sua professione i percorsi e cogliendo l’evoluzione delle nuove tecnologie e op-
e del cittadino”. A pensarla così è Silvestro Scotti, presidente portunità informatiche, dall’altro bisogna permettere il coinvol-
dell’OMCeO di Napoli. Proprio per questo motivo Scotti è convin- gimento di ogni professionista interessato: ma è un coinvolgi-
to che gli Ordini dei Medici debbano avere un ruolo attivo su mento che può avvenire solo su una base di informazione
questo fronte. “ Gli Ordini - continua Scotti - dovranno essere in corretta sui rischi e le opportunità che si corrono informatizzando
grado di formare i professionisti che parteciperanno allo svilup- l’assistenza. In un quadro così innovativo e mutevole concetti
po dei programmi che andranno a modificare la professione sul quali il segreto professionale, il consenso informato, l’autodeter-
piano informatico-digitale: è opportuno per evitare distorsioni minazione, il rapporto medico-paziente assumono nuovi signifi-
nella progettazione dei software ed è un discorso che ricade sul- cati ed implicazioni: necessitano di nuove definizioni.
la tutela del paziente e, quindi, sul rapporto medico-paziente”. “Il rischio è di andare fuori strada - conclude Scotti -: se si pen-
Occorre, per esempio, pensare ad una “nuova” figura nel panora- sa che la professione assorba senza problemi i cambiamenti
ma della medicina generale: si potrebbe chiamare il “medico in- informatico-digitali, ci ritroveremo ad affrontare questioni mol-
formatico”, una figura esperta del mondo digitale che (da un to serie; questo perché nel momento in cui i cambiamenti si re-
punto di vista deontologico: “non stiamo parlando di ingegneri alizzeranno il medico si potrà trovare d’improvviso limitato o in
informatici ma pur sempre di medici” precisa Scotti) sappia con- parte estromesso dalla sua stessa professione a favore di pro-
frontarsi con gli sviluppatori di software e soprattuto riconosca cessi informatici automatizzati: per questo occorre una riflessio-
eventuali criticità che rischierebbero di ricadere sulla professio- ne prima di tutto all’interno della professione”. “Mi rendo conto
ne del medico una volta implementati alcuni processi informati- che potrebbe passare il messaggio di una Federazione volta a
ci. “In altre parole - precisa Scotti - non vorremmo mai ritrovare impedire l’evoluzione digitale della sanità: è esattamente il
un medico menomato dal punto di vista professionale e, peggio contrario. La sanità deve evolvere dal punto di vista digitale ga-
ancora, ignaro di questa cosa fino alla prova dei fatti”. Siamo di rantendo al meglio i cittadini e il rapporto medico paziente”.
M.D. Medicinae Doctor - Anno XXIV numero 3 - aprile 2017 ■ 7