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M.D.
numero 22, 20 giugno 2007
Esperienze
Nuclei di Cure Primarie in salsa romagnola
di Vincenzo Giordano - Medico di medicina
generale, Modigliana (FC)
Inaugurata lo scorso maggio dal sottosegretario alla Sanità
Serafino Zucchelli, operativa dall11 giugno 2007, presso
il Presidio Sanitario di Modigliana (FC) è nata una medicina
di gruppo che si configura come Nucleo di Cure Primarie avanzato
(Ncpa)
I
Mmg della neonata Ncpa di Modigliana assicurano 7 ore di apertura
continua (da aumentare a 8 entro un anno) degli ambulatori,
più due ore di pronta disponibilità per le urgenze
dalle 14 alle 16 (orari in cui a turno sono impegnati nellannesso
ospedale di distretto). Nei giorni prefestivi è in funzione
la CA che assicura, oltre alle visite domiciliari, anche lattività
ambulatoriale in struttura.
Le peculiarità dellesperienza appena nata dalla
comune volontà dellAUSL Forlì, del Comune
di Modigliana e di tutti i Mmg (cinque) operanti nel territorio
di Modigliana-Tredozio, sono rappresentate:
-
dalla
coesistenza, nella stessa struttura di tre piani degli ambulatori
dei Mmg, del servizio emergenza-118 e dellambulatorio
odontoiatrico;
-
del
CUP, ambulatori specialistici, igiene pubblica, assistente
sociale;
-
dellospedale
di distretto (Country Hospital, con 20 posti letto, gestito
direttamente dai Mmg) situato al secondo e terzo piano.
Inoltre
è garantita una reale integrazione delle varie figure professionali
operanti attraverso la condivisione informatizzata dei dati sanitari.
Essa si avvale da un lato del collegamento verticale,
via ADSL, con il Progetto Sole regionale (ricezione dei dati anagrafici,
esenzioni, ricoveri ospedalieri/dimissioni, referti radiografici
ed esami di laboratorio); dallaltro del collegamento orizzontale
fra tutti i professionisti operanti nella struttura (LAN Ethernet).
Ognuno di loro accede dalla propria postazione con password personale
ed è soggetto alla normativa sulla privacy, con accesso
tracciato e registrato in ogni singola attività nel giornale
di macchina, a disposizione dellamministratore di sistema
per gli eventuali controlli di appropriatezza delluso dei
dati.
Metodologia della raccolta dati
Si è convenuto nel gruppo che il Mmg può annotare
tutti i dati e compiere tutte le modifiche che ritiene opportune
nella scheda del proprio paziente, quale principale responsabile
della veridicità e integrità di essa, mentre ognuna
delle altre figure professionali è ammessa in sola lettura,
salva la possibilità di refertare nel campo diario,
evidenziando il tutto in colore per rendere subito visibile al
medico titolare e agli altri operatori che trattasi di apporto
diverso dal titolare.
Questo problema sinserisce in quello più vasto, non
ancora completamente risolto, di un protocollo standard di raccolta
dei dati sanitari nellambito della medicina di famiglia
e a cui, peraltro, il Progetto Sole fornisce una prima, sia pur
parziale, risposta. Si comprende bene come la semplice contiguità
fisica degli studi dei vari operatori, al di là della possibilità
di saltuario scambio culturale e integrazione operativa che comunque
si realizza, non porterebbe al salto di qualità nellaccessibilità
ai dati sanitari.
Questo tipo di organizzazione dei dati può offrire sensibili
vantaggi rispetto al passato.
-
Il
consulente specialista presso lospedale di distretto
può avere sempre, rapidamente disponibile, il quadro
generale e particolareggiato dellassistito inviato in
consulenza (è esperienza comune che la scheda clinica
cartacea, pur prodotta frequentemente e consegnata al paziente,
assai meno frequentemente è poi esibita allo specialista
o al momento del ricovero ospedaliero e, tanto meno, data
la situazione di urgenza, al Collega del Ps o al personale
del 118); può inoltre refertare direttamente in unarea
prestabilita della scheda informatizzata.
-
Il
collega di CA può, nei casi di chiamate per pazienti
complessi, esaustivamente documentarsi sugli stessi prima
di recarsi in visita e, se ritenuto opportuno, stampare la
scheda, indispensabile per accompagnare poi il paziente in
un eventuale invio al Ps. Tale prassi permette al medico di
CA di orientarsi meglio nel caso specifico e al medico di
Ps di avere subito sottocchio una messe di informazioni
tanto più importanti quanto più complessa e
travagliata è stata la storia clinica dellassistito.
-
Si
rende possibile la gestione informatizzata dei ricoveri nellospedale
di distretto
Oltre
le dichiarazioni di principio
Gli sforzi notevoli che, seguendo strade diverse, alcune Regioni
stanno sostenendo sotto laspetto finanziario e organizzativo
per limplementazione della registrazione informatizzata
dei dati sanitari, della loro elaborazione e accessibilità,
dimostrano che, sia pure con qualche ritardo rispetto ad altri
Paesi europei, si è compresa la necessità del trattamento
digitale di questi dati. Dati che meritano, da parte dei Mmg che
ne sono gli unici detentori-produttori-elaboratori in ambito extra-ospedaliero,
una attenzione e una cura che può migliorare il servizio
reso allassistito, facilitare il proprio lavoro sfrondandolo
di incombenze burocratiche e proiettarli verso una visione più
moderna, matura e integrata della loro attività.
Alla centralità del ruolo del Mmg (conquista
da ricercare, non dato aprioristico) si arriva, senza roboanti
dichiarazioni di principio, vuote di veri significati, principalmente
col riconoscimento da parte nostra, prima ancora che dalle autorità
del Ssn, della centralità della scheda sanitaria
informatizzata.
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