Editoriale
La pletora medica sul viale del tramonto
Fino
ad oggi ci siamo sempre occupati della pletora medica, ossia
del timore che nei Paesi europei il numero dei medici fosse
superiore alle necessità. In realtà si scopre
il fatto che i medici cominciano a scarseggiare, e che lassistenza
a cittadini che progressivamente invecchiano diventerà
sempre più strategica da portare a regime. Lallarme
arriva dalla Francia, dove molte aree del Paese, in particolare
quelle rurali, sono cominciate a essere sotto-medicalizzate:
non hanno cioè i servizi standard presenti nel resto
del territorio. Fenomeno che, in realtà, affligge cronicamente
i Paesi più poveri, ma è unassoluta novità
per i Paesi del G8. Mancano, soprattutto, medici di famiglia:
una carenza che tocca ben 3.461 Comuni, cioè circa il
10% dei 36 mila Comuni francesi.
Lo indica uno studio della confederazione dei sindacati medici
dOltralpe, che, quasi a descrivere lItalia, denuncia
differenze nellaccesso alle cure, con notevoli disparità
regionali, evidenziando in realtà che i Comuni sotto-medicalizzati
possono comunque contare su di una certa presenza di medici.
Solo una popolazione che non supera i mille abitanti, divisa
in diverse aree del paese, non ha medici di riferimento vicino
casa,
ma comunque disponibili nel raggio di 10 chilometri. Lallarme,
però, riguarda soprattutto il futuro. Nei prossimi 10
anni, secondo la ricerca dei sindacati medici francesi, i
problemi aumenteranno: molti medici di famiglia, infatti, andranno
in pensione senza avere un sufficiente ricambio generazionale.
A complicare questo quadro si sommano linvecchiamento
della popolazione e laumento delle richieste di cure primarie.
Un allarme che da qualche tempo comincia a circolare anche in
Italia. Sì, perché linvecchiamento della
popolazione e laumento
di richieste di cure primarie interessano tutta lEuropa,
non solo la Francia. Qualche mese fa anche la Federazione Nazionale
degli Ordini dei Medici italiani ha lanciato lallarme
sulla carenza dei medici nel nostro Paese: nei prossimi dieci
anni ce ne saranno sempre meno.
E buona parte dei camici bianchi andranno in pensione senza
poter essere sostituiti. LItalia può correre ai
ripari? Cè chi, come il ministro della Salute Livia
Turco, punta sullassistenza sanitaria 24 ore su 24, nellottica
di unottimizzazione del percorso del paziente tra cure
primarie, erogate dal medico di famiglia, e continuità
assistenziale. Questo, però, ci pare possibile solo se
la proposta rappresenterà davvero un elemento di novità
e di snellimento burocratico e non si tradurrà in altre
forme di ospedaletti, che più di qualcuno
teme si traducano in nuovi centri di costo che, come altri,
operino senza indicatori di qualità ed efficacia. Insomma
una sfida di qualificazione che non può essere vinta
sulla testa o sulla pelle dei Mmg.
Il rinnovo della Convenzione, tuttavia, giace ancora disatteso.
Ci chiediamo, con appena un pizzico dironia: quanti Mmg
andranno in pensione prima che venga siglato?