M.D.
numero 20, 6 giugno 2007
Trial
Terapia al bisogno per lasma lieve
di Sirio Spadano
Lo
studio italiano BEST ha dimostrato che la terapia di combinazione
precostituita beclometasone + salbutamolo assunta solo al bisogno
garantisce lo stesso controllo clinico dellasma lieve
persistente ottenibile con la terapia inalatoria steroidea quotidiana
(più broncodilatatore al bisogno) suggerita dalle linee
guida
L'asma
bronchiale, anche nelle forme lievi persistenti, viene classicamente
considerata una malattia infiammatoria cronica, con presenza
di flogosi bronchiale anche quando il paziente sta bene: secondo
tale visione si pensa quindi che sia indispensabile, per tenere
sotto controllo la malattia, una continua soppressione dellinfiammazione
a livello bronchiale.
Il New England Journal of Medicine ha pubblicato lo scorso 17
maggio (2007; 356: 2040-52) i risultati dello studio BEST -
Beclomethasone plus Salbutamol Treatment - uno studio made
in Italy che mette in discussione un cardine dellimpostazione
terapeutica dellasma, ovvero - come raccomandato ancora
oggi dalle linee guida internazionali - la necessità
di un trattamento quotidiano con steroide più unintegrazione
al bisogno con un broncodilatore. Lo studio BEST è stato
appunto concepito per rispondere alla domanda se sia proprio
e sempre necessario un trattamento farmacologico continuativo
per le forme di asma lieve (di fatto, molti pazienti con asma
lieve persistente, con una terapia fai da te, già
trattano i sintomi solo al bisogno, assumendo in caso di crisi
per lo più il solo broncodilatatore al bisogno). Partendo
da tale presupposto, lobiettivo del trial è stato
quello di valutare se una strategia terapeutica meno impegnativa
- ovvero lutilizzo solo al bisogno di una combinazione
precostituita di un corticosteroide e di un broncodilatatore
- fosse in grado garantire la stessa efficacia nel controllo
della malattia rispetto allo schema di terapia giornaliera indicato
dalle linee guida.
Disegno dello studio e risultati
Il BEST è uno studio in doppio cieco, randomizzato,
dal disegno piuttosto semplice, che ha arruolato 455 pazienti.
La ricerca ha coinvolto 8 Cliniche Pneumologiche italiane
(Modena, Ferrara, Genova, Padova, Pisa, Parma, Catania, Palermo)
e 14 centri austriaci, spagnoli e polacchi. Sono stati selezionati
solo pazienti che secondo i criteri attuali vengono considerati
lievi: pochi sintomi, bassa frequenza di crisi, funzione respiratoria
normale, sporadici risvegli notturni per asma, assunzione del
farmaco al bisogno, al massimo 2/3 volte alla settimana. Si
tratta, quindi, di persone che per la gran parte del tempo stanno
bene, e per i quali è molto difficile garantire unadeguata
adesione alla terapia continuativa.
I pazienti sono stati suddivisi in quattro diversi gruppi
di trattamento inalatorio:
1. placebo due volte al giorno e combinazione precostituita
beclometasone 250 mcg + salbutamolo 100 mcg al bisogno (terapia
di combinazione al bisogno);
2. placebo due volte al giorno e salbutamolo 100 mcg al bisogno
(broncodilatatore al bisogno);
3. beclometasone 250 mcg due volte al giorno e salbutamolo 100
mcg al bisogno (terapia steroidea continuativa)
4. combinazione precostituita beclometasone 250 mcg + salbutamolo
100 mcg due volte al giorno e salbutamolo 100 mcg al bisogno
(terapia di combinazione continuativa).
Ai pazienti era fornito un misuratore di picco di flusso e un
diario ove annotare i seguenti dati: PEF mattutino e serale,
sintomi asmatici diurni e notturni, numero di risvegli notturni
per lasma, assunzione dei farmaci in studio. I pazienti
erano visitati ogni 4 settimane.
Endpoint primario dello studio era il picco di flusso espiratorio
mattutino medio durante le ultime due settimane di trattamento;
costituivano endpoint secondari altri indici funzionali, il
punteggio sintomatologico e il numero e la severità degli
attacchi asmatici.
Lo studio ha dimostrato che la terapia di combinazione precostituita
steroide+broncodilatatore assunta solo al bisogno garantisce
lo stesso controllo clinico dellasma lieve persistente
ottenibile con la terapia inalatoria quotidiana con cortisone
più broncodilatatore al bisogno, suggerita dalle linee
guida.
Questo risultato mette pertanto in discussione lattuale
impalcatura delle raccomandazioni terapeutiche classiche basate
sulla terapia steroidea continuativa, introducendo il concetto
delluso del cortisonico antinfiammatorio al bisogno per
diminuire in maniera acuta linfiammazione che accompagna
i sintomi dellasma. Sino ad ora tale approccio non era
mai stato tentato, costringendo i pazienti con asma lieve ad
assumere il farmaco tutti giorni. Una delle ricadute più
immediate dello studio è proprio il notevole miglioramento
della qualità della vita di questi pazienti, evitando
loro di assumere il farmaco steroideo in modo continuativo,
garantendo però un controllo e un trattamento ottimale
quando serve con farmaci assolutamente collaudati e di costo
contenuto.
Limportanza dello studio BEST, sia per laspetto
di ricerca investigato sia per le ricadute pratiche dei risultati
ottenuti, è dimostrata dalla pubblicazione sulla più
prestigiosa rivista medica al mondo. Ed è anche la prima
volta che il New England Journal of Medicine ospita uno studio
clinico in ambito pneumologico coordinato da autori italiani.
Lo studio BEST ha anche uno sponsor nazionale: Chiesi Farmaceutici.