M.D.
numero 19, 30 maggio 2007
Terapia
Strategie di trattamento nelle radiculopatie
sensitivo-motorie
di Angela Walmar
Caratterizzate da sintomatologia dolorosa
spesso associata alla comparsa di parestesie, nella forma
acuta si giovano di terapie antidolorifiche da integrare con
sostanze antiossidanti e neurotrofiche in grado di contrastare
lo stress ossidativo e lalterato trofismo nervoso
L'elevata
incidenza di problematiche legate alla colonna vertebrale
(che si riflettono in quadri clinici diversi come lombosciatalgie,
lombocruralgie, cervico-brachialgie, in relazione del segmento
interessato) fa sì che queste siano un frequente motivo
di richiesta di parere medico da parte del paziente. Lernia
del disco lombare rappresenta una causa di mal di schiena, un
disturbo che nei Paesi occidentali riguarda la quasi totalità
della popolazione adulta: l80-90% dei soggetti sperimenteranno
infatti almeno un episodio nel corso della loro vita.
I quadri clinici secondari a ernia del disco intervertebrale
possono manifestarsi in seguito a uno stress subito dal tratto
di colonna vertebrale, come per esempio il sollevamento di un
peso, una flessione o una torsione brusca. In altre occasioni
si tratta del verificarsi di fenomeni di entità assai
più lieve, come per esempio un banale starnuto o un colpo
di tosse, anche se non è infrequente linsorgenza
di tale sintomo in assenza di eventi traumatici. Sono considerati
fattori di rischio le occupazioni sedentarie e linattività
fisica, il sovrappeso, lalta statura, la guida di veicoli
a motore prolungata e costante, le vibrazioni, i lavori a elevato
impegno fisico soprattutto se comportano abitualmente il sollevamento
manuale di carichi, la gravidanza.
Le
conseguenze della compressione delle radici nervose sono
un danno meccanico diretto e un danno ischemico (tabella
1) e il quadro sintomatologico denunciato dal paziente
è quello tipico dellirritazione radicolare: dolore
urente o crampiforme, con parestesie e irradiazione a diverse
localizzazioni in relazione al segmento interessato, cui si
associano deficit sensitivi e motori.
Lapproccio terapeutico delle radiculopatie sensitive-motorie
prevede un primo step, quello del controllo del dolore, generalmente
affidato a Fans e miorilassanti. Una volta risolto il momento
acuto, il trattamento può essere validamente integrato
dalla prescrizione di antiossidanti e neurotrofici in grado
di contrastare gli effetti dello stress ossidativo associato
ai fenomeni infiammatori ed efficaci nel migliorare il trofismo
delle strutture nervose.
Tra le sostanze ad azione antiossidante-neutrofica occupano
un posto importante lacido a-lipoico (ALA) e lacido
g-linolenico (GLA). ALA, oltre ad essere un coenzima del metabolismo
del metabolismo cellulare e favorire la formazione di ATP, è
provvisto di attività antiossidante di scavenger sui
radicali liberi, contrastando la perossidazione dei grassi,
lossidazione delle proteine ed è in grado di contribuire
al ripristino di altri antiossidanti fisiologici. GLA, un acido
grasso polinsaturo essenziale, è uno dei costituenti
delle membrane biologiche, la cui integrazione migliora la plasticità
di membrana e la velocità di conduzione nervosa; inoltre,
come precursore degli eicosanoidi, favorisce la produzione di
prostaglandine antinfiammatorie a discapito di quelle ad azione
flogogena. Altre sostanze utili sono la vitamina E, dotata di
spiccata azione antiossidante, le vitamine del gruppo B (in
particolare la vitamina B1 che esplica unazione di protezione
nei confronti delle lesioni a carattere degenerativo dei nervi
periferici), micronutrienti come il selenio (componente essenziale
di numeri enzimi ad attività antiossidante). Il ricorso
a unintegrazione di questo tipo consente di intervenire
in maniera molto articolata sui meccanismi responsabili, favorendo
la riparazione fisiologica del danno.