M.D.
numero 19, 30 maggio 2007
Dibattito
La dipendenza per i Mmg è un boomerang?
Il dibattito sulla opportunità
o meno per i Mmg di passare dal rapporto di convenzione a quello
di dipendenza continua e alimenta anche controversie tra gli
iscritti sindacali. In particolare, laffermazione del
segretario della Fimmg, Giacomo Milillo, che la dipendenza per
i Mmg potrebbe essere un boomerang, perché renderebbe
la categoria più esposta al precariato, ha prodotto una
vera e propria rottura: 30 iscritti della Regione
Puglia non sarebbero più intenzionati a rinnovare il
loro tesseramento. La decisione è stata palesata al segretario
Fimmg attraverso un telegramma a cui questultimo ha risposto
cercando di esplicitare e rendere più chiaro il suo pensiero.
Pubblichiamo i passaggi più salienti di tale missiva
e della risposta data dal portavoce della protesta salentina.
La lettera del
segretario Fimmg
"Non
voglio certo interferire nella decisione sua e degli altri colleghi
di dimettersi dal sindacato. Mi preme però farle sapere
le motivazioni che sostanziano le dichiarazioni che tanto lhanno
scandalizzata.
Il medico dipendente è soggetto a licenziamento per decisione
del direttore generale, mentre il libero professionista convenzionato
no. Il dipendente deve dare esecuzione agli ordini di servizio
dei colleghi gerarchicamente superiori, mentre il medico di
famiglia deve esclusivamente rispettare le norme convenzionali.
La percezione di profondo disagio diffusa nella categoria ha
origini ben diverse dalla condizione di liberi professionisti
convenzionati. La progressiva svalutazione ed emarginazione
del medico di famiglia, progredita inesorabilmente dal 1980
ad oggi, ci deve far capire che le cause profonde di questo
fenomeno stanno in alcuni difetti di collocazione nel sistema
cui dobbiamo porre rimedio.
La legge prevede solo la nostra esistenza, dobbiamo fare in
modo che preveda anche diritti e doveri certi del professionista
e una partecipaione garantita ai momenti di programmazione e
gestione del servizio sanitario nazionale.
Per raggiungere questi obiettivi stiamo definendo una proposta
di rifondazione della medicina generale che presto avrà
modo di valutare.
Vogliamo realizzare un cambiamento tanto grande che dovrà
necessariamente fondarsi su una consultazione di tutti i medici,
anche di quelli non iscritti alla Fimmg.
La risposta
Non saprei sino a qual punto possa sembrare sensata laffermazione
che il medico con un rapporto di lavoro dipendente è
soggetto a licenziamento per decisione del direttore generale,
mentre sembrerebbe tutto ciò impossibile per il Mmg,
professionista convenzionato e libero professionista. Pur ringraziando
per la risposta, posso affermare, senza tema di smentita, dopo
28 anni che svolgo lattività di Mmg - mentre lavoro
nella pubblica amministrazione in qualità di medico in
una attività pienamente compatibile - che oggi in Italia
gli unici liberi professionisti, perché protetti
da una serie di meccanismi a loro tutela, sono i dipendenti.
Questi sono illicenziabili come più volte
ribadito nel famoso articolo di Pietro Ichino sul Corriere della
Sera. Durante due periodi di malattia di venti giorni nel 2005
e nel 2006 io, Mmg libero professionista, sono stato controllato
a casa con visita fiscale indotta dalla Asl, alla stessa stregua
di un dipendente. Siamo arrivati a essere controllati persino
dalla Guardia di Finanza. Rifiutare per lennesima volta
la proposta del Ministro Turco, che ha dichiarato esserci le
risorse economiche per la dipendenza, significa avere
una grossa miopia sindacale, a fronte di una base esasperata
le cui esigenze sono ben lontane da quelle espresse dalla maggior
parte dei sindacati di categoria. Una base in cui si insinua
sempre di più il dubbio che i sindacati abbiano più
a cuore fette di potere acquisite negli anni che le rivendicazioni
della categoria. Al discredito mediatico della categoria in
qualche misura hanno contribuito pure i sindacati con scelte
di marketing e pubblicitarie alquanto opinabili.
Ricorda qualcosa la campagna pubblicitaria di 3-4 anni fa, che
sui maggiori quotidiani nazionali e periodici recitava: Problemi
di acidità di stomaco, malattia da reflusso esofageo
?
Rivolgiti al tuo medico. Una pagina molto brutta nella storia
sindacale italiana per tutti noi.
Così come sono opinabili le scelte in merito alla formazione,
soprattutto è deleterio il fatto di aver creato una vera
e propria casta di formatori non sempre allaltezza
del compito, con il benestare dei sindacati.
In questa situazione si ha il coraggio di parlare di specializzazione
in medicina generale che probabilmente qualcuno vorrebbe
proprio egemonizzata da quei formatori creati ad hoc. In proposito
mi chiedo qual è la peculiarità oggi della medicina
generale nella crassa ignoranza dei più, ridotti a tale
stato perché si è privilegiato la cultura delle
nozioni specialistiche e delle note Aifa. Meno ipocrisia e più
realismo farebbero sicuramente il bene della medicina di famiglia
italiana.
Saverio
Schinzari
Medico di medicina generale,
Galatina (LE)