M.D.
numero 18, 23 maggio 2007
Note
stonate
Una precisazione sui farmaci off label
di Giacinto Nanci, Associazione Medici di
Famiglia in rete (MEDIASS), Santa Maria di Catanzaro (CZ)
In
riferimento allarticolo del collega Filippo Mele (M.D.
2007; 4: 17) sulluso di farmaci al di fuori delle indicazioni
del foglietto illustrativo, vorrei fare alcune precisazioni:
1. a norma dellart. 3 comma 2 legge 8.4.1998 n. 94 è
possibile prescrivere a determinate condizioni un medicinale
per una indicazione o una via di somministrazione o una
modalità di somministrazione o di utilizzazione diversa
da quella autorizzata;
2. a norma dellart. 1 comma 4 della legge 23.12.1996 n.
648 è possibile prescrivere a totale carico del
Ssn i medicinali da impiegare per una indicazione terapeutica
diversa da quella autorizzata (
) inseriti in apposito
elenco predisposto e periodicamente aggiornato dalla Cuf (oggi
Aifa);
3. A norma dellart. 2 comma 1 del provvedimento 20.7.2000
della Cuf i medicinali da impiegare per una indicazione
terapeutica diversa da quella autorizzata (
) vengono inseriti
nellelenco Cuf (a totale carico del Ssn) su richiesta
delle aziende sanitarie, società scientifiche, ecc..
Ne consegue che le aziende sanitarie prima di chiedere il rimborso
ai medici di famiglia per la presunta inappropriatezza prescrittiva
di farmaci per una indicazione diversa da quella autorizzata
dovrebbero consultare lelenco Cuf, oggi Aifa, per verificare
se il farmaco è a carico del Ssn. Qualora non fosse presente
nellelenco dovrebbe essere lazienda sanitaria stessa
a valutare lopportunità di richiedere la sua immissione
nellelenco, ma non è così. La Asl 7 di Catanzaro,
per esempio, ha inviato a venti medici di famiglia una contestazione
di addebito per inappropriata prescrizione a carico del Ssn
del ciproterone acetato (utilizzato per lovaio policistico),
al di fuori quindi dellindicazione terapeutica autorizzata.
Lazienda sanitaria si accinge a chiedere arbitrariamente
il rimborso ai Mmg senza avere consultato lelenco di cui
allart. 1 legge 648, ma cosa ancora più grave non
ha ritenuto, allo stato attuale, di richiederne limmissione
nellelenco in modo da renderlo erogabile con onere a carico
del Ssn visto che il farmaco è di uso comune. Lo hanno
infatti prescritto 20 medici su 79 (ben il 25%) del distretto
sociosanitario di riferimento. La Asl di Catanzaro, chiedendo
il rimborso ai medici, sembra preoccuparsi di pizzicare
in flagranza i Mmg invece di difendere la sanità
pubblica.
Cè da aggiungere che in data 12.2.2007 il ministro
della Salute, Livia Turco, in una nota inviata allAifa
e agli assessori alla sanità regionali sullimpiego
dei medicinali per indicazioni terapeutiche diverse da quelle
autorizzate ha scritto (...) al fine di continuare ad
assicurare agli assistiti trattamenti indispensabili e appropriati
alle loro specifiche condizioni patologiche, è opportuno
che lAifa proceda con urgenza a rivedere e aggiornare
lelenco dei farmaci predisposto in attuazione dellart.
1 della legge 648, individuando ulteriori medicinali industriali
in commercio che (
) possono essere impiegati con onere
a carico del Ssn (
) per patologie non comprese fra le
indicazioni terapeutiche autorizzate, in mancanza di valida
alternativa terapeutica.
Inoltre il ministro suggerisce di verificare le ragioni
per le quali le aziende, pur in presenza di un diffuso impiego
off-label dei prodotti, non abbiano presentato domande di estensione
delle indicazioni terapeutiche approvate al momento del rilascio
dei provvedimenti AIC. È quindi il ministro della
Salute che chiede allAifa e alle aziende sanitarie di
aprire un dibattito anche formativo e culturale sulluso
dei farmaci off label.
Mi chiedo: chi è alla fine inappropriato?
I Mmg o lAifa che non ha aggiornato prontamente lelenco
che il suo ministro chiedeva addirittura di stilare entro febbraio
2007, oppure le aziende sanitarie che invece di preoccuparsi
della salute pubblica si preoccupano di scovare e punire
i medici di famiglia?