M.D.
numero 18, 23 maggio 2007
Cronaca
Sanità campana tra scioperi e proposte
Dopo
lo sciopero dei medici in Campania, con percentuali dadesione
altissime (pari al 90%), con atteggiamento costruttivo i medici
di medicina generale si sono messi intorno a un tavolo per segnalare
le modifiche, a proprio avviso, necessarie ai contestati provvedimenti
previsti nella delibera dirigenziale n. 460 attuativa del Piano
di rientro regionale. Allincontro, cui hanno partecipato
i vertici di Federazione Medici e Smi, di Fimmg, Snami, Simet
e Fimp, sono stati messi sotto accusa, in particolare - secondo
quanto riferisce il segretario regionale organizzativo Smi,
Saverio Annunziata - quelle misure che falsamente, ma anche
in maniera del tutto inefficace secondo i sindacati, sono orientate
al perseguimento di un contenimento della spesa sanitaria regionale:
1. linserimento dei codici ICD9-CM nelle prescrizioni
farmaceutiche;
2. lobbligo per il Mmg di prescrivere esclusivamente il
principio attivo (con iniziale sperimentazione nellAsl
NA 5);
3. lobbligo di prescrivere per la gastroprotezione esclusivamente
gli inibitori di pompa a più basso costo (trasferendo
in tal modo la responsabilità politica della Regione,
per un orientamento prescrittivo dettato da ragioni meramente
economiche, al medico che invece deve rispondere a ben altre
responsabilità e perseguire ben altri obiettivi).
Secondo le rappresentanze, queste iniziative mirano da un lato
alla costituzione di una banca dati regionale (con acquisizione
anche di dati sensibili e schedatura dei cittadini) con dubbie
e discutibili finalità e dallaltro a delegittimare
il ruolo e la figura del medico di medicina generale e del pediatra
di libera scelta. Si è passati poi allanalisi dei
singoli provvedimenti. Su suggerimento dello stesso Annunziata,
si è seguito lorientamento di affrontare globalmente
la questione proponendo ladozione di strumenti previsti
per il governo clinico.
In particolare per il primo punto si è ritenuto indispensabile
esaltare la funzione e le finalità dei report di spesa
mensile elaborati dai database dei medici di famiglia, come
strumento in grado di fornire dati epidemiologico statitistici
in maniera anonima, nel rispetto della tutela della privacy
del cittadino; di comparare la prescrizione con la diagnosi,
nel rispetto dellappropriatezza; di fornire informazioni
necessarie e sufficienti a consentire laudit clinico,
come ladesione o il discostamento, in una periodica verifica
tra pari, rispetto agli obiettivi prefissati e concordati con
lazienda o ai PDTC. In questottica è stato
proposto linserimento dei codici ICD9-CM nei suddetti
report anziché sulle ricette.