M.D.
numero 17, 16 maggio 2007
Proposte
Si decide per la MG ignorando la sua disciplina
di Enrico Napolitano, Associazione medica
Hyria e dintorni, Liveri
Un gruppo di Mmg campani dellassociazione Hyria
e dintorni ha inviato di recente una missiva al ministro
della Salute, Livia Turco, relativa al decreto regionale n.
15 del 27.02.2007 - emanato dallassessore alla sanità
Angelo Montemarano - che prevedeva, per tutti i Mmg, lobbligo
di inserire nelle ricette dal 1.04.2007 i codici della classificazione
ICD9 nello spazio della ricetta riservato alla Regione. Provvedimento
che ha avuto una temporanea sospensiva per le forti contestazioni
della categoria. Le ragioni del dissenso sono molteplici, ma
i medici di Hyria e dintorni pongono allattenzione
del ministro il fatto di aver fornito al Mmg, ope legis, uno
strumento di lavoro quotidiano senza la necessaria concertazione
preventiva e senza considerare lInternational Classification
Primary Care (ICPC), elaborata dal Wonca per la medicina generale
Una
prima lampante contraddizione da mettere in evidenza è
la pretesa, da parte della Regione Campania, di chiedere ai
medici di essere degli antesignani in Italia, invitandoli però
ad adottare una classificazione vecchia di 20 anni. La ICD9
è ormai da tempo non utilizzata. È difatti la
ICD10 lultimo aggiornamento di questa classificazione
ed è inoltre molto probabile che nel 2008 sia messa a
punto la versione più aggiornata: la ICD11.
La ICD è universalmente riconosciuta nel mondo ospedaliero
essendo destinata a un utilizzo esclusivo di tale comparto.
La sua natura è incompatibile con la pratica quotidiana
della medicina generale (MG) che comporta inevitabilmente dubbi,
ipotesi, ondeggiamenti clinici dai risultati diversi
e probabilistici.
Un altro aspetto rilevante è la scarsa considerazione
del fattore tempo. Con questa classificazione, infatti, non
è possibile una registrazione dellevoluzione di
una ipotesi diagnostica. Tutto ciò conviene perfettamente
al mondo specialistico, che vuole un bilancio dettagliato e
puntuale che permetta a posteriori di definire con una etichetta
precisa e definitiva tutti gli eventi clinici, sottraendo però
spazio allandatura dei percorsi clinici, alla
sua durata, alle conseguenti esitazioni nelle scelte e allapproccio
medico-paziente.
Il lavoro del Wonca
Pertanto, seppur indiscutibile la validità della ICD
nel mondo ospedaliero, tale classificazione non rappresenta
uno strumento utilizzabile nel campo delle cure primarie. Questo
motivo ha spinto, più di mezzo secolo fa, un gruppo internazionale
di Gp a compiere un meraviglioso lavoro di ideazione e sviluppo
di una nuova classificazione adatta al loro settore, approdando
così alla ICPC (International Classification Primary
Care). Il merito di questo immenso lavoro è del Wonca
e rende analizzabile il contenuto di una relazione diagnostica
terapeutica sviluppata nel tempo, specifica della medicina di
famiglia.
Oggi la ICPC è il sistema di classificazione per il settore
delle cure primarie riconosciuto dallOMS e diffuso in
tutto il mondo: dallAustralia al Canada, dalla Slovenia
al Giappone.
La versione italiana della ICPC è merito di un gruppo
di Mmg di Ferrara che ha avuto il riconoscimento da parte della
Wonca per la sua diffusione e la regolamentazione in Italia.
Purtroppo bisogna riconoscere che questa classificazione malgrado
gli sforzi è poco sconosciuta in Italia. Le ragioni sono
tante, ma non rimediare a questo ritardo culturale
significa rischiare di provocare, nellimmediato futuro,
una traumatica incomunicabilità (su un tema particolarmente
delicato qual è quello della codifica del lavoro del
medico di assistenza primaria) fra i Mmg italiani e quelli di
tutti gli altri Paesi, europei e non.
La peculiarità della MG
La ICPC, incentrata sulluomo e sulle sue domande di salute,
permette ai Mmg di riconoscere e di raccogliere unabbondanza
di dati informativi provenienti da orizzonti disparati (elementi
bio-clinici innanzitutto, ma anche elementi psicosociali), fornendo
il piedistallo concettuale sul quale poggiare il modello di
consulto clinico in MG e ne agevola la sua puntuale e completa
registrazione informatica.
La protesta della sanità campana è dettata dalla
necessità di dotarsi di strumenti di lavoro adeguati,
al passo con i tempi e soprattutto comuni e condivisi da altre
realtà nazionali, europee e mondiali. Si rivendica, inoltre,
un ruolo attivo nella scelta di tali strumenti. Peraltro già
da tempo in uso grazie al continuo interscambio con analoghe
realtà dellEmilia Romagna e del Veneto. In Veneto
la Regione ha deciso lutilizzo della ICPC in via sperimentale
per lassistenza nelle Case Protette Anziani presenti nella
sua Regione.