M.D.
numero 17,
16 maggio 2007
Focus
on
Guida alle nuove sigle dellassistenza territoriale
di
Monica Di Sisto
In
principio era lassociazionismo medico che, secondo lACN
vigente, avrebbe dovuto facilitare il rapporto tra cittadino
e medico di libera scelta, ma anche perseguire
il coordinamento funzionale tra Mmg e distretto. La
forma associativa era libera, volontaria e paritaria
fra i medici partecipanti e laccordo che la costituiva,
sulla base dellart. 54 dellACN stesso, veniva
depositato presso la Asl e lOrdine dei Medici di competenza.
Le forme previste erano: la medicina in associazione, la medicina
in rete, la medicina di gruppo. Ma a cominciare proprio da
qui si è diffusa lidea che queste forme dovessero
trovare non soltanto una struttura funzionale, ma anche fisica,
e levoluzione delle differenti esperienze, organizzative
e infrastrutturali, ha affollato la medicina generale di sigle
sempre più sovrapposte e confusive. Questa è
una piccola guida per interpretarne almeno le principali. |
Dipartimento di Cure Primarie (DCP)
Che
cosè. Il Dipartimento di Cure
Primarie, per quei Distretti che ce lhanno, garantisce lintegrazione
funzionale tra larea della medicina generale e le altre
funzioni di primo livello, nonché le relazioni di integrazione
operativa con gli altri Dipartimenti dellAzienda USL, consentendo
lunitarietà della risposta assistenziale.
Chi ne fa parte. Il DCP coinvolge
tutte le professionalità sociali e sanitarie del distretto,
dai Mmg allassistenza specialistica ambulatoriale, lassistenza
anziani e lassistenza sanitaria ai disabili, presenti in
ambito distrettuale.
Che cosa lo distingue. È una
struttura organizzativa del distretto, non ha una sede unica,
ma spesso un ufficio di riferimento.
Équipe Territoriale (ET)
Che cosè. Non sono strutture stabili, né
hanno una sede unica. Sono un momento organizzativo della medicina
generale e delle altre discipline presenti nel Distretto. Le Regioni
e le Aziende, attraverso listituzione di ET, realizzano
forme di integrazione professionale dellattività
dei singoli operatori tra loro e la continuità dellassistenza.
Chi ne fa parte. Ne fanno parte lassistenza
primaria, la continuità assistenziale, la pediatria di
libera scelta, lassistenza specialistica ambulatoriale,
la medicina dei servizi, le prestazioni sociali a rilevanza sanitaria.
Che cosa le distingue. Le ET sono
forme di coordinamento che coinvolgono tutti i professionisti
a livello di distretto, convenzionati e dipendenti, promosse per
attuare piani multidimensionali finalizzati a specifiche azioni,
spesso a tempo come: prevenzione e cura delle dipendenze
da droga, alcool e farmaci; tutela della salute dellinfanzia,
della donna e della famiglia; tutela dei disabili e anziani;
patologie in fase terminale; patologie da HIV; tutela della
salute mentale; inabilità o disabilità conseguenti
a patologie cronico-degenerative.
Nuclei di Cure Primarie (NCP)
Che cosa sono. Possono essere assimilabili a forme associative
semplici interdisciplinari. Sono lo strumento operativo del Distretto
per le cure sul territorio, individuato dalla legge 29/2004. Rendono
possibile lo sviluppo del modello di reti integrate, senza sede
fissa, fondato su un sistema di autonomie e responsabilità.
Chi ne fa parte. Mmg, Pls, specialisti
territoriali, infermieri, ostetriche e operatori socio-assistenziali.
Che cosa li distingue. I NCP, in
una prima fase concentrati sullerogazione dellassistenza
domiciliare integrata (ADI), sono configurati per essere veri
e propri centri di produzione integrati con il Dipartimento cure
primarie (DCP) per attribuire al Mmg maggiori funzioni sul lato
della produzione.
Ospedale di Comunità (OdC)
Che cosa sono. Sono presidi sanitari territoriali con forte
valenza assistenziale, dedicati soprattutto agli anziani e in
genere alla gestione della cronicità.
Chi vi opera e che cosa li distingue.
Ci sono tre modelli di Ospedale di Comunità:
- Modello
rurale, a disponibilità oraria. Un numero definito di
Mmg (8/12) concordano fasce orarie di presenza attiva nella
struttura e altre di disponibilità in caso di necessità.
Tali strutture, dotate di 5-12 posti letto, sono realizzate
soprattutto nei piccoli/medi centri.
- Modello
metropolitano, definito ad accesso. Prevede che
il Mmg acceda alla struttura sulla base di un programma preventivamente
concordato e con scadenze prefissate. Grande è la variabilità
di posti letto: da 8/12 fino ad alcune decine.
- Modello
misto, per la presenza di medici sia convenzionati che dipendenti.
La responsabilità clinica dei medici di famiglia è
qui condivisa con i medici ospedalieri e/o comunque dipendenti.
Il modello prevede la presenza contemporanea (ad accesso o a
fascia oraria) dei medici di famiglia e dei medici dipendenti,
in varie forme di integrazione. Cè una grande variabilità
di posti letto.
Unità
Territoriale di Assistenza Primaria (UTAP)
Che cosè. LUnità
territoriale di assistenza primaria, secondo quanto dettato dallarticolo
26 comma 2 dellACN per la medicina generale del 23.03.2005,
è una struttura territoriale ad alta integrazione multidisciplinare
e interprofessionale, in grado di dare risposte complesse al bisogno
di salute sul territorio.
Chi vi opera. Accanto ai medici di
medicina generale possono operare pediatri di libera scelta, medici
di continuità assistenziale, medici specialisti, infermieri
di famiglia, assistenti sociali e tutto il personale sanitario
necessario a soddisfare le richieste di salute dei cittadini,
oltre al personale amministrativo.
Che cosa li distingue. Si tratta
di una proposta organizzativa strutturale su base
volontaria demandata alle Regioni. I professionisti scelgono una
sede unica e condivisa e sono i Mmg il centro della struttura,
anche se viene proposto un primo livello di integrazione socio-sanitaria
con la presenza dellassistente sociale in sede.
Casa della Salute (CdS)
Che cosè. Un nuovo modello sperimentale di
erogazione delle cure sul territorio coniato e proposto dal dicastero
della Salute del ministro Livia Turco, su una vecchia proposta
di Cgil medici. Nella Casa della Salute dovrebbero poter essere
effettuati tutti gli accertamenti diagnostico-strumentali di base
7 giorni su 7 per almeno 12 ore al giorno.
Chi vi opera. Nella Casa della Salute
lavorano insieme il personale del distretto tecnico-amministrativo,
infermieristico, della riabilitazione, dellintervento sociale,
i medici di famiglia con il loro studio associato, gli specialisti
ambulatoriali.
Che cosa la distingue. La Casa della
Salute dovrebbe essere un vero e proprio medio-grande poliambulatorio
in grado di erogare materialmente linsieme delle cure primarie
e di garantire la continuità assistenziale con lospedale
e le attività di prevenzione. In essa si dovrebbe trovare
implementazione della gestione informatizzata di tutti i dati
sanitari e dovrebbero venire attivate le procedure di teleconsulto
e di telemedicina che consentono una diagnosi specialistica di
secondo livello.
Unità di Medicina Generale (UMG)
Che cosè. Le UMG sono una proposta Fimmg che
configura lunità organizzativa compatibile con gli
attuali modelli strutturali dellassistenza territoriale
(UTAP, Casa della Salute ecc.) e assicura unassistenza di
10/12 ore ambulatoriali e 24 ore domiciliari.
Chi vi opera. Le UMG sono costituite
indicativamente da 20-25 Mmg (15-20 Medici di A.P. e 4-6 a esclusivo
o prevalente rapporto orario) che assistono una popolazione di
20-25.000 cittadini (a seconda del contesto orogeografico e della
programmazione); 4 infermieri di cui 1 con funzione di coordinamento
per le cure domiciliari; 1 case manager che può provenire
da personale socio-assistenziale (personale OSA); 3 unità
per la gestione attiva degli archivi dei pazienti finalizzata
alla prevenzione primaria, secondaria e terziaria, di cui una
per la gestione del rischio clinico e la sorveglianza dei soggetti
fragili; 8 collaboratori di studio a tempo pieno o frazionabili
(circa 320 ore settimanali di attività).
Che cosa le distingue. La UMG è
una formula di compromesso tra quelle che lhanno preceduta,
che vuole garantire la centralità dei Mmg. Può essere
collocata in una sede unica, ma può anche, come sarà
necessariamente prevalente, prevedere che i Mmg abbiano la possibilità
di esercitare in studi diversi, magari individuando fra di essi
uno di riferimento. Le UMG sono prive di personalità giuridica
e possono essere supportate da società di servizio. .
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