M.D.
numero 16, 9 maggio 2007
Convenzione
Laccordo per la medicina generale della
Provincia autonoma di Trento
di Nicola Paoli - Segretario unico provinciale,
Federazione Medici (UIL, FPL), Trento
Lobiettivo dellaccordo integrativo
siglato è stato quello di potenziare e valorizzare coloro
che operano sul territorio, attraverso un riequilibrio tecnologico,
economico e di principio, nel contesto di un percorso comune
tra i due attori principali della medicina generale: lassistenza
primaria e la continuità assistenziale
Si
aggiunge alla lista degli accordi integrativi sottoscritti anche
quello della Provincia autonoma di Trento, approvato con la
delibera della Giunta n. 777 il 17 aprile 2007. Tre i sindacati
firmatari: Federazione Medici aderente UIL FPL, Intesa Medica
(Simet) e Fimmg. Snami è stato escluso dalla contrattazione
in quanto non firmatario dellACN del 23.3.2005.
Il metodo seguito dallassessore alle politiche per la
salute, dott. Remo Andreolli, nella ricerca di un confronto
e nellattenzione per le proposte sindacali, hanno reso
possibile il buon fine della contrattazione: si è ragionato
insieme, alla fine, sulla necessità di adeguare il sistema
sanitario provinciale di medicina generale rispetto alla mutata
domanda di salute del precedente accordo del 3.8.2001.
Gli
incentivi per i medici di continuità assistenziale |
I medici di CA a tempo determinato potranno scegliere
anche la specialistica ambulatoriale esterna a tempo determinato;
ci saranno incentivi, prima inesistenti per le reperibilità
domiciliari e per le superfestività (+ 4 euro per
ora); si potranno completare le 38 ore settimanali o entrare
nelle associazioni insieme ai medici di assistenza primaria;
nei centri turistici vedranno aumentato il compenso, come
del resto per gli stessi Mmg che lo desiderino, sia per
le visite ambulatoriali (20 euro) sia domiciliari (30 euro);
oppure potranno scegliere di fare attività diurna
di medicina turistica tutta la settimana, anche con contratti
ad hoc con la azienda. |
Pur
in presenza di soluzioni mediate e a volte contrastanti, ci
si è orientati ad agevolare percorsi e obiettivi parimenti
condivisi dalle parti trattanti, non rinunciando a confrontarsi,
anche in maniera serrata, nella consapevolezza di dover evitare
una successiva bocciatura nazionale. Il risultato ottenuto è
quello di aver potenziato e valorizzato, tutti insieme, coloro
che operano sul territorio, attraverso un riequilibrio tecnologico,
economico e di principio, nel contesto di un percorso comune
tra i due attori principali della medicina generale: lassistenza
primaria e la continuità assistenziale (CA).
Unica nota stridente riguarda, semmai, la continua applicazione
di contratti di lavoro a tempo determinato dei medici della
CA che attendono i concorsi di titolarità da oltre
cinque anni, senza giustificazione plausibile se non una generica
sottostima di ostacoli non previsti.
Aumenti economici e novità
Il vero banco di prova, dopo gli iniziali approcci, è
stata la parte economica finalizzata a premiare gli obiettivi
e le progettualità che verranno proposte nei prossimi
mesi dallazienda:
1. Si è risolto il contenzioso di coloro che avevano
un conto in sospeso dal 2004, recuperando tutta la quota di
arretrati del personale di studio e infermieristico promessi
dallassessore precedente e mai assegnati.
2. Si è conquistato per tutti i medici di assistenza
primaria laumento al di sopra dellinflazione, computata
nel quinquennio 2001-2006, con un aumento in busta paga del
13.54% rispetto al contratto provinciale precedente e del 7.25%
rispetto allACN di due anni fa (in cambio lazienda
ha ottenuto il via libera per il sistema RAO, ricettibilità
telefonica fino alle 19; UVM comprese nella quota).
3. Si è incentivato lassociazionismo nelle periferie
attraverso la figura nuova di associazionismo perifericocon
un aumento in busta paga di 9,40 euro a paziente.
4. Si sono garantiti corsi dedicati ai Mmg che vogliono fare
volontariato nellemergenza territoriale.
5. Si è assicurato ai colleghi delle RSA quel riconoscimento
di ruolo e di dignità che spettava loro da molto tempo
sia agevolandoli in gruppi associativi (possibilità di
lavorare 12 ore/settimana in RSA con 650 pazienti come Mmg e
titolari di CAno, purché inseriti in associazionismo
con i medici di assistenza primaria), avviando entro dodici
mesi un tavolo di concertazione.
6. Si è dato ulteriore slancio a gruppi e reti attraverso
la possibilità di avere in comodato gratuito dalla azienda
provinciale per i servizi sanitari sia pc (portatile o fisso),
sia stampante, sia collegamento con ADSL, sia hard e software,
per collegarsi in rete con gli ospedali e dipartimenti laboratoristici,
radiologici, clinici;
7. Sono stati conquistati incentivi e retribuzione più
solide per collaboratori di studio (13 euro per ora) e personale
infermieristico (20 euro per ora) non più retribuiti
a paziente, ma per tabella oraria in base al numero complessivo
dei pazienti dei gruppi.
Tutto ciò sarà possibile utilizzando gli strumenti
previsti nella parte normativa della convenzione provinciale,
con cui si misura e si misurerà la scelta strategica
messa in atto da tutti: quella cioè di aver tenacemente
difeso un rapporto di comune responsabilità nella gestione
delle linee di innovazione che vanno dalla piena informatizzazione
in rete dei nostri studi collegati con i dipartimenti ospedalieri
per una condivisione delle cartelle cliniche dei nostri pazienti
fino alla possibilità di progettualità delle Case
della Salute che vedano in comunione Mmg, specialisti ambulatoriali
e personale infermieristico, pediatri e altre figure distrettuali
.
Si sono anche standardizzate migliorie economiche riguardanti
le figure deboli del settore della CA.
In dichiarazione congiunta, inoltre, lAzienda e la Provincia
si sono impegnate a discutere progetti per contenere le spese
sui ricoveri impropri, nonché un tavolo di concertazione
permanente riguardanti codici bianchi, RSA, ADI, ADP, PIP, la
riorganizzazione della stessa continuità assistenziale.
Proposte per il futuro
Laccordo è anche un punto fermo per lanciare ulteriori
proposte allo stesso assessore alle politiche per la salute,
in rapporto al riordino prossimo venturo della Legge 10 del
1.4.1993 e modifiche successive del 28.8.1995, sulla disciplina
del Servizio sanitario provinciale: maggior attenzione in una
riscrittura dellassetto istituzionale della nostra professione
in Trentino, piuttosto che laccento sulla organizzazione
e lerogazione dei servizi.
È nella capacità del legislatore che si confida
di ritrovare listituzione del nostro ruolo unico, in Trentino
come altrove, di carriera, formazione, clinica e insegnamento,
con una riorganizzazione dei distretti che pongano anche i rappresentanti
dei medici convenzionati nelle stesse stanze di comando dei
direttori di distretto, affinché i percorsi di diagnosi
e cura, i collegamenti tra ospedale e territorio, gli approcci
tra azienda e Mmg siano governabili insieme.
Solo così, sommando le nostre capacità specifiche
di soggetti attivi alla politica dellappropriatezza e
prevedendo ununica figura professionale di Mmg che, in
momenti diversi della carriera, può svolgere funzioni
diverse e servizi sui bisogni reali delle popolazioni delle
Comunità di Valle, possiamo, con questo innovativo accordo,
sia razionalizzare il costo dei codici bianchi ospedalieri che
monitorare appropriatamente le prescrizioni di farmaci.
Le condizioni perché lattuale potere economico
degli ospedali abbia fine a discapito del territorio, è
dettato dalla capacità di noi tutti, Mmg, di organizzarci
veramente e produrre risposte di salute grazie agli strumenti
che ci siamo conquistati con i denti. Se il territorio che è
più vicino ai reali bisogni dei malati, soprattutto anziani,
sommato alla continuità nellassistenza sanitaria
ai cittadini che solo noi sappiamo e possiamo dare, saprà
produrre risposte adeguate alle esigenze di loro e di noi stessi,
sarà la medicina del territorio a dettare la prossima
organizzazione sanitaria in Trentino.
E noi Mmg, allora, potremo pretendere un livello dipartimentale
dei distretti sanitari a cui far afferire sia le unità
operative delle cure primarie, sia quelle socio sanitarie, integrate
e collaboranti, coordinate da un medico, magari anche di assistenza
primaria, con una progressione nel tempo fino ai ruoli apicali.
Il lavoro che ci si prospetterà è, in tal senso,
estremamente stimolante perché molto resta ancora da
fare, non tutti hanno chiarezza dei prossimi obiettivi che ci
tutelino. Alla Provincia e allassessorato alla sanità,
in particolare, spettano scelte che potranno condizionare il
futuro di tutti noi Mmg, facendo i conti con lefficienza,
ma anche con lefficacia in un momento critico delle risorse
a noi dedicate.