M.D.
numero 14, 25 aprile 2007
Ambulatorio
Organizzazione della sala di attesa
di Massimo Bisconcin - Medico di medicina generale, Quarto DıAltino
(VE) Responsabile Nazionale Dipartimento di Ricerca e Sperimentazione
AIMEF
La sala dattesa è il biglietto da visita del
medico, è un locale che si presta anche alla divulgazione
di materiale finalizzato alleducazione sanitaria e allinformazione
sulluso dei servizi sanitari e sociali. In assoluto rappresenta
il luogo di incontro delle persone ove esiste maggior sensibilità
e disponibilità ad affrontare i più diversi problemi
di salute
La
sala dattesa dello studio è il biglietto da visita
del medico. Con levoluzione del costume e della cultura
essa si è andata trasformando sempre di più in
spazio attivo. Le sue funzioni vanno al di là
del semplice spazio di capacitanza nel quale trascorrere
il tempo prima di essere ricevuti dal medico.
Essa è quindi una buona occasione oltre che per affinare
laspetto del proprio studio sul piano estetico, anche
per migliorare la qualità globale del servizio reso.
Anche se lAccordo collettivo nazionale per la medicina
generale non prevede espressamente che la sala dattesa
sia situata al pian terreno e che laccesso a essa non
abbia barriere architettoniche, appare del tutto evidente
che, soprattutto in fase di nuova apertura di uno studio medico,
essa rispetti pienamente questo aspetto.
La facile accessibilità, quindi, appare senzaltro
una delle caratteristiche più apprezzate (tabella
1).
Posti
a sedere
Il posto a sedere è la caratteristica fondamentale di
ogni sala dattesa a qualsiasi categoria essa appartenga.
Esistono due modi fondamentali per offrire dei posti a sedere:
la panca (o seduta) multipla e la seduta singola. La panca multipla
si compone generalmente di una serie da due a più (fino
a cinque) sedute, montate su di ununica barra allestremità
della quale sono fissate le gambe di sostegno. Vi sono varie
tipologie di panche multiple con altrettante tipologie di prezzo.
La stessa variabilità di tipologie e di prezzo è
presente anche per le sedute singole.
In presenza di un locale dattesa di forma regolare
e dimensioni medie (25 m2 circa) la panca multipla è
sicuramente la soluzione di migliore funzionalità (tabella
2).
La
sala dattesa del medico di famiglia è generalmente
meno adatta per lutilizzo di poltroncine o divanetti rispetto
ad altre tipologie di sale dattesa soprattutto per lalto
turn-over e il maggior numero di persone nel locale (tabella
3).
Il
numero dei posti a sedere è di difficile quantificazione.
Sicuramente esso dipende grandemente dalla clientela del medico
e dalle variazioni stagionali dellafflusso, ma vi sono
altre variabile che condizionano il numero di persone contemporaneamente
presenti nella sala dattesa (tabella 4).
Attaccapanni
È un accessorio darredo utile, ma poco usato. In
realtà la sua utilità maggiore è nelle
sale dattesa più piccole, specialmente nei mesi
invernali. In realtà, soprattutto nelle sale dattesa
di studi medici in grandi città o laddove ci siano scarse
connessioni sociali, i pazienti in attesa non gradiscono abbandonare
i propri indumenti durante la visita medica, specialmente se
contengono effetti personali, per timore di furti.
Arredo delle pareti e altri accessori
Ciascun medico o gruppo di medici può liberamente personalizzare
a proprio gusto le pareti della sala dattesa con quadri,
poster, fotografie o altre immagini o altri accessori darredo.
Si suggerisce di considerare i seguenti aspetti:
-
valore delle opere esposte;
-
metodo
di esposizione (sicurezza dattacco, vetro, ecc.);
-
pulizia
agevole e sicura;
-
eventuali
problematiche di copyright e di proprietà intellettuali.
Le
riviste che generalmente sono lasciate in sala dattesa
riflettono il mondo culturale del medico dello studio. Non è
possibile proporre degli standard, anche se si dovrebbero tenere
in considerazione i seguenti aspetti:
-
evitare per quanto possibile di lasciare a disposizione stampa
scandalistica o di basso livello culturale (gossip);
-
evitare
in linea di massima di lasciare in esposizione stampa a forte
contenuto ideologico;
-
mettere
a disposizione stampa con articoli brevi e di agevole lettura,
meglio se orientati alleducazione o allorganizzazione
sanitaria;
-
considerare
la possibilità che ci siano dei bambini in attesa con
i genitori, quindi, laddove possibile, mettere a disposizione
fumetti o letture adatte;
-
rinnovare
la disponibilità con una certa frequenza;
-
controllare
e rimuovere quotidianamente i giornali strappati o sfasciati;
-
in
caso di esposizione di quotidiani, esporre solo quello del
giorno e aver cura di pinzarne preventivamente le pagine per
evitare disordine e suddivisioni dello stesso;
-
non
lasciare riviste professionali rivolte al medico contenenti
pubblicità di farmaci.
Piante
Qualora la sala dattesa sia sufficientemente capiente,
una o più piante darredo sono particolarmente utili.
I vegetali richiedono una cura particolare, quindi sincerarsi
di avere la possibilità di curare direttamente o indirettamente
la pianta stessa. Non tutte le piante sono adatte alle sale
dattesa e per tale motivo consultare un fioraio o un vivaista.
In termini di opportunità igienica, evitare piante particolarmente
odorose, allergizzanti, piante grasse o con spine, piante con
caducità eccessiva di foglie.
Esistono in commercio piante finte assolutamente simili in tutto
e per tutto a piante vere che, ovviamente, non richiedono cura
eccetto quella normalmente igienizzante.
Esposizione
di avvisi
La sala dattesa del medico ben si presterebbe allesposizione
di avvisi.
I pazienti sono presenti per un tempo sufficientemente lungo
e hanno la possibilità di ottenere facilmente molte informazioni.
Nonostante questa potenzialità, generalmente gli avvisi
non vengono letti o recepiti come invece desidererebbe il medico
che li espone.
I motivi di questo generale scarso recepimento sono vari e alcuni
sono riassunti nella tabella 5.
Anche se le notizie da far conoscere sono tante, è opportuno
operare scelte precise e fornire informazione a strati, indirizzando
le persone interessate a ricercare lapprofondimento in
modo mirato.
Ciascun avviso dovrebbe essere confezionato sotto forma di slogan.
In un foglio comune di grandezza A4 (21x29,7 cm) non dovrebbero
esserci più di sei-otto righe di avviso, lultima
delle quali riportante lindicazione di come fare per approfondire
la notizia (in tal caso leventuale approfondimento esposto
in altra posizione o modo, può essere un tradizionale documento
in quanto chi lo consulta è già motivato a leggerlo).
Un avviso particolarmente importante potrebbe contenere anche
delle immagini, oramai facilmente reperibili e inseribili anche
con un semplice programma informatico di scrittura.
Messaggi multimediali
Un vecchio personal computer dimesso può tornare
ancora estremamente utile come mezzo di educazione o informazione
sanitaria in sala dattesa.
Lutilizzo di presentazioni a tutto schermo, che girano
in modo automatico, costituisce un potente e personale mezzo di
comunicazione. Non è richiesta generalmente alcuna spesa
aggiuntiva, eccetto leventuale tempo di produzione della
presentazione.
La presentazione può essere prodotta con il famoso software
PowerPoint della Microsoft, generalmente incluso nel pacchetto
Office. Essendo però questo pacchetto soggetto alla regolamentazione
sul copyright e richiedendo quindi il possesso di licenza originale,
si suggerisce di utilizzare il pacchetto OpenOffice.
Open Office, è liberamente scaricabile da internet al seguente
indirizzo: http://it.openoffice.org/.
Il pacchetto è del tutto simile ad Office, ma non richiede
alcun pagamento di e contiene tutti gli applicativi utili nella
professione, compreso il programma per la produzione di diapositive
e presentazioni, denominato Impress, che è del tutto simile
a Powerpoint.
Tra i comandi esistenti, va scelto quello che permette il ciclo
continuo delle diapositive.
In alternativa è possibile utilizzare il viewer (visore)
gratuito di PowerPoint, ma solo per la riproduzione delle diapositive,
non per la produzione delle stesse. Il visore può essere
liberamente scaricato dal sito della Microsoft (www.microsoft.com).
Nelle presentazione proiettabili in sala dattesa si
potranno inserire oltre che testi e immagini, anche suoni e registrare
la propria voce.
La
produzione della presentazione, come pure di ogni singola diapositiva,
segue le stesse regole accennate a proposito degli avvisi, ma
in senso ancora più restrittivo.
È opportuno, infatti, che ciascuna videata contenga ancor
meno testo e che le righe di questultimo non siano superiori
a tre o quattro con formato molto grande per permetterne la visione
anche a distanze generalmente più grandi di quelle comunemente
usate a tavolino con il monitor del personal computer.
Flusso
di documenti
Indipendentemente dalla presenza di personale di studio, la sala
dattesa può comunque costituire una modalità
per lo scambio di documenti cartacei tra medico e paziente e
viceversa.
Dal paziente al medico
È opportuno che via sia almeno una cassetta chiusa a chiave
per le comunicazioni che il paziente desidera lasciare al medico,
fermo restando lobbligo del medico non solo a controllarla
e svuotarla con regolare quotidianità, ma anche a garantire
la riservatezza delle comunicazioni stesse.
È confacente ricordare ai pazienti come ogni comunicazione
per il medico debba essere sigillata in busta chiusa riportante
il nome dellassistito. Questo invito dovrebbe anche essere
esposto direttamente sulla casetta postale stessa (figura 1).
Dal medico al paziente
Per
quanto concerne la riconsegna di ricette ripetibili o altri documenti,
in mancanza di personale di studio o al di fuori dellorario
di presenza dello stesso, questo flusso può avvenire attraverso
scaffali contenenti delle buste chiuse con indicato nome e cognome
della persona che provvede direttamente al ritiro in modo
autonomo (figura 2).
Questa metodica tuttavia richiede una preventiva sottoscrizione
di accettazione da parte del paziente (in sostanza è egli
stesso a chiedere che la comunicazione gli sia messa a disposizione
in tale modo).
Tale sottoscrizione, ai fini di comodità, può essere
raccolta contestualmente alla liberatoria sulla privacy, inserendola
nel medesimo documento (tabella 6).
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