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                M.D. 
                  numero 4, 14 febbraio 2007
 FarmaciLe modifiche della nuova nota 66 per la rimborsabilità 
                  di Fans e coxib
 di Sirio Spadano
 
 Le nuove indicazioni rilasciate dallAIFA annullano 
                  le distinzioni presenti nella precedente versione relative alla 
                  sicurezza cardiovascolare di Fans non selettivi e coxib, recependo 
                  le revisioni dellEMEA e della FDA e le evidenze provenienti 
                  dalla più recente letteratura scientifica internazionale
 
 Le 
                  patologie dolorose e infiammatorie del sistema muscolo-scheletrico 
                  sono uno dei principali motivi di richiesta di consulto al medico 
                  di famiglia. Una indagine osservazionale condotta dalla Associazione 
                  Italiana Medici di Famiglia nel periodo marzo-agosto 2005 su 
                  655 Mmg propri iscritti ha evidenziato che il 22% degli assistiti 
                  presentavano una diagnosi di tipo artro-reumatico a carico prevalentemente 
                  della colonna toraco-lombare (60.4%) e cervicale (44.8%), delle 
                  ginocchia (57%), spalle (36.2%) e mani (22.6%) e che tali patologie 
                  comportavano un dolore che era considerato di bassa intensità 
                  senza limitazioni per il 28.5% dei pazienti, di alta intensità 
                  senza limitazioni per il 36% dei pazienti, mentre limitazioni 
                  funzionali erano presenti in forma moderata nel 23.6% dei pazienti 
                  e in forma severa nell11.9%.
 Quasi tutti questi pazienti ricevevano la prescrizione di un 
                  farmaco per il controllo del dolore e dellinfiammazione 
                  e nella stragrande maggioranza i farmaci impiegati in questi 
                  casi sono gli antinfiammatori non steroidei tradizionali (oggi 
                  meglio definiti come Fans non selettivi) e i più recenti 
                  inibitori selettivi della ciclossigenasi (coxib), i cui criteri 
                  di rimborsabilità da parte del Ssn sono regolati dalla 
                  nota AIFA 66, recentemente modificata nella quarta versione 
                  pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 10 gennaio 2007 e in vigore 
                  dal 25 gennaio.
 La revisione delle note ha tenuto conto delle nuove acquisizioni 
                  della ricerca scientifica ed è stata condotta in unottica 
                  di condivisione delle indicazioni provenienti dalla medicina 
                  generale e dalla medicina specialistica. Le principali novità 
                  di questa quarta edizione sono rappresentate dalla semplificazione 
                  dei percorsi prescrittivi che spesso iniziano in ambito specialistico 
                  e proseguono a livello del medico di medicina generale e dalla 
                  più stretta corrispondenza con le indicazioni riportate 
                  nella scheda tecnica.
 
 Le modifiche introdotte
 
 Per quanto riguarda la nota 66, le modifiche introdotte rispetto 
                  alla precedente versione sono le seguenti.
 
 
                 
                  E' 
                    stata eliminata la separazione delle indicazioni rimborsabili 
                    per i Fans non selettivi e per i coxib. Il documento riporta 
                    infatti che la prescrizione dei farmaci antinfiammatori non 
                    steroidei a carico del Ssn è limitata alle seguenti 
                    condizioni patologiche: artropatie su base connettivitica, 
                    osteoartrosi in fase algica o infiammatoria, dolore neoplastico 
                    e attacco acuto di gotta.
 
                  Viene 
                    di fatto cancellatano la distinzione tra Fans e coxib creatasi 
                    nella precedente versione delle note: i dati scientifici che 
                    supportavano la precedente versione derivavano dalle informazioni 
                    sugli eventi avversi cardiovascolari dei coxib senza che fossero 
                    disponibili informazioni equivalenti sui Fans tradizionali. 
                    I dati attuali, invece, consentono di affermare che i coxib 
                    mostrano una tollerabilità cardiovascolare simile ad 
                    alcuni Fans non selettivi di largo impiego, con una minore 
                    frequenza di effetti collaterali a carico dellapparato 
                    gastrointestinale.
 
                  Nella 
                    nuova nota è stato eliminato il paragrafo che escludeva 
                    la rimborsabilità dei coxib se prescritti insieme ad 
                    un inibitore di pompa protonica (IPP). Al contrario, come 
                    riportato nella nuova nota 1, gli inibitori di pompa ed il 
                    misoprostolo non sono rimborsati quando prescritti in associazione 
                    con i coxib, capovolgendo quindi la situazione precedente 
                    nella quale era il coxib a non poter essere rimborsato mentre 
                    lo era il farmaco gastroprotettore.
 
                   
                    È stato eliminato dal testo della nota il paragrafo 
                    che limitava la rimborsabilità dei coxib ai soli pazienti 
                    trattati cronicamente con Fans non selettivi e che presentavano 
                    un alto rischio per complicanze gravi del tratto gastrointestinale 
                    superiore. Questo allineamento della prescrivibilità 
                    dei coxib ai Fans tradizionali comporta per tutti i pazienti 
                    che necessitano di un trattamento antinfiammatorio, la possibilità 
                    di accedere ad una terapia che presenti una migliore tollerabilità 
                    gastrointestinale.
 
  Le 
                evidenze scientifiche 
 Le ragioni che hanno portato alla revisione della nota 66 vanno 
                ricondotte, come detto, alle evidenze emerse dalle numerose pubblicazioni 
                sui Fans e sui coxib. Nel periodo tra le due ultime versioni delle 
                note AIFA, cioè da novembre 2004 a gennaio 2007, sono 
                apparsi nella banca dati di PubMed ben 265 studi clinici o metanalisi 
                che hanno considerato almeno uno dei principali quattro Fans commercializzati 
                in Italia o uno dei due coxib ancora sul mercato. Questa ampissima 
                mole di dati ha generato una discussione sia nel mondo accademico 
                sia in quello istituzionale. Infatti, sempre in questo periodo 
                sono terminate le procedure di rivalutazione di Fans e coxib da 
                parte delle autorità regolatorie europee (EMEA) e americane 
                (FDA), che sostanzialmente convergono nellassegnare ai coxib 
                rimasti in commercio un favorevole rapporto beneficio/rischio, 
                purché il trattamento venga prescritto alla dose efficace 
                più bassa e per periodi limitati, controindicandone limpiego 
                nei pazienti con cardiopatia ischemica o pregresso ictus o ipertensione 
                non controllata e sottolineando ladozione di cautela nei 
                pazienti con fattori di rischio per malattia cardiovascolare.
 è sempre opportuno ricordare che nella prescrizione di 
                qualsiasi terapia il medico non può limitarsi alla scelta 
                di un medicinale idoneo allindicazione clinica accertata, 
                ma ha il dovere di considerare la presenza di coesistenti patologie 
                o terapie in atto controindicanti luso del farmaco, come 
                pure di prevenire un potenziale danno iatrogeno del farmaco stesso 
                preferendo le molecole considerate più sicure sulla base 
                delle indicazioni provenienti dalla letteratura scientifica e 
                della propria esperienza personale.
 
 
  Nuovi 
                dati dallo studio MEDAL 
 Per quanto riguarda la sicurezza di Fans non selettivi e coxib, 
                nuove importanti informazioni sono emerse con la pubblicazione 
                su Lancet (2006; 368: 1771-81) dei risultati del programma di 
                studio MEDAL, il più ampio studio clinico randomizzato 
                finora condotto con qualunque farmaco. Oltre 34.700 pazienti che 
                necessitavano di un trattamento a lungo termine con un antinfiammatorio 
                perché sofferenti di osteoartrosi o artrite reumatoide 
                sono stati arruolati e trattati con etoricoxib o diclofenac per 
                un periodo di trattamento medio di 18 mesi e massimo di 42 mesi. 
                Con una popolazione così ampia è stato possibile 
                valutare anche le incidenze di eventi avversi poco frequenti; 
                inoltre, si è avuta la possibilità di analizzare 
                se esistevano dei fattori di rischio non ancora identificati in 
                grado di modificare i risultati globali.
 Lo studio MEDAL ha confermato i fattori di rischio già 
                identificati dallEMEA (età avanzata, fumo, diabete, 
                ipertensione) senza identificarne di nuovi. è importante 
                evidenziare che per tutta la durata dello studio lefficacia 
                dei due trattamenti (etoricoxib e diclofenac) si è dimostrata 
                equivalente, così come la sicurezza cardiovascolare, mentre 
                la sicurezza gastrointestinale è a vantaggio del coxib. 
                In particolare, nel gruppo di pazienti assegnati al coxib si sono 
                osservate meno interruzioni del trattamento per effetti collaterali 
                gastrointestinali (figura 1), dal momento che lincidenza 
                degli eventi clinici accertati a carico del tratto gastroenterico 
                superiore, tra cui ulcere, sanguinamenti, perforazioni e ostruzioni, 
                è stata significativamente minore con etoricoxib (0,67% 
                per anno di trattamento) rispetto al diclofenac (0.97% per anno 
                di trattamento), pari a una riduzione del 31% di eventi avversi 
                tra i trattati con il coxib. È da osservare che questo 
                risultato è stato ottenuto con la metà dei pazienti 
                MEDAL trattati con farmaci gastroprotettori (prevalentemente inibitori 
                di pompa protonica) e con il 35% trattati con aspirina a basso 
                dosaggio.
 In sintesi, i dati del MEDAL forniscono ampie evidenze per una 
                scelta ragionata della terapia antinfiammatoria tra coxib e Fans 
                tradizionali che, a parità di efficacia e del rischio di 
                eventi avversi cardiovascolari, tenga conto della diversa tollerabilità 
                gastrointestinale.
 
 
 
 
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