M.D.
numero 3, 7 febbraio 2007
Farmaci
Zanamivir e terapia antivirale dellinfluenza
Il capostipite degli inibitori selettivi della neuraminidasi,
somministrato precocemente dopo la comparsa dei sintomi influenzali,
permette di ridurre durata e gravità del quadro clinico
e di prevenire le complicanze
respiratorie e il ricorso a terapie antibiotiche
Il
trattamento più specifico per linfluenza a oggi
disponibile è rappresentato dagli inibitori della neuraminidasi,
proteina enzimatica presente sulla superficie esterna dei virus
influenzali di tipo A e di tipo B che gioca un ruolo essenziale
nella penetrazione del materiale genetico virale allinterno
delle cellule epiteliali del tratto respiratorio e nella successiva
lisi cellulare con liberazione di nuove particelle virali replicate
che invadono lepitelio delle vie respiratorie e che provocano
un processo flogistico caratterizzato da congestione e da edema
della mucosa.
Il ciclo replicativo del virus influenzale è molto rapido,
con una rapida e massiva produzione di virioni. Il periodo di
incubazione è breve (1-3 giorni) e la malattia inizia
bruscamente con la classica sintomatologia.
Il blocco farmacologico della neuraminidasi limita sia la replicazione
virale sia il rilascio di virioni infettivi dalle cellule dellalbero
respiratorio.
Capostipite degli inibitori selettivi della neuraminidasi è
zanamivir (Relenza), che viene somministrato per via inalatoria
e che agisce a livello dellapparato respiratorio, cioè
nel sito primario di replicazione virale, con un effetto inibitorio
della neuraminidasi che si manifesta molto rapidamente, entro
10 secondi dal contatto.
Il trattamento con zanamivir deve iniziare il più precocemente
possibile, entro le prime 48 ore dallinsorgenza dei sintomi
influenzali. Il farmaco va somministrato per via inalatoria
orale utilizzando un apposito inalatore (Diskhaler) fornito
con la confezione. La dose raccomandata è di 2 inalazioni
(2 x 5 mg) due volte al giorno per cinque giorni, per un totale
di 20 mg al giorno di dose inalata.
Esperienze
cliniche
Con zanamivir sono stati condotti vari studi clinici con disegno
e potenza adeguati per la valutazione dell'efficacia del farmaco.
In uno studio condotto in 11 paesi europei (Makela et al. J
Infect 2000; 40: 42-48) sono stati arruolati 356 pazienti di
età >12 anni con diagnosi clinica di influenza e sintomi
insorti da non più di due giorni. In questo trial zanamivir
ha ridotto di 2.5 giorni il tempo necessario per l'alleviamento
dei sintomi rispetto al placebo (mediana 5 giorni vs. 7.5 giorni,
p<0.001), evidenziando che il miglioramento del quadro clinico
è avvenuto in un tempo ridotto del 33% nei pazienti trattati
con zanamivir rispetto al placebo. Inoltre i pazienti trattati
con zanamivir sono stati in grado di riprendere le normali attività
quotidiane 1.5 giorni prima rispetto ai pazienti trattati
con placebo.
Lo studio ha anche evidenziato tra i trattati con zanamivir
una riduzione significativa della gravità dei sintomi
influenzali nei giorni 1-14 (tabella 1).
Nello studio è stato anche valutato l'impatto di zanamivir
sulla gravità dei sintomi influenzali immediatamente
dopo l'inizio della terapia, quando questi sono maggiormente
debilitanti. Entro 24 ore dall'inizio del trattamento, vi è
stato un miglioramento del 32% nel punteggio sintomatologico
complessivo (18% per il placebo), in particolare una riduzione
del 28% della gravità della tosse rispetto al 3% del
gruppo placebo e una riduzione del 46% della proporzione di
pazienti sfebbrati rispetto al placebo. Inoltre, l'incidenza
delle complicazioni è risultata statisticamente inferiore
nel gruppo trattato con zanamivir rispetto al gruppo placebo
e una metanalisi di 7 studi randomizzati ha evidenziato che
il trattamento con zanamivir riduce in misura significativa
l'impiego associato di antibiotici per complicanze batteriche
(Kaiser et al. Arch Intern Med 2000; 160: 3234-40).
Uno studio multicentrico, in doppio cieco, su 722 pazienti
con influenza, ha dimostrato che nel gruppo di pazienti trattati
con zanamivir si era registrata una significativa riduzione
delle assenze dal lavoro o da scuola, una migliore produttività,
un migliore stato di benessere complessivo e un minore consumo
di risorse sanitarie aggiuntive rispetto al gruppo placebo (Aoki
et al. Pharmacoeconomics 2000; 17: 187-95).
Decisive ai fini dell'efficacia dello zanamivir risultano comunque
essere la prontezza e l'esattezza della diagnosi (il farmaco
non è attivo nei confronti di virus respiratori diversi
dai virus dellinfluenza) e la tempestività della
somministrazione.
Negli studi in doppio cieco, la natura e la frequenza degli
eventi avversi con zanamivir non si sono discostate in alcun
modo da quelle osservate con il placebo.