M.D.
numero 2, 31 gennaio 2007
Cronaca
Iperprescrizioni: a Milano medici in piazza
di Anna Sgritto
Iperprescrizioni:
la misura è colma, i Mmg della Lombardia non ci stanno
alla messa in mora disposta dalla Corte dei Conti e su proposta
del sindacato Snami passono dallo stato dagitazione ai
fatti con una manifestazione di protesta davanti alla sede milanese
della Corte dei Conti.
Una protesta contro ciò che Snami ha definito militarizzazione
della medicina di famiglia e scellerata criminalizzazione dellattività
prescrittiva.
Fin dalla scorsa primavera il sindacato si era apertamente schierato
dichiarando lo stato di agitazione della categoria. In seguito
a ciò, dopo i primi inviti a fornire deduzioni
mandati dalla Corte dei Conti, il tutto pareva essersi arenato.
Ma con lanno nuovo si è ritornati alla carica e
si ricominciano a esercitare sui Mmg delle indebite pressioni
con lunico scopo di ridurre il volume prescrittivo.
La Corte dei Conti ha dato disposizione ai direttori Asl
di tutta la Lombardia di mettere in mora tutti i
medici di famiglia che abbiano prescritto farmaci al di sopra
della media distrettuale - sottolinea Mauro Martini, presidente
lombardo Snami. Questi medici, se ritenuti responsabili di tale
scostamento, dovranno risarcire di tasca propria il presunto
danno erariale attribuito loro, per importi variabili da poche
migliaia a qualche centinaio di migliaia di euro. Tutto ciò
è inaccettabile soprattutto dopo che era stato trovato
un accordo con la Regione Lombardia, che riportava a una valutazione
in ambito clinico-collegiale del comportamento prescrittivo
dei colleghi.
Secondo il sindacato, valutazioni effettuate solo su parametri
statistici quali quelle realizzate dalla Corte dei Conti attraverso
la Guardia di Finanza rischiano di far apparire iperprescrittori
quei medici che magari, dedicando maggior tempo alla propria
attività, hanno in carico casistiche più complesse
e malati più critici.
Ma le motivazioni che hanno spinto lo Snami a indire la manifestazione,
che ha ricevuto anche lappoggio del Sindacato Medici Insieme
(Simi) sono più complesse e non riguardano soltanto il
problema delle iperprescrizioni. Nel mirino ci sono anche le
richieste di risarcimento per le quote percepite dai Mmg per
gli assistiti deceduti, ma ancora contemplati nellelenco
dei pazienti. Un disservizio che non può essere scaricato
completamente sui Mmg, visto che lAsl, secondo lACN,
dovrebbe verificare i decessi entro 12 mesi. A esacerbare gli
animi cè anche lindefinitezza del Ddl del
ministro della Giustizia, Clemente Mastella, per il ridimensionamento
degli ordini professionali.
Siamo di fronte al pericolo di esautorazione del ruolo
dei medici - ha dichiarato Roberto Carlo Rossi, segretario nazionale
Snami - e a un inaccettabile clima di criminalizzazione dellattività
prescrittiva dei Mmg. Snami denuncia anche il rischio
di deterioramento dei livelli essenziali di assistenza, causato
proprio dallapplicazione di budget di spesa individuali
per le prescrizioni dei medici di famiglia. Un rischio di cui
i cittadini devono essere informati.