M.D.
numero 38, 13 dicembre 2006
Prevenzione
Lattività fisica nelletà
avanzata
di Sirio Spadano
È sempre più chiaro il ruolo che uno stile di
vita attivo ha nel migliorare e rallentare il processo di invecchiamento.
Il Progetto benAttivi si propone di promuovere
lattività fisica nella popolazione anziana e di
fornire agli operatori sanitari strumenti di formazione per
realizzare questo obiettivo
I
fa
cosa più semplice che una persona in età avanzata
può fare per mantenersi in buona salute è quella
di non rinunciare mai ad essere fisicamente attivo. Vi sono
evidenze scientifiche incontrovertibili che dimostrano come
linattività fisica rappresenti un fattore di rischio
per la salute e un determinante per lo scadimento della qualità
di vita nelle persone anziane. Al contrario, un adeguato esercizio
fisico migliora il tono muscolare, la resistenza alla fatica,
lequilibrio e lagilità, e permette di affrontare
la vita di tutti i giorni con maggiore facilità, tranquillità
e sicurezza.
Nellambito del proprio programma di impegno sociale denominato
Salute & Società, GlaxoSmithKline ha
avviato in Italia il Progetto benAttivi di promozione
dellattività fisica nella popolazione anziana per
il mantenimento dello stato di benessere generale e per prevenire
le principali patologie croniche tipiche delletà
avanzata.
Lo sviluppo del Progetto benAttivi è basato
sui seguenti elementi operativi:
-
sensibilizzazione
e coinvolgimento delle istituzioni preposte alle politiche
sanitarie e sociali;
-
formazione
dei medici di medicina generale sui valori dellattività
fisica negli anziani, i mezzi e i modi per promuoverla,
prescriverla, monitorarla;
-
interazione
con le associazioni che si occupano di anziani e delle loro
principali patologie croniche, soprattutto con attività
di sostegno alla loro opera di sensibilizzazione sui benefici
dellattività fisica e sulle più semplici
ed efficaci procedure per metterla in pratica;
-
distribuzione
di materiale divulgativo sulle attività fisiche quotidianamente
praticabili a domicilio.
Promozione
e prescrizione
Nelle scorse settimane è stato pubblicato per i tipi di
Raffaello Cortina Editore un manuale specifico di quasi quattrocento
pagine dal titolo Lattività fisica nella terza
età: promozione, prescrizione, controllo, valutazione
a cura del collega Romolo Saccomanni, coordinatore scientifico
del Progetto benAttivi.
Il volume si propone di aggiornare le conoscenze sullargomento
e di incitare gli operatori a cui è rivolto ad impegnarsi
nellimpresa di tentare di modificare in senso attivo gli
stili di vita diffusamente sedentari della popolazione anziana.
La medicina convenzionale prescrive normalmente lattività
fisica agli anziani per lo più come atto terapeutico riabilitativo
in pazienti con patologie di tipo cardiovascolare (infarto,
scompenso), cerebrovascolare (ictus), respiratorio (BPCO), reumatologico-ortopedico
(osteoporosi, fratture ecc.), mentre deve essere sempre più
chiaro il ruolo del movimento e dellesercizio fisico nel
migliorare lintero processo di invecchiamento.
Altro obiettivo del manuale è quello di contribuire a migliorare
il rapporto tra le diverse figure coinvolte nella gestione della
salute e del benessere della popolazione anziana e gli individui
in età avanzata che ad essi si rivolgono. Indurre alladozione
di stili di vità più attivi, monitorare e valutare
nel tempo i risultati di queste modifiche comportamentali aiuta
significativamente la relazione tra operatore sanitario e cittadino
anziano, in quanto amplia la sfera dello scambio e della conoscenza
di situazioni, di bisogni, di risorse non valorizzate, di aspirazioni.
Guida pratica per MMG
Il volume è strutturato in modo da riassumere dapprima
la biologia dellinvecchiamento e la valutazione anatomo-funzionale
dellanziano, passando poi ad analizzare i principi guida
per la prescrizione dellattività fisica nellanziano
in buona salute e nel portatore di patologie croniche, fornendo
utili indicazioni per la scelta delle attività motorie
più adatte per le persone anziane.
Un capitolo del libro è dedicato al ruolo svolto dal medico
di medicina generale nella promozione di stili di vita attivi
tra i suoi assistiti in età avanzata: si tratta di un compito
che incontra obiettive difficoltà e al quale occorre dedicare
tempo, disponibilità e impegno. La tentazione da parte
del professionista medico di ignorare il problema può pertanto
essere forte, ma superabile dal momento che - come viene esposto
nel volume - vi sono accorgimenti che possono far risparmiare
tempo e conoscenze che possono essere rapidamente acquisite, con
ampie possibilità di stimolare la volontà del proprio
assistito ad adottare stili di vita attivi, ritagliandogli su
misura prestazioni, controlli e valutazioni adeguate alle sue
risorse fisiche, psichiche e ambientali, calando lopera
di promozione nella concreta esistenza quotidiana di ogni soggetto.
Lultima sezione del libro è infine dedicata agli
aspetti di responsabilità professionale del medico prescrittore
di attività fisica a soggetti anziani: i rischi indubbiamente
ci sono ed è indispensabile tenerne seriamente conto, ma
questo non dovrebbe rappresentare un pretesto per sottrarsi allimpegno
di favorire stili di vita attivi, dal momento che tali rischi
sono di gran lunga inferiori ai danni prodotti dalla prolungata
sedentarietà.
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