M.D.
numero 37, 6 dicembre 2006
Pratica
medica
Pericardite acuta in giovane adulto
di
Francesco Carelli - Medico di medicina generale, Milano e
Macario Tanai - Medico tirocinante, Milano e Carlo Pellegrino
- Corso di Formazione in Medicina di Famiglia, Milano
Un paziente di 26 anni, che non presenta fattori di rischio
cardiovascolari e non ha precedenti patologici e cardiologici
di rilievo, richiede urgentemente una visita, perché
da qualche ora accusa un forte dolore toracico, modificabile
con gli atti respiratori. Giunti al suo domicilio, in base
ai sintomi inviamo il paziente immediatamente in Pronto
soccorso. |
Ricovero ospedaliero
In
Pronto soccorso vengono riscontrati sfregamenti pericardici,
tracciato da pericardite, lieve leucocitosi, minima
falda di versamento allecocardiogramma a livello dellapice
del ventricolo destro. Il paziente viene ricoverato per cure
e accertamenti.
Viene impostata terapia con antinfiammatori ad alte dosi, che
porta a un progressivo miglioramento della sintomatologia clinica
e dellobiettività.
Dopo tre giorni vengono effettuate nuove indagini.
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Ecocardiografia
color-Doppler: cavità cardiache normali per dimensioni
e spessori parietali; morfologia valvolare nella norma; non
rigurgiti patologici al color-Doppler; pattern transmitralico
normale; PAP normale; cinesi parietale e frazione deiezione
nella norma (66%). Ispessimento e iperecogenicità pericardica
prevalentemente postero-inferiore con minimo versamento davanti
al ventricolo destro non emodinamicamente significativo.
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Esami
ematochimici: VES 31, PCR 5.34; anticorpi anti-toxoplasma
e anti-citomegalovirus (IgG e IgM) assenti, anticorpi anti-EBV
IgG-VCA presenti e IgM assenti.
Diagnosi
e terapia
Il paziente viene dimesso con diagnosi di pericardite acuta, asintomatico,
con un programma di stretto follow-up.
La terapia domiciliare prevede paracetamolo+codeina 750 mg 3/die,
prednisone 5 mg (1cp/die per la prima settimana, poi 1/2 cp/die
per la seconda settimana), esomeprazolo 40 mg/die. Riposo assoluto
a domicilio per almeno 15 giorni.
Follow-up
Dopo dodici giorni il paziente - che riferisce discreto benessere,
se si eccettua un disturbo in sede sternale in posizione sdraiata
alla sera, ridotto rispetto ai sintomi precedenti - effettua una
nuova visita cardiologica, ECG ed ecocardiogramma.
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ECG:
ritmo sinusale tachicardico e normalizzazione del tratto ST
su T.
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Ecocardiogramma:
minimo versamento in sede anteriore destra non emodinamicamente
significativo; normale funzionalità sistolica del ventricolo
sinistro.
In seguito alla nuova visita viene mantenuto il riposo, la
terapia viene proseguita per un altro mese, quando viene effettuata
una nuova visita cardiologica di controllo.
Alla visita il paziente si presenta in buono stato di compenso.
LECG è normalizzato. Lecocardiogramma mostra
il persistere di un minimo versamento anteriore destro emodinamicamente
non significativo.
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Esami
ematochimici: VES 17, PCR 1.05, anticorpi anti EBV (IgG-VCA
e IgM) assenti.
La
nuova terapia prevede la cessazione dellassunzione di paracetamolo+codeina,
linizio di prednisone 25 mg (1/2 cp per 10 giorni, poi 5
mg) e di esomeprazolo 20 mg/die.
Vengono programmati successivi esami ematici di controllo per
stabilire i tempi della cessazione della terapia.
Riflessioni
La specificità olistica bio-psico-sociale della medicina
di famiglia si estrinseca in questo caso anche nella vicinanza
alla famiglia del giovane paziente, nel supporto positivo
a un giovane improvvisamente messo a riposo totale, nel continuo
rapporto in studio con i genitori, che sostanzialmente hanno
affidato al medico di famiglia le loro ansie e il loro ovvio bisogno
di ricevere maggiore disponibilità e una comprensibile
documentazione circa la prognosi e il ritorno a una vita normale
e senza ansie future del loro figlio.
Note & approfondimenti
La pericardite è più frequente tra uomini di età
tra i 20 e i 50 anni. Il dolore toracico è un sintomo comune,
soprattutto localizzato dietro lo sterno, che alcune volte si
irradia al collo e alla spalla sinistra. Il dolore da pericardite
è differente da quello da angina: nellangina il dolore
è oppressivo, mentre nella pericardite il dolore è
acuto, puntorio al centro o alla parte sinistra del petto, che
spesso aumenta col respiro profondo. Meno frequentemente si presenta
come dolore non intenso. La febbre è un sintomo comune
e spesso i pazienti riferiscono anche malessere e alcuni presentano
dolore alla deglutizione.
La pericardite può essere causata da infezione virale,
batterica o fungina; attacco cardiaco; tumori che si diffondono
dal polmone, dalla mammella o dal sangue; terapia radiante; trauma
o intervento chirurgico. A volte si accompagna ad artrite reumatoide,
lupus eritematoso sistemico o insufficienza renale.
Analgesici e antibiotici sono utilizzati per attenuare il dolore
e se la pericardite è dovuta ad infezione batterica, sono
prescritti antibiotici. Se leccesso di liquido compromette
gravemente lazione del cuore, può essere drenato
tramite ago e può essere necessario lintervento chirurgico.
Nella maggior parte dei casi la pericardite acuta dura da una
a tre settimane e non provoca ulteriori problemi. Circa il 20%
dei pazienti può andare incontro a recidiva entro mesi,
o più raramente, entro anni.
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