M.D.
numero 36, 29 novembre 2006
Italia
sanità
Il nuovo Piano regionale della Lombardia
Approvato recentemente, il Prss 2007-2009 lombardo riafferma
la centralità del modello sussidiario e si pone lobiettivo
di potenziare lassistenza domiciliare anche con sistemi
di voucher sociali e socio sanitari. Inoltre stabilisce le priorità
dintervento e gli obiettivi di benessere sociale, nonché
le strategie per una appropriata soddisfazione del bisogno di
salute
Centro
Unico di Prenotazione e dei call center delle aziende ospedaliere;
numero Verde dellemergenza-urgenza attraverso il quale
la centrale operativa del 118 assumerà un ruolo di collettore
di tutte le richieste regionali: sono tra le novità del
Piano Regionale Socio Sanitario 2007-09 approvato di recente
dalla Regione Lombardia. Un documento che complessivamente segna
una continuità con la legge regionale 31/1997 che ha,
di fatto, ridisegnato il modello di sanità lombardo,
facendolo poggiare su due principi fondamentali: la libertà
di scelta del cittadino circa il luogo e la modalità
di cura, e la separazione tra soggetti acquirenti (Asl) e soggetti
erogatori di prestazioni socio sanitarie (AO). Il Piano infatti
conferma le linee guida della legge regionale sulla sanità
prevedendo per la Regione il ruolo di finanziatore e di Ente
competente in materia di attività di indirizzo, coordinamento
e monitoraggio dellerogazione dei servizi oltre che di
determinazione dei livelli qualitativi e quantitativi appropriati.
La gestione e lorganizzazione dei servizi sarà
in capo alle Asl che dovranno coinvolgere sempre di più
i Comuni, le Province e le Comunità Montane nelle scelte
programmatiche in ambito territoriale.
Priorità
dintervento
Tra le priorità dintervento e gli obiettivi di
benessere sociale, nel campo delle fragilità aumenta
il peso dato alla psichiatria, anche infantile. Viene potenziata
la promozione di corretti stili di vita (lotta al fumo e allalcol),
inclusi i disturbi dellalimentazione, causa di patologie
in forte aumento come diabete e obesità. Unattenzione
specifica è rivolta al comparto delle malattie cardiovascolari
e oncologiche con iniziative volte al miglioramento terapeutico.
In nome della sussidiaretà, particolare importanza è
assegnata al terzo settore attraverso lattivazione di
un Tavolo del terzo settore sanitario che dovrebbe
consentire interventi nei percorsi dellaccoglienza (accessibilità,
tempi di attesa, ecc.) oltre che nelle attività di educazione
e prevenzione.
Altra priorità del governo regionale è il soddisfacimento
del bisogno di salute. Secondo quando elencato nel Prss
si potrà realizzare solo con unappropriata capacità
di gestire le necessità cliniche con la disponibilità
delle risorse, ciò dovrà avvenire attraverso la
prevenzione, le cure primarie, la formazione dei Mmg e dei pediatri
di libera scelta e la continuità assistenziale.
Sono previste modalità innovative, con percorsi diagnostico-terapeutici
alternativi agli attuali, per la cura e lassistenza delle
principali patologie cronico degenerative che impegnano più
del 60% delle risorse destinate alla sanità e che rientrano
tra gli obiettivi potenziali delle attività di riabilitazione
di lungoassistenza territoriale e domiciliare. Si prevede infatti
di potenziare lassistenza domiciliare con lutilizzo
del voucher sanitario che consiste in un contributo economico
non in denaro, ma sotto forma di titolo di acquisto,
che i cittadini che ne fanno richiesta possono utilizzare esclusivamente
per comprare prestazioni di assistenza domiciliare socio sanitaria
integrata, fornite da una delle organizzazioni accreditate dalla
Asl scelta dal cittadino.
Le cure primarie
Per quanto concerne le cure primarie il Piano socio sanitario
della Lombardia ribadisce la scelta della Regione di scommettere
sulla medicina di famiglia associata, in particolare sulle sperimentazioni
dei Gruppi di Cure Primarie (GCP).
Nel trienno 2007-2009 la Regione Lombardia intende portare a
compimento nonché di estendere le sperimentazioni dei
Gruppi di Cure primarie, favorendo laumento dellofferta
di prestazioni appropriate da parte delle forme integrative
associate. In aggiunta verrà sperimentata a integrazione
dei GCP, la presenza delle professioni sanitarie nelle attività
ambulatoriali specialistiche e di diagnostica strumentale e
nelle attività distrettuali.
È infatti attraverso il distretto che si realizza lintegrazione
dei tre momenti di intervento, sanitario, socio sanitario e
sociale, nonché delle professioni medico-sanitarie presenti
sul territorio.
Attraverso gli accordi regionali per la medicina generale si
provvederà a definire compiti assistenziali da affidare
ai Mmg ulteriori a rispetto a quanto definito nella convenzione
nazionale.
Nel nuovo Prss lombardo si sottolinea che il rinnovamento del
modello retributivo dei Mmg/Pls costituisce uno dei presupposti
indispensabili per una decisa riforma delle cure primarie e
riveste contemporaneamente il ruolo motore del cambiamento.
Pur confermando il mantenimento della quota capitaria, il Piano
precisa che si dovrà lavorare per agganciare i futuri
aumenti retributivi dei medici di medicina generale a nuove
funzioni effettivamente coperte, a nuovi servizi e prestazioni
assitenziali effettivamente resi disponibili al cittadino, nonché
a una migliore valorizzazione delle attività realmente
svolte, compatibilmente con le future risorse sanitarie.