M.D.
numero 35, 22 novembre 2006
Italia
sanità
Innovativi processi di e-health tra Mmg
della Asl di Viterbo
Un
connubio che ha consentito negli anni di consolidare un progetto
aziendale di sicuro riferimento nello scenario della ICT Sanitaria
in Italia è la collaborazione di Fimed con lazienda
sanitaria locale di Viterbo e con la Fimmg provinciale, nata
nel lontano 2003.
Lincontro tra le entità è avvenuto in occasione
della volontà, condivisa tra azienda sanitaria e Fimmg
provinciale, di sperimentare un sistema che consentisse a Mmg
e Asl di colloquiare su temi fondamentali come la corretta applicazione
dei protocolli diagnostici terapeutici e lappropriatezza
prescrittiva, condividendone analisi e obiettivi.
Fimed ha collaborato con i sistemi informativi aziendali per
la costruzione e sperimentazione di una infrastruttura tecnologica
che, attraverso la messa in rete dei Mmg, contribuisse alla
implementazione di un concentratore aziendale di dati prescrittivi
(farmaci, esami di laboratorio e diagnostiche) qualificati e
provenienti dai Mmg; un sistema informativo in grado di interfacciare
i vari software per la gestione delle cartelle cliniche dei
Mmg con il centro elaborazione dati della stessa azienda sanitaria.
La sperimentazione è ormai prassi istituzionale a Viterbo:
sin dal 2004 il Progetto Medicina in Rete è stato aperto
a tutti i Mmg della Asl che volontariamente vi hanno aderito,
condividendone le linee di collaborazione. Si tratta ad oggi
di un network di 170 Mmg, pari a quasi il 70% dellintera
medicina generale del territorio. Grazie a questa esperienza
di condivisione, il livello di utilizzo delle soluzioni informatiche
da parte dei Mmg è talmente cresciuto (anche con una
certa omogeneità), tanto da poter orientare gli accordi
aziendali con i Mmg verso gli obiettivi primari del progetto:
creazione di servizi a valore aggiunto per il cittadino.
Nasce quindi una esperienza di telemedicina applicata: Fimed
ha esteso i servizi offerti dalla infrastruttura tecnologica
anche ad un sistema di telerefertazione degli Ecg che coinvolge
Mmg e cardiologi ospedalieri.
Poche
le Asl attrezzate per fronteggiare il dolore |
La
fotografia emersa dal primo monitoraggio sulla Carta
dei diritti contro il dolore inutile di Cittadinanzattiva
dà un quadro sconfortante: meno del 10% delle strutture
sanitarie italiane sono in grado di garantire a tutti i
livelli la terapia del dolore, mentre il 16% è completamente
sprovvisto di servizi organizzati e oltre il 36% degli ospedali
non ha ancora provveduto allinsediamento dei Comitati
senza dolore secondo quanto previsto dalle linee
guida nazionali.
Lindagine è stata realizzata da Cittadinanzattiva-Tribunale
per i diritti del malato su un campione di 33 aziende
sanitarie nazionali. Anche la rilevazione della sofferenza
dei pazienti risulta ancora molto carente: i reparti in
cui questa misurazione è più diffusa
sono quelli di chirurgia (51% dei casino). Scarsissima invece
la diffusione nei reparti di oncologia, rianimazione
e ortopedia (tutti e tre al 18.2%), pediatria e ostetricia
(15.1%). Per quanto riguarda il Pronto soccorso, nel 60.7%
dei casi si effettua la rilevazione del dolore al momento
del triage, sebbene il 39.4% delle strutture non abbia risposto
alla domanda sul soggetto addetto.
Peggiore il dato sulla somministrazione di farmaci anti-dolore,
che solo nel 18.2% dei casi avviene nel momento del bisogno,
mentre nel 30.3% entro 30 minuti dalla richiesta. I farmaci
più utilizzati nelle strutture ospedaliere nella
stragrande maggioranza sono oppiacei deboli, Fans e paracetamolo.
In circa un caso su due (54,5%) si fa ricorso a oppiacei
forti.
Completamente diversa invece la situazione delle cure sul
territorio, in cui i Fans la fanno da padrone (63.6%) e
gli oppiacei restano fanalino di coda (21.2%). |
Una
esperienza che, avvalendosi della collaborazione ospedale-territorio,
è in grado di favorire il decentramento dellesecuzione
di test diagnostici per ridurre le liste di attesa e agevolare
i processi di cura e prevenzione per i cittadini per patologie
a elevato impatto socio-sanitario. Sono quindi stati messi a
disposizione dei Mmg specifici Pc-Ecg da utilizzare per lo screening
di pazienti a rischio come ipertesi e diabetici: il software
dedicato, integrato con linfrastruttura tecnologica della
Asl, consente al Mmg di leggere il tracciato e trasmetterlo
in pochi secondi alla centrale di refertazione: i cardiologi
ospedalieri provvedono alla interpretazione e refertazione dei
tracciati, rispedendo al Mmg il referto conclusivo da rendere
disponibile al cittadino.
I nuovi sviluppi del Progetto sono stati ufficialmente presentati
ed avviati il 28 ottobre 2006 alla presenza dellAssessorato
alla Sanità della Regionale Lazio.
Una presenza, quella di Fimed, ormai consolidata e di fatto
istituzionale sia per il territorio (Mmg) che per lAzienda
Sanitaria: una esperienza, in breve, in grado di testimoniare
come oggi Fimed sia in grado di sviluppare, progettare ed implementare
infrastrutture per le-health sanitaria che raccordino
a 360° tutti gli attori della sanità.
Il consolidamento della leadership nello sviluppo di soluzioni
di software e servizi per la medicina delle cure primarie, trova
oggi un ulteriore slancio e una efficace collocazione nella
progettazione di infrastrutture di collegamento e messa in
rete dei medici, come quelle della Regione Puglia e Regione
Sardegna.