M.D.
numero 33, 8 novembre 2006
Tribuna
Intimidazioni in nome dellčappropriatezza
di Filippo Mele
Medici
di famiglia sotto pressione per le prescrizioni farmaceutiche.
Notizie di ripetuti richiami, lettere e avvisi da parte delle
Asl sono giunte recentemente da Lazio, Campania e Puglia. Ma,
quanto accade in queste Regioni è soltanto la punta delliceberg
di una realta più generalizzata che tocca tutto il Paese.
Asl e Regioni, tutte tese al risparmio sanitario, imputano sempre
più spesso ai medici di famiglia misfatti
di inappropriatezza. Tale consuetudine sta inducendo i Mmg a
praticare la professione con un atteggiamento eccessivamente
difensivo per evitare di incorrere in contenziosi con la parte
pubblica. Questo atteggiamento può indurre ad applicare
dei veri e propri veti prescrittivi, nel senso che
più dellefficacia a prevalere sarà la considerazione
sul costo della terapia
Basta
visionare il sito internet della Fimmg di Roma per imbattersi
in una lettera dal titolo esplicativo e inquietante: I
buoni e i cattivi, inviata ai Mmg della Asl Roma G.
La missiva, a firma del direttore generale della Asl Giovanni
Di Pilla, fa riferimento a medici buoni, che prescrivono
farmaci sotto lindice di appropriatezza e cattivi,
che prescrivono sopra lindice. Le parole utilizzate da
Pilla per i medici cattivi sono perentorie e minacciose:
La sua spesa media risulta essere superiore sia alla spesa
ritenuta ottimale dalla Regione Lazio (175 euro per assistito)
sia a quella del nostro miglior Distretto (250 euro). È
una situazione grave, insostenibile, non spiegabile sotto il
profilo epidemiologico, che non sarà più tollerata
da chi paga il conto: Regione e Asl. Pertanto, la invitiamo
a rientrare da un costo medio per assistito così elevato
con tutte le azioni che conosce e saprà utilizzare. Nei
confronti dei medici che continuano ad adottare comportamenti
prescrittivi inappropriati lAzienda è determinata
a mettere in atto tutte le misure previste dalla vigente normativa
necessarie per il conseguimento dellappropriatezza prescrittiva,
della razionalizzazione della spesa e dei relativi costi.
In altre parole: la Guardia di Finanza è allertata ed
è sulla soglia dellambulatorio.
Lettere di questo tipo - ha dichiarato il segretario regionale
della Fimmg, Pierluigi Bartoletti - hanno il sapore dellintimidazione
perché i medici non hanno tetti di spesa, ma indici di
appropriatezza. La spesa quindi è indicatore di nulla,
se non si conosce la popolazione e, paradossalmente, chi spende
di più è uno che lavora di più. In questo
modo cè il rischio di disincentivare la qualità
del servizio, si intimorisce il Mmg che lavora con meno tranquillità,
si alimentano, altresì, i sospetti nei pazienti che i
medici sono restii alla prescrizione per potere risparmiare.
Non vorrei che nella nostra categoria si codifichi il fatto
che ci sono figli e figliastri. Mi riferisco alle
prescrizioni degli ospedalieri che consigliano analisi e farmaci
sui ricettari bianchi che noi Mmg traduciamo, trascrivendoli
sul ricettario del Ssn, diventando così spendaccioni.
I controlli devono essere estesi a tutti. La spesa farmaceutica
nel Lazio è stata raffreddata, ma non congelata e si
sta avvicinando al trend nazionale. Il problema resta ed è
complesso, non si può far gravare solo sulle spalle dei
Mmg.
Campania e Puglia
Se dal Lazio si procede verso la Campania, troviamo 37 Mmg del
capoluogo che rischiano la sospensione dalla Convenzione e laddebito
dufficio della spesa che sarebbe stata provocata dalla
loro inappropriatezza prescrittiva.
Nei loro confronti, infatti, è stata avviata la procedura
di contestazione dalla direzione aziendale della Asl Napoli
1. Al riguardo il segretario regionale della Fimmg, Angelo Castaldo,
ha tenuto a precisare che non è con gli annunci di provvedimenti
amministrativi o giudiziari che si ripara alla grave situazione
debitoria che fa della Campania una delle Regioni in maggiore
difficoltà nel rispettare gli impegni assunti con il
Governo per il ripiano di un deficit quasi superiore ad una
intera annualità del Fondo Sanitario Regionale. I
Mmg - precisa Castaldo - continueranno a interpretare il ruolo
che gli è proprio: curare il cittadino con la massima
attenzione alle reali necessità del suo bisogno di salute.
Nel frattempo in Puglia i Mmg contestano quanto preannunciato
dallassessore regionale alla Sanità che intenderebbe
varare una manovra di contenimento della spesa farmaceutica
in cui è previsto che i medici di famiglia dovrebbero
giustificare con una relazione ogni prescrizione di farmaco
a costo maggiore rispetto al prezzo di riferimento per classi
omogenee farmacologiche.