M.D.
numero 32, 1 novembre 2006
Il
caso
Calabria: il pasticcio degli assistiti fantasma
di Filippo Mele
I medici di famiglia calabresi nel mirino della Regione. Lassessore
regionale alla sanità avrebbe individuato, a suo dire,
400mila assistiti deceduti per i quali sono stati corrisposti
pagamenti ai medici di famiglia perché ancora presenti
nellelenco degli assistiti. Il segretario regionale della
Fimmg, Pasquale Gallucci, però, ha chiesto le dimissioni
dellassessore additando la notizia come falsa. Il risultato
è che sulla questione ora indaga la magistratura. Un
problema che periodicamente ritorna quello dei pazienti ghost.
Ma dopo la vicenda calabrese, appare opportuno consigliare ai
Mmg, pur se non gli compete, di controllare gli elenchi degli
assistiti e se riscontrano la presenza di alcuni loro pazienti
deceduti di segnalarlo alla Asl per evitare guai più
o meno seri.
E'
stata lassessore alla sanità regionale Doris Lo
Moro a rendere noto che la Regione aveva corrisposto, per diversi
anni, i rimborsi ai Mmg per più di 400.000 persone inesistenti
perché o decedute o non più residenti in Calabria,
con un aggravio delle spese di circa 30 milioni di euro annui.
I numeri in possesso dellassessorato hanno evidenziato
che gli assistiti per cui la Regione pagava erano 2.396.875,
rispetto ad una popolazione di due milioni, mentre le verifiche
col nuovo sistema di anagrafe informatizzato avevano consentito
di quantificare il dato in 1.982.045. In pratica - ha
spiegato lesponente di Giunta - il vecchio sistema non
registrava i decessi, i trasferimenti, le revoche. Il nuovo,
che coinvolge i Distretti sanitari, è più preciso
perché fa leva sul codice fiscale e sugli uffici anagrafe
dei Comuni. E anche se Lo Moro ha puntualizzato lassenza
di responsabilità dei medici di famiglia, questi ultimi
sono stati indicati dai mass media come i fruitori di quei 30
milioni di euro annui. Tanto più che lassessore
ha concluso: Abbiamo il dovere di recuperare almeno 5
anni di crediti versati ingiustamente. È una questione
di legalità. Va precisato che la responsabile della
sanità regionale fa parte di una coalizione di colore
diverso da quella che aveva governato sino al marzo 2005. Evidentemente,
il suo attacco a un sistema di rilevamento di dati inefficiente
era rivolto non tanto ai Mmg quanto ai suoi predecessori che
si erano fatti buggerare.
Capri espiatori
Nellocchio del ciclone, come da prassi, si sono trovati
i medici di famiglia accusati di incassare euro per curare
i morti. Comprensibile, quindi, la reazione del segretario
regionale della Fimmg, Pasquale Gallucci, che ha dichiarato:
Lo Moro si dimetta. Per il sindacalista i
2.396.875 assistiti sono quelli dellarchivio globale storico
(in cui sono compresi tutti i cittadini inseriti siano essi
viventi, deceduti, trasferiti), non quelli pagati ai generalisti.
Mai la Regione ha effettuato pagamenti ai Mmg superiori al dato
numerico della popolazione. Anzi, sono stati retribuiti sempre
al di sotto di esso. La Regione, altresì, percepisce
le quote di ripartizione del fondo sanitario nazionale in base
ai residenti. E la popolazione in Calabria era di 2.011.466
nel 2001 e di 2.009.268 nel 2004, mentre le quote a noi pagate
risultano sempre sotto i 2 milioni, esattamente 1.938.081 nel
2006, partendo da 1.987.559 nel 1999. Ovviamente, lassessore
non si è dimessa ma, ammorbidendo i toni, ha preso atto
che cè una categoria che pensa che il dato
diffuso abbia inciso sulla propria credibilità. Me ne
faccio carico, dicendo alla cittadinanza che, invece, si tratta
di una categoria verso la quale esprimo il mio appoggio incondizionato.
I Mmg sanno che per me e per noi è essenziale la loro
figura. Sanno che questo non significa, però, fermare
i controlli o non recuperare le somme versate in più.
Ho escluso la loro responsabilità. Lultima
parola, a ogni modo, la diranno i magistrati che hanno aperto
uninchiesta. E questo attiene allaccertamento delle
responsabilità.
Un consiglio
Sul piano dellattività professionale, invece, occorre
ancora un volta ribadire che è troppo facile scaricare,
pur non volendolo, inefficienze altrui su chi non centra
affatto. Regioni, Asl, anagrafe dei Comuni, attivassero i loro
controlli incrociati prima di lanciare il dagli alluntore.
Non è compito del Mmg, infatti, verificare lelenco
dei pazienti a suo carico. Elenco in cui, a questo punto, qualche
ghost ci potrebbe anche essere. Il consiglio, allora,
dopo il caso Calabria? Spulciate tra
le vostre scelte e se vi trovate pazienti deceduti da anni,
pur se non vi compete, segnalatelo alla vostra Asl. Eviterete
di essere additati come truffaldini, di finire in
prima pagina e, magari, di incappare nelle attenzioni
della Guardia di Finanza.