M.D.
numero 31, 25 ottobre 2006
Esperienze
Limportanza delle abilità relazionali
di Antonello Bellomo*, Sergio Alessandro Papagni*, Madia Ferretti*,
Giovanni Battista D¹Errico**
* Dipartimento Misto di Salute Mentale Universitą degli Studi
di Foggia ** Medico di medicina generale, Foggia - AIMEF
Brevi
corsi di formazione per piccoli gruppi di medici e luso
di video-feedback e specifiche scale di valutazione sono efficaci
nellacquisizione di specifiche tecniche di comunicazione
Da
una ricerca effettuata sui primi corsi di formazione in tecniche
di comunicazione specificamente sviluppati per i Mmg dal Laboratorio
di Communication Skills dellUniversità degli Studi
di Foggia in collaborazione con lAIMEF gruppo di Capitanata
(FG) si è evidenziato un significativo cambiamento non
solo delle abilità relazionali dei medici partecipanti,
ma anche rispetto alla iniziale visione della visita medico-paziente.
Gli studi sulluso di specifiche tecniche di comunicazione
con il paziente durante la visita si collocano in quella corrente
di cambiamento che dalla medicina centrata sulla malattia ha
portato alla medicina centrata sul paziente. Solo il paziente
può esprimere i segni e i sintomi di una patologia, ma
soprattutto lesperienza propria della malattia, materia
in cui è lunico, irrinunciabile competente (Moja
E. A. e Vegni E.). Pionieri in tal senso sono stati indiscutibilmente
Karl Jasper, Michael Balint e George Engel. Il primo, medico
e filosofo, è stato fra i primi ad evidenziare che nel
rapporto tra il medico e il malato esiste una comunicazione
esistenziale che va oltre ogni terapia e che può porre
rimedio ad una medicina incapace di confrontarsi con lumanità
del malato. A Michael Balint si deve lintroduzione
della definizione di person centred medicine. George
Engel ponendo lattenzione sul malato non più
solo dal punto di vista biologico, ma anche psicologico e sociale,
identifica nel modello biopsicosociale lalternativa al
modello tradizionale. La medicina centrata sul paziente aggiunge
alla necessità di individuare una malattia e di trattarla
il bisogno di relazionarsi con il significato, puramente soggettivo,
che la malattia acquisisce nel malato che ne soffre. Strumento
fondamentale per tale cambiamento è la comunicazione:
luso corretto di specifiche tecniche di comunicazione
è alla base della medicina centrata sul paziente, specie
nellambito della medicina generale.
Lelevata richiesta di una migliore relazione medico-paziente
da parte sia dei medici sia dei pazienti ha stimolato i Mmg
a seguire il corso di formazione in tecniche di comunicazione,
sottoponendosi anche alla ricerca ad esso associata. La possibilità
di gestire la visita con il paziente attraverso unadeguata
padronanza delle tecniche di comunicazione consente infatti
numerosi vantaggi sia clinici (miglioramento dei dati anamnestici
raccolti, della comprensione della terapia da parte dei pazienti,
della compliance e degli outcomes a lungo termine) sia non clinici
(maggiore soddisfazione dei pazienti, con riduzione del doctor
shopping, sia dei medici con riduzione della malpractice).
Il corso
Il corso ha interessato 71 Mmg in tre periodi diversi (settembre
e novembre 2005 e gennaio 2006) e si è svolto in tre
località diverse (Massafra, Foggia, Bari). Gli strumenti
formativi utilizzati sono stati: formazione teorica sulle varie
specifiche tecniche di comunicazione; videoproiezione di una
simulazione dintervista medico-paziente, miscelando le
tecniche di comunicazione in modo volutamente non corretto.
Limpiego di una serie di sistemi di analisi: griglia danalisi
delle tecniche di comunicazione in cui in forma di questionario
con risposte e punteggio standard è richiesto di esprimersi
in base al video visionato su 15 tecniche di comunicazione;
sistema di categorie per lanalisi delle abilità
relazionali in cui è richiesto di esprimersi con risposte
standard sulle varie fasi della visita visionata nel video.
Gli strumenti sono stati metodologicamente interposti.
Avere appreso le tecniche di comunicazione attraverso lintervento
formativo ha comportato una variazione significativa nelle risposte
date ai sistemi di analisi nella seconda somministrazione dei
questionari rispetto a quella prima dellintervento formativo.
In 65 Mmg su 71 si è evidenziato un chiaro cambiamento
nella visione della visita medico-paziente con soli 6 casi di
punteggio immodificato nel confronto tra i risultati pre e post
intervento formativo e nessun caso di punteggio post intervento
inferiore al pre intervento. Dallanalisi delle risposte
si è appreso inoltre che vi sono tecniche di comunicazione,
per esempio le domande aperte e le domande chiuse, molto più
conosciute rispetto ad altre, come il focusing e linterpretazione
dei frames.
Il successo del corso avvalora la sua utilità e la strutturazione
semplice e interattiva. È necessario quindi incrementare
i corsi di formazione sulle abilità relazionali per medici
di ogni generazione e specializzazione e per i laureandi delle
Facoltà di Medicina e Chirurgia. I programmi di formazione,
inoltre, dovrebbero essere continui piuttosto che strutturati
in singole sessioni e integrati con corsi di aggiornamento didattico
e con rivalutazioni periodiche.