M.D.
numero 30, 18 ottobre 2006
Professione
La consultazione telefonica: a Siena un convegno
ad hoc
Indagare
il significato della consulenza telefonica in medicina, inserito
nel contesto più ampio dellinformazione su salute
e malattia attraverso i mezzi di comunicazione più
diffusi, dalla televisione ad internet.
È quanto si prefigge il convegno organizzato dalla Fimmg:
La comunicazione telefonica in medicina che si svolgerà
a Siena il 4 novembre. Allampia diffusione del contatto
telefonico come mezzo sempre più utilizzato in ambito
sanitario, ma anche nella relazione tra medico di famiglia e
paziente, non corrisponde di fatto una valorizzazione e un orientamento
del suo utilizzo. Secondo Giovanni Carriero, della Fimmg di
Siena, organizzatore e coordinatore del convegno, è necessario
creare una corrente di pensiero per valorizzare il tempo professionale
che ogni giorno i Mmg dedicano al telefono e sviluppare i contenuti
della comunicazione telefonica nella relazione medico-paziente
attribuendole pieno significato di diagnosi e cura. È
indispensabile - sottolinea Carriero - ottenere un riconoscimento
pubblico dellimpegno che dedichiamo alle consulenze telefoniche
e comunque allattività che svolgiamo quotidianamente
con questo mezzo utile, ma talvolta tiranno. Un riconoscimento
che ha sicuramente bisogno di un dibattito culturale e professionale
che coinvolga attivamente i medici di famiglia e che sfati alcuni
luoghi comuni sulla consulenza telefonica.
Un atto medico
Il paziente e lopinione pubblica individuano talvolta
nella comunicazione telefonica una forma deteriore di contatto
un surrogato della visita e della presenza del medico, precisa
Giovanni Carriero. In realtà il telefono è uno
strumento di interazione e di contatto con un potente carattere
relazionale, attraverso il quale i fattori della comunicazione
verbale e paraverbale che intercorrono tra medico e paziente
assumono precisa connotazione di informazione, di raccordo,
di decisioni, di responsabilità. Ha un suo tempo dintervento
e si definisce in un contesto specifico. La consulenza telefonica
del proprio medico di famiglia o comunque del proprio medico
curante ha una sua specificità, per la tipologia della
domanda, di varia natura, ma generalmente riferita a un complesso
di bisogni che richiedono un progetto curativo, assistenziale,
socio-sanitario che si avvale essenzialmente di ascolto e di
orientamento comportamentale.
Per Falomi la valorizzazione di tale consulenza può consentire
lo sviluppo di una strategia della comunicazione basata sul
contatto telefonico che può spaziare dal videotelefono
allinserimento del punto di contatto telefonico del paziente
in una rete di servizi sanitari.