M.D.
numero 28, 4 ottobre 2006
Focus
on
Nuovi
Lea: la risposta del Ssr lombardo
di
Giuseppe Belleri - Medico di medicina generale, Flero (BS)
Dal
primo settembre è entrata in vigore la delibera della
Giunta Regionale della Lombardia (1 agosto 2006) che ha introdotto
consistenti limitazioni per alcune prestazioni ambulatoriali,
come previsto dalle disposizioni nazionali sui Lea. Il clou
del provvedimento è rappresentato dalle norme per lappropriatezza
clinica della terapia fisica e riabilitativa, con nuovi vincoli
per la concedibilità. |
Tabella
1 - Novità normative della delibera lombarda |
1
Densitometria ossea (MOC) e chirurgia refrattiva con laser
ad eccimeri (correzione dei vizi refrattivi) possono essere
erogate solo a cittadini residenti in Lombardia iscritti al
Ssr, secondo i criteri di prescrivibilità in vigore
dal 2004.
2 Restano a carico del Ssr: le cure odontoiatriche per i minori
di 14 anni (compresa lortodonzia), le gravide, i portatori
di alcune patologie o malattie rare (patologie cardiovascolari
gravi, pz. in TAO, neoplasie, HIV, patologie autoimmuni,
IRC, cirrosi, epilessia, dipendenze e psicosi, malattie rare,
ecc.), gli invalidi o altre categorie vulnerabili dal punto
di vista socio-economico (disoccupati, lavoratori in mobilità
o cassa integrazione, invalidi di guerra e di servizio, ciechi
e sordomuti, infortunati sul lavoro, pensioni al minimo
ecc.).
Sono assicurate dal Ssr anche le cure per emergenze, processi
infiammatori acuti e traumi per tutti i residenti. La condizione
è comprovata dalla relativa esenzione o autocertificata,
sempre per i soli residenti in Lombardia iscritti al Ssr;
per alcune patologie è prevista la valutazione dello
specialista operante nella struttura.
3 Riscossione dei ticket e ritiro dei referti.Viene prevista
la riscossione del ticket allatto della prenotazione
stessa e lindicazione di richiamare gli utenti agli
adempimenti di legge in caso di mancato ritiro dei risultati
di visite o esami, ovvero al pagamento per intero della prestazione
usufruita, anche in caso di esenzione.
4 Appropriato utilizzo del day-hospital prevalentemente diagnostico.
Dora in avanti lassistenza in day-hospital non
dovrà essere solo limitata allarco della giornata,
ma di tipo continuativo, mentre il day hospital prevalentemente
diagnostico viene sostituito dai relativi accertamenti ambulatoriali. |
Durante
il mese di agosto alcuni medici lombardi hanno registrato un insolito
incremento delle richieste di terapie fisiche e riabilitative
da parte degli assistiti nonostante il periodo vacanziero. Il
fenomeno si è intensificato nellultima decade del
mese in modo un po misterioso. La spiegazione del mistero
è arrivata il primo settembre con lentrata in vigore
della delibera regionale che ha introdotto nuovi criteri per laccesso
alle cure odontoiatriche, disposizioni amministrative su MOC,
laserterapia oculare, riscossione dei ticket e utilizzo del day-hospital
(tabella 1). Alcuni assistiti inoltre si sono affrettati a richiedere
la prenotazione delle cure fisiatriche nellultimo periodo
di validità della vecchia normativa per sfuggire ai tagli
messi in atto per alcune di queste prestazioni.
Le maggiori novità della delibera riguardano infatti le
prestazioni ambulatoriali di medicina fisica e riabilitativa:
per un buon numero di assistiti lombardi si tratta di una vera
e propria rivoluzione. La Regione infatti ha rivisto lelenco
delle prestazioni comprese nei Lea, mentre per un altro nutrito
gruppo di cure fisiatriche, ben 13, è scattata la completa
esclusione dai Livelli Essenziali di Assistenza e quindi dalla
prescrivibilità a carico del Ssr (tabella 2). Inoltre laccesso
alla struttura riabilitativa è riservato ai soli residenti
e subordinato a un percorso riabilitativo individuale su indicazione
dettagliata dello specialista e previa presentazione di impegnativa
redatta su ricettario regionale da parte dei soggetti autorizzati
(Mmg, specialisti, ecc.) che attesti la richiesta di presa in
carico.
Tabella
2 - Terapia fisica |
- Prestazioni
comprese nei Lea regionali
Esercizio assistito in acqua, pressoterapia, ultrasonoterapia,
mesoterapia, una particolare elettroterapia antalgica,
laserterapia antalgica, una serie dl valutazioni, analisi
e test di muscoli, arti e stabilità, rieducazione
motoria individuale in motuleso e in gruppo, mobilizzazione
della colonna vertebrale e di altre articolazioni, una
serie di esercizi respiratori o posturali e di training
deambulatori e del passo, risoluzione manuale di aderenze
articolari, massoterapia per il drenaggio linfatico,
elettroterapia di muscoli, magnetoterapia.
- Prestazioni
escluse dai Lea regionali
Idromassoterapia, ginnastica vascolare in acqua, diatermia
a onde corte e microonde, agopuntura con moxa revulsante,
ipertermia Nas, massoterapia distrettuale riflessogena,
elettroterapia antalgica, trazione scheletrica, ionoforesi,
fotoferesi terapeutica, esercizi posturali propriocettivi
di gruppo, irradiazione infrarossa, paraffinoterapia.
Le prestazioni già prenotate o prenotate entro
il 31 agosto 2006 continueranno a essere garantite secondo
le vecchie regole e dovranno essere erogate entro il 31
dicembre 2006.
|
Per
le prestazioni fisiatriche confermate nei Lea il paziente, per
poter usufruire delle cure, dovrà superare una sorta di
esame di ammissione, comprendente ben tre livelli:
1. Criteri di appropriatezza: per esempio, disabilità gravi
da neuro - motolesione, esiti fratturativi, protesi articolari,
patologie muscoloscheletriche acute o croniche, sindromi algiche
acute o croniche, ipotrofia da immobilizzazione, lesioni del
sistema nervoso periferico ecc.
2. Criteri di prescrivibilità: ben 35 prestazioni sono
erogabili solo su indicazione dello specialista e 30 se inserite
in progetto riabilitativo individuale.
3. Note vincolanti per lerogazione: per esempio lindicazione
deve essere documentata nella cartella riabilitativa dal piano
riabilitativo individuale, da indicatori di esito e/o scala di
valutazione appropriate, in altri casi è obbligatoria la
presenza del fisioterapista o del medico per tutta la durata della
seduta o la tenuta di un diario clinico compilato dallo specialista
ecc.
Effetti della delibera per pazienti e medici
Per gli assistiti del Ssr lombardo gli effetti della delibera
regionale saranno duplici.
I pazienti affetti da forme reumatologiche od ortopediche
minori (tendiniti, borsiti, periartriti, entesopatie, esiti traumatici
o distorsivi, artrosi ecc.) dovranno porre mano al portafoglio
(o alla carta di credito) per ottenere le cure prescritte, rivolgendosi
ai centri privati che operano sul mercato sanitario. Tuttavia
tra le pieghe della normativa alcune di queste patologie potrebbero
trovare qualche spazio terapeutico: per esempio ultrasuoni, mesoterpia,
elettroterapia e laserterapia antalgiche restano incluse nei Lea
per sindromi algiche acute e croniche, indicazione
clinica piuttosto aspecifica che dovrà comunque passare
al vaglio dello specialista.
Tutti coloro che invece rientrano potenzialmente nei nuovi Lea
dovranno comunque soddisfare i criteri di selezione (appropriatezza
e prescrivibilità) nonché i vincoli amministrativi
per lerogazione della prestazione (presenza del fisioterapista
e di documentazione durante la terapia, consenso informato, diario
clinico, ecc.).
Per molti di loro si potrebbe trattare di una vera e propria odissea
(o giungla) burocratica, fatta di prenotazione e iscrizione nelle
liste dattesa, esecuzione della visita per ottenere lindicazioni
specialistica, comprensiva di progetto riabilitativo individuale,
valutazione della disabilità e dellesito, trascrizione
delle cure da parte del medico di famiglia. Tutto questo mentre
si tenta con affanno di contenere il fenomeno delle liste dattesa
e di semplificare al massimo le procedure per laccesso alle
prestazioni.
Novità per i Mmg e gli specialisti
In pratica dal primo settembre 2006 il medico di medicina generale
non può più prescrivere di propria iniziativa la
terapia fisica ambulatoriale senza la specifica indicazione specialistica.
Resta peraltro a carico del Mmg la redazione dellimpegnativa
del Ssr per laccesso ai servizi riabilitativi che attesta
la richiesta di presa in carico. È facile prevedere per
gli specialisti in Medicina Fisica e Riabilitazione (MFR) un considerevole
aumento di lavoro, sia per la valutazione clinica necessaria ai
fini dellindicazione terapeutica sia per le procedure previste
dai criteri di prescrivibilità e dai vincoli per lerogazione
(percorso di recupero e progetto riabilitativo individuale, scale
di valutazione ed indicatori di esito, diario clinico, scheda
tecnico riabilitativa ecc.).
I compiti per le strutture pubbliche, accreditate e private
Le strutture pubbliche non potranno più fornire le prestazioni
escluse dai Lea regionali, ma in compenso dovranno assicurare
la valutazione di tutte le richieste di terapie fisiche e riabilitative,
con prevedibili allungamenti ulteriori delle liste dattesa
per i consulti specialistici. Il consistente calo delle prestazioni
per patologie degenerative croniche potrebbe avvantaggiare i pazienti
affetti da forme acute, in particolare esiti di fratture e protesi.
Per la sindrome della coperta corta a fronte di coloro
che restano allo scoperto (i pazienti affetti da malattie degenerative
croniche osteoarticolari) altri potrebbero trovare più
facilmente riparo (coloro che necessitano di trattamenti riabilitativi
intensivi dopo un evento acuto). Le dotazioni strumentali precedentemente
utilizzate nellattività ambulatoriale potranno comunque
essere messe a disposizione dei pazienti degenti.
Quella parte della domanda di cure fisiatriche che non troverà
sbocchi a livello ambulatoriale, pubblico o privato accreditato,
potrebbe prendere due strade:
A. da una parte i centri privati potrebbero intercettare la gran
parte delle prestazioni di cure fisiche e riabilitative escluse
dai nuovi Lea regionali;
B. dallaltra una quota di assistiti, probabilmente minoritaria,
potrebbe tentare la strada del ricovero ospedaliero, come già
accade ora in alcuni ospedali, per portare a termine le cure prescritte,
DRG permettendo.
Livelli essenziali o livelli economici?
I nuovi Lea lombardi stanno alle terapie fisiche come le note
CUF-AIFA stanno a quelle farmacologiche, anche se stupisce la
mancanza di qualsiasi riferimento alla letteratura EBM per le
tecniche che hanno superato lesame dellessenzialità
regionale: ciò autorizza a ipotizzare che si tratti più
che altro, di nuovi Livelli Economici di Assistenza,
ovvero prestazioni compatibili con le finanze regionali.
Non è un caso: alcune terapie fisiche escluse dai Lea 2006
sono da tempo oggetto di discussioni circa la loro documentazione
di efficacia e sono state altresì segnalate come «inappropriate»
dalle società scientifiche dei fisiatri. Per giunta in
numerose altre regioni del Nord, sia amministrate dal centrosinistra
come lEmilia Romagna sia dal centrodestra come il Veneto,
sono in vigore da anni provvedimenti restrittivi per le cure fisiatriche
ambulatoriali analoghi a quelli adottati oggi dalla Lombardia.
Già due anni fa la Regione Lombardia aveva, nello stesso
periodo, innestato vistosamente la retromarcia riguardo alla prescrivibilità
di MOC e laserterapia oculare, ma ora il giro di vite appare più
consistente e non mancheranno di certo le reazioni a livello politico-sindacale.
Per il Mmg i nuovi Lea non comportano aggravi burocratici o altri
effetti perversi, come nel caso delle Note CUF-AIFA; al contrario
si potrebbe ridurre un po di lavoro di ricettazione/trascrizione
in quanto il giudizio sulla prescrivibilità viene delegato
completamente allo specialista in MFR, un po come accade
con i farmaci soggetti a piano terapeutico. Gli effetti collaterali
più pesanti saranno a carico dei malati affetti da patologie
osteoarticolari degenerative o extrarticolari minori, praticamente
esclusi dalla terapia fisica, nonché per gli specialisti
in MFR che vedranno aumentare in maniera consistente il loro carico
di lavoro per le procedure certificative, amministrative e burocratiche
richieste dai Lea.
In generale i nuovi Lea regionali costituiscono lennesima
tappa del lungo processo di divaricazione e separazione tra il
mercato sanitario, con le sue allettanti offerte, e la tutela
sanitaria pubblica, stretta nella forbice dei tagli per far quadrare
bisogni crescenti e risorse limitate. Il fenomeno è iniziato
una ventina di anni fa, ma è destinato a proseguire ancora
per molto mettendo a dura prova la tenuta del servizio pubblico.
Come ogni separazione, anche questa comporta risentimento e frustrazione
per il partner che nutriva grandi attese e la speranza che le
sue esigenze sarebbero state soddisfatte dalla relazione. Così
è stato per un lustro dallintroduzione dei Lea, che
demandavano appunto alle Regioni la regolamentazione della terapia
fisica e riabilitativa. Ora invece la relazione si è rotta,
ma al partner responsabile del divorzio non toccheranno
gli alimenti, che restano quasi completamente a carico del separato.
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