M.D.
numero 27, 27 settembre 2006
Vox
Legis
Falso e truffa e il sequestro tutelativo
di Alfonso Marra, Magistrato, Milano
Le
difficoltà delle trattative, i limitati investimenti che
le amministrazioni mettono a disposizione e le non soddisfacenti
risorse previste dalla Finanziaria pongono delle serie criticità
per larea delle cure primarie
Per
la Corte dei Conti i medici di medicina generale imputati di falso
e truffa per aver spedito ricette fittizie possono vedere il loro
patrimonio sottoposto a sequestro conservativo a tutela dei danni
subiti dallo Stato.
Il fatto
La Corte dei Conti della Campania con provvedimento del 15 marzo
2006 n. 131 ha autorizzato il sequestro conservativo del patrimonio
immobiliare e mobiliare, fino allammontare di euro 700 mila,
di due Mmg e tre farmacisti imputati di falso e truffa, i medici
di medicina generale per avere effettuato prescrizioni fittizie
e i farmacisti per avere spedito le ricette false.
Il GIP che aveva in carico il processo penale a carico dei medici
e dei farmacisti ha attivato la Procura della Corte dei Conti
e questultima ha avanzato la richiesta di sequestro conservativo
alla Corte dei Conti campana, richiesta successivamente accolta.
Ai medici di medicina generale si addebitava la violazione dei
doveri professionali che consistevano:
a) nella mancata identificazione degli assistiti;
b) nel mancato accertamento del loro diritto alle prestazioni
sanitarie;
c) nel rilascio delle ricette e certificazioni a soggetti inesistenti
o che non avevano diritto alle stesse.
Nel rilasciare le ricette false evidentemente i medici non avevano
né identificato gli assistiti né accertato il loro
diritto alla prestazione sanitaria.
Ai farmacisti, messi sullo stesso piano dei medici, veniva addebitata
la violazione degli obblighi giuridici collegati alla loro funzione
in quanto essi partecipano allerogazione del servizio
pubblico e quindi sono obbligati allosservanza delle
procedure amministrative di carattere pubblico finalizzate allespletamento
del servizio, disponendo e impegnando il Ssn. E quindi, come puntualizzato
dal Giudice Contabile, le farmacie e i loro titolari sono tenuti
a svolgere tutta una serie di adempimenti di controllo delle ricette
(nome, data di emissione, firma dei medici, inserimento nel prontuario
terapeutico nazionale).
La legittimità dellintervento
Ma perché la Corte dei Conti è intervenuta prima
della sentenza di condanna in via definitiva?
Lo ha fatto del tutto legittimamente in quanto il provvedimento
cautelare adottato di sequestro conservativo è finalizzato
appunto a evitare che durante le more processuali il soggetto
imputato possa alienare i suoi beni e quindi privare lo Stato
della possibilità di ottenere il ristoro dei danni subiti
alle sue finanze (danno erariale). Ma come si accerta la responsabilità
per danno erariale?
Il presupposto è il danno per la Pubblica Amministrazione.
Esso si concreta in una diminuzione del patrimonio dello Stato
e degli enti pubblici, ma può anche prospettarsi come semplice
pericolo di danno.
Oltre al danno debbono sussistere lantigiuridicità
del comportamento, il dolo e la colpa del soggetto cui esso è
riconducibile. Tale giudizio è di competenza della Corte
dei Conti in sede giurisdizionale.
La competenza regionale
Lazione di responsabilità che la Corte dei Conti
può promuovere, che si prescrive in cinque anni dal compimento
del fatto antigiuridico, ha avuto una nuova regolamentazione grazie
alla riforma realizzata fra il 1993 e i primi mesi del 1994 con
una serie di decreti legge e, poi, con le leggi n. 19 e 20 del
14 gennaio 1994.
La responsabilità è personale, ma si può
estendere anche agli eredi nellipotesi di illecito arricchimento
di colui che ha commesso il fatto che ha causato il danno.
Lazione di responsabilità erariale è promossa
dal Procuratore Regionale della Corte dei Conti (la legge n. 19
del 1 gennaio 1994 ha previsto listituzione di una sezione
della Corte dei Conti in ogni Regione della Repubblica).
La competenza a giudicare poi spetta alla sezione della Corte
dei Conti istituita presso la Regione in cui è stato accertato
il danno erariale.
Dette Sezioni sono Giudici di primo grado. Il giudizio dappello
spetta alle sezioni centrali che hanno sede a Roma.
La grande novità della riforma effettuata sta nellavere
dato al Procuratore Regionale la possibilità non solo di
promuovere giudizi contabili, ma anche di richiedere alla Corte
il sequestro conservativo dei beni mobili e immobili del soggetto
indicato come responsabile a garanzia del risarcimento del danno
erariale.
Nel caso dei due medici di medicina generale è avvenuto
proprio questo. Il Procuratore Regionale ha chiesto il sequestro
conservativo di tutti i beni mobili e immobili e la Corte dei
Conti nel pronunciare la loro condanna al risarcimento dei danni
erariali ha altresì confermato anche il sequestro conservativo
di tutti i loro beni mobili e immobili.
Già in altra occasione la Corte dei Conti aveva riconosciuto
la responsabilità per danno erariale di un medico di medicina
generale. Si tratta della sentenza della Corte dei Conti sezione
2 della Lombardia n. 209 del 30 maggio 1991. Nel caso specifico
si era verificato che il medico convenzionato aveva prescritto
a degli atleti quantità rilevanti di specialità
medicinali non per finalità terapeutiche.
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