M.D.
numero 24, 28 giugno 2006
Riflettori
WONCA 2006: appuntamento a Firenze da non
perdere
di Rebecca Lamini
Un evento che,
oltre a essere una sfida organizzativa per lItalia e i
rappresentanti della medicina di famiglia del nostro Paese,
permette di avere una visibilità internazionale e rompere
gli stereotipi che ancora circondano la disciplina. Il XII Congresso
WONCA Europe è una grande opportunità di confronto
e raffronto unitario sui temi più sensibili e innovativi
espressi dalla medicina generale negli ultimi anni, tra cui
ricerca, formazione, modalità organizzative dello studio,
esperienza del pre e del post laurea
Tra
i principali contributi della medicina generale (MG) italiana
al XII Congresso WONCA Europe ci sarà la proposta al
General Council dellorganizzazione europea di includere
tra le caratteristiche della disciplina un dodicesimo aspetto,
quello inerente lempowerment e il self-management del
paziente. Liniziativa è nata in ambito CSeRMEG
e ASSIMEFAC (che ha ereditato dalle due società scientifiche
dalle quali proviene per fusione la full membership al World
Organization of National Collages Academies and Academic Associations
of General Practitioners/Family Physicians), ma è diventata
la proposta di tutte le società italiane nella sessione
direttiva che anticipa lappuntamento che vedrà
concentrarsi per la prima volta in Italia, a Firenze, dal 27
al 30 agosto prossimi, Mmg provenienti da 55 nazioni, compresi
Turchia, Canada, Stati Uniti e Australia.
Bridging the gap between biology and humanities,
cioè colmare la distanza tra la dimensione clinica e
lapproccio umanista, sarà il tema intorno al quale
verranno presentati a Firenze oltre 1.250 abstract originali,
239 dei quali italiani, valutati idonei, da oltre 130 referee
di tutto il mondo.
Contro un sentire comune che ancora definisce generalista
il Mmg - spiega Ernesto Mola, rappresentante ASSIMEFAC nel Comitato
scientifico dellevento fiorentino - il contributo italiano
per la valutazione di una nuova caratteristica della definizione
WONCA di MG va nella direzione di qualificare il Mmg come specialista
dellapproccio alla persona, distinguendolo da tutti gli
altri ruoli medici. È un processo educativo basato sulle
evidenze scientifiche, ma orientato allumanità
e singolarità dellindividuo che si vuole rendere
consapevole e attivo nei confronti della propria salute: la
medicina generale è il terreno naturale della promozione
della sintesi tra le conoscenze biologiche e la singolarità
degli individui.
Questa la novità, ma chiediamo provocatoriamente proprio
ad alcuni membri del comitato scientifico: perché il
Mmg dovrebbe varcare le soglie della Fortezza Da Basso e partecipare
attivamente allevento?
È la prima volta che lItalia organizza un
evento così grande nellambito della medicina di
famiglia: una bella impresa, visto che liniziativa parte
dalla cenerentola delle discipline mediche italiane
- sottolinea Massimo Bisconcin di AIMEF -. Se consideriamo che
cosè la disciplina a livello internazionale rispetto
alla situazione italiana, significa essere usciti, simbolicamente
e a livello di comunicazione, dallo stereotipo del medico
della mutua stile Alberto Sordi, dal quale in verità
siamo fuori a livello scientifico da oltre 10 anni. Unoccasione
inoltre per far comprendere a tutti i medici italiani che esiste
una vera e propria cultura della medicina di famiglia. Si capirebbe
finalmente che i Mmg non sono figli di un Dio minore, ma
portatori, per chi non è medico di famiglia, di un importante
bagaglio di competenze proprio nella relazione con il paziente
come plus terapeutico.
Cè stato uno sforzo importante da parte delle
società scientifiche della medicina generale italiana
- spiega Vittorio Caimi, nel Comitato scientifico WONCA per
CSeRMEG - per presentarsi a questo confronto e riaffrontare,
in modo unitario, alcuni temi: dalla ricerca a quelli della
formazione, dalle modalità organizzative dello studio
allesperienza del pre e del post laurea, tutti i capitoli
più innovativi della disciplina negli ultimi anni.
Dal WONCA non si torna con un contenuto tecnico aggiuntivo
immediatamente fruibile - sottolinea Bisconcin - ma con lidea
dellappartenenza a una grande rete scientifica mondiale,
che ti fa confrontare da Mmg con problemi simili in tutto il
mondo, da quello del riconoscimento a quello della relazione
con il paziente, ai confini della disciplina.
Dal Nord Europa al Sud del Mondo - aggiunge Mola - tutti
i Mmg con i quali ho avuto modo di confrontarmi in questi anni
di mia partecipazione ai lavori del WONCA mi hanno consentito
di comparare i miei stessi problemi in ambiti e cornici di sistema
veramente diversi. Unesperienza formativa molto importante.
Le novità, con un occhio alla politica
WONCA
2006: istruzioni per luso |
Nei
quattro giorni di lavoro i congressisti saranno accolti
nella Fortezza Da Basso, spazio espositivo nel cuore
di Firenze.
La lingua di lavoro sarà linglese, nella quale
tutti i congressisti saranno tenuti a relazionare; ma tutte
le sessioni plenarie, che si terranno nella sala Michelangelo
come la maggior parte degli eventi accreditati ECM, avranno
la possibilità di essere ascoltate anche in traduzione
simultanea grazie a 300 cuffie.
Sei i temi intorno ai quali si distribuiranno i contributi
delle esposizioni, articolati in sessioni plenarie e workshop
di approfondimento: Biologia e scienze umane; Rischio e
sicurezza; Prendersi cura del mondo; Ricerca; Qualità;
Educazione. Attraverso il sito internet del congresso www.woncaeurope2006.org,
sarà possibile iscriversi (è possibile farlo
anche in loco) e prenotare gli eventi sociali post-congressuali. |
WONCA
Europe cade anche in un momento particolare per la sanità
italiana: il cambio desecutivo e la scadenza della convenzione
danno a questo appuntamento anche un peso politico particolare.
Oltre alla presenza dei principali interlocutori politici,
invitati a Firenze, a margine del congresso - racconta Mola
- si terrà una tavola rotonda tra i principali sindacati
della categoria, che discuteranno del suo futuro e di come implementare
i principali temi affrontati nel Congresso allinterno
del dialogo tra la politica e la professione.
Se lItalia è stato il secondo Paese in Europa ad
aver inserito la definizione WONCA nel testo stesso della convenzione,
il dialogo tra aspetti culturali, scientifici e sindacali della
medicina di famiglia comincia a dare proprio in Italia i suoi
primi frutti nei modelli organizzativi e formativi sul territorio.
Tra i temi più caldi di Firenze cè, secondo
Caimi, proprio quello della formazione pre e post laurea,
che vede lItalia abbastanza arretrata rispetto al resto
del mondo in quanto non si ha ancora nel nostro Paese un riconoscimento
della medicina di famiglia quale disciplina accademica. La premessa
a tale identificazione, che allestero è già
consolidata, a Firenze potrebbe essere utilmente enfatizzata.
A Firenze si presenterà anche un nuovo movimento della
medicina generale: Si chiama Vasco Da Gama - rivela Caimi
- è un gruppo di lavoro WONCA nato nel 2005 da giovani
medici in formazione di tutto il mondo che vogliono farsi carico,
come lesploratore dal quale prendono il nome, di ricercare
il futuro della medicina generale. Avranno spazi espositivi
e congressuali allinterno dellevento fiorentino
per accogliere quanti vorranno riflettere sullaccesso,
le esigenze e i nuovi assetti organizzativi della professione.
Altro tema che avrà visibilità è quello
della ricerca, nella quale invece lItalia - secondo
Caimi - è considerata realtà di punta soprattutto
nei modelli collaborativi di ampio respiro, come i progetti
di prevenzione primaria. Lidea è quella di portare
tale esperienza oltre i confini dello Stato, per proporre progetti
di rete collaborativi di dimensione europea, di tipo clinico
e organizzativo, che possano qualificare ulteriormente la medicina
di famiglia come produttrice autonoma e originale di conoscenza.
Gli addetti ai lavori, tuttavia, si aspettano una partecipazione
estera più corposa di quella italiana, nonostante la
rilevanza dei contenuti al centro del Congresso. Innanzitutto
perché è sempre stato così, con grandi
numeri dal mondo anglosassone - rivela Bisconcin -. Nel corso
dellultimo decennio la partecipazione italiana è
andata crescendo, anche se il fatto che la lingua di lavoro
sia quella inglese ha creato qualche problema. Mi piacerebbe
che venisse valorizzata la possibilità di mettersi in
gioco per gli oltre 200 italiani che saranno presenti con un
proprio contributo. Un vero e proprio spot
per la partecipazione al congresso, arriva proprio dal rappresentante
AIMEF, rivolto in particolare ai colleghi più giovani:
Partecipare al Congresso WONCA vi farà sentire
soggetti di una scienza libera: non determinati dai servizi
sanitari nazionali, ma in un contesto Olimpico. Vi aspettiamo.