M.D. numero 21, 7 giugno 2006

Farmaci
Evoluzione nella contraccezione orale

Una nuova pillola contenente clormadinone acetato ed etinilestradiolo associa alla elevata efficacia anticoncezionale, alti livelli di sicurezza, rispetto degli equilibri biologici e una serie di effetti positivi su salute e aspetto fisico

Dallo scorso aprile è disponibile in Italia un nuovo contraccettivo orale che combina un derivato dal progesterone naturale, il clormadinone acetato, all’etinilestradiolo (estrogeno standard). Il farmaco, commercializzato da Grunenthal con il marchio Belara, è presente in Germania dal 1999 ed è diventato un best seller ottenendo l’appellativo di “beauty pill” per le sue performance ancillari sul fronte della bellezza, in aggiunta alle proprietà anticoncezionali.
Le caratteristiche della nuova pillola sono una elevata efficacia contraccettiva (99%), neutralità sul metabolismo glucidico e lipoproteico, rispetto degli equilibri biologici (peso corporeo stabile, alta stabilità del ciclo) e una serie di effetti positivi su salute e aspetto fisico (dal miglioramento dei più comuni disturbi legati al ciclo come la dismenorrea a quello dello stato della cute e dei capelli).
L’efficacia contraccettiva è stata valutata in vari studi e l’indice di Pearl (indice di mancata efficacia) è risultato molto basso, mai superiore a 0.7.
Le ricerche internazionali hanno evidenziato anche l’alta stabilità del ciclo fin dall’inizio del trattamento, con il miglioramento o la risoluzione dei più comuni disturbi legati al ciclo (spotting, emorragie, amenorrea, dismenorrea e sindrome premestruale).
Una peculiarità del nuovo contraccettivo orale è la sua neutralità metabolica, che si traduce addirittura in effetti positivi sul quadro lipidico dato che negli studi clinici è stato osservato un discreto aumento delle HDL e una riduzione delle LDL di circa il 15%, di sicuro interesse in un’ottica di prevenzione del rischio cardiovascolare femminile.
Gli alti livelli di sicurezza del prodotto danno garanzie anche sugli effetti collaterali più comuni come cefalea, tensione mammaria, perdite vaginali e nausea e su quelli più temuti, come il rischio di tromboembolia venosa profonda.
Sul fronte del possibile aumento del peso corporeo, uno dei motivi più frequenti di abbandono dell’uso di contraccettivi orali, uno studio clinico su 2.620 donne dopo 12 mesi di trattamento ha evidenziato che l’84% del campione manteneva il peso invariato o presentava una riduzione.
Infine, sono notevoli i vantaggi per cute e capelli, osservandosi una riduzione dell’acne e della produzione eccessiva di grasso cutaneo.