Centralità
della persona alla base del rapporto tra medico e paziente,
corsi ad hoc di comunicazione nel percorso di laurea in
Medicina, valorizzazione del ruolo del medico di medicina
generale, un garante scientifico alle comunicazioni del
ministero della Salute. Sono queste alcune delle principali
proposte per dare vita ad unetica dellinformazione
in medicina al passo coi tempi. I suggerimenti sono stati
messi a punto dal primo dei sette Tavoli tecnici di confronto
sui temi caldi del sistema salute approntati
da Meridiano Sanità. |
In
unepoca in cui, almeno nel mondo occidentale, il diritto
alla salute è ormai riconosciuto e garantito, paradossalmente
le scelte e le decisioni relative alla promozione, alla tutela
e al recupero della salute stessa sembrano oggi più complesse
di un tempo. Infatti, il progresso scientifico e tecnologico,
la maggiore informazione e consapevolezza dei cittadini, la
crescente attenzione dedicata dai mass media alla salute e alla
medicina, contribuiscono ad amplificare la distanza tra fattibilità
tecnica, sostenibilità economica e legittimità
etica della medicina moderna, generando tensioni fra i diversi
attori che sono parte del sistema salute: i ricercatori,
le società scientifiche, lindustria farmaceutica,
i medici, i politici e gli amministratori, i giornalisti e gli
editori, e naturalmente i cittadini.
I due soggetti, però, che in questo contesto si trovano
più spesso a confronto sono i medici e i pazienti, dove
il medico ha sempre meno tempo da dedicare al dialogo e alla
relazione con il paziente, mentre il paziente, più consapevole
che nel passato, ha un crescente bisogno di interagire con il
curante, pretendendo a volte anche di sconfinare nel dominio
del medico stesso. Tutto intorno, infatti, agisce il mondo della
comunicazione,
I
pilastri del progetto Meridiano Sanità |
Meridiano
Sanità ha messo al lavoro i tavoli di confronto stabilendo
dei punti di merito irrinunciabili per il Servizio sanitario
nazionale:
Centralità del cittadino-paziente.
Sanità vista come investimento, anziché
come spesa.
Riequilibrio e integrazione tra sistema ospedaliero
e territoriale.
Ruolo del medico di medicina generale
sul territorio.
Valutazione di efficacia/efficienza a livello
di sistema e non del singolo comparto.
Performance valutata sugli esiti (miglioramento della
salute) e non solo sui risultati di cassa.
Sostenibilità futura del sistema socio-sanitario. |
istituzionale,
commerciale e mediatica, che offrono sempre più spazio
alla salute. Per questo Meridiano Sanità, iniziativa
ideata e realizzata da Ambrosetti, The European House, con il
contributo di numerosi attori del mondo della sanità,
ha avuto lidea di riscrivere alcune coordinate della sanità,
attraverso il lavoro di sette tavoli tecnici e alcune petizioni
di principio.
Il primo tavolo a concludere la propria attività, molto
simbolicamente, è stato proprio quello di Etica
e informazione in Medicina. Gli esperti del tavolo, nella
relazione conclusiva pubblicata di recente, ammettono che lanalisi
svolta, che si è soffermata sulletica dellinformazione
e della comunicazione, sia per quanto concerne linformazione
giornalistica sia per quanto attiene la comunicazione tra medico
e paziente e leducazione alla salute del cittadino, ha
evidenziato carenze, ma anche esempi positivi, e proprio a partire
da questi si sono elaborati i suggerimenti migliorativi.
Le proposte, sottolineano gli esperti, hanno probabilmente
livelli eterogenei di fattibilità nel breve termine e
certamente, se attuate, potranno dispiegare i propri effetti
solo in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo.
Medici e pazienti: un nuovo ruolo per i Mmg
È meglio una TAC o un esame tradizionale con lo stetoscopio?
Dal punto di vista diagnostico, non ci sono dubbi. Ma il gli
esperti riuniti intorno al Tavolo tecnico sottolineano che,
nonostante il boom tecnologico, il paziente desidera che
il medico lo tocchi, gli metta una mano sul torace, ascolti
il cuore con lo stetoscopio e lo faccia tossire. Insomma,
cari medici, anche quei gesti di ridotta utilità
diagnostica, servono a creare una particolare intimità
con il paziente, a rafforzare la fiducia, a spingere lammalato
ad aprirsi e a raccontare i propri timori, non solo i propri
sintomi. Prima di tutto il sistema dovrebbe riappropriarsi
di un rapporto tra medico e paziente che abbia come base la
centralità della persona. Per questo sarebbe opportuno
istituire un corso obbligatorio di comunicazione medico-paziente
al termine del percorso di studi delle facoltà di medicina
e come parte integrante dei programmi di ECM.
Ma il vero punto di forza è il recupero e la valorizzazione
del ruolo dei medici di famiglia: sia per la relazione diretta
con il paziente, sia per la capillarità sul territorio,
sia perché oggi le tecnologie digitali rappresentano
un valido aiuto per permettere ai Mmg di superare la tradizionale
vocazione ad operare da solisti e iniziare a lavorare maggiormente
in équipe. I medici di famiglia potrebbero farsi
utilmente carico dei codici bianchi, di piccoli
interventi chirurgici, o anche di patologie acute, ma meno gravi,
che spesso affliggono i cittadini e gravano in particolare
sul pronto soccorso. Il Tavolo invita allintroduzione
di strumenti di prima diagnosi, come lecografo, in tutti
gli studi, per gestire da subito il paziente nel modo più
corretto, ma suggerisce anche limplementazione di reti
regionali di informazione, per pianificare le eventuali visite
specialistiche necessarie di approfondimento e i ricoveri.
I Mmg recuperati a partire dalla cultura
Gli esperti insistono però sulla necessità di
un processo di riorientamento culturale della figura del medico
di famiglia e citano il caso degli Stati Uniti dove, a fronte
di una progressiva scomparsa della figura del Mmg cominciata
alla fine degli anni 70, che aveva provocato un danno
economico enorme per lintero sistema sanitario, è
stato un programma specifico di ri-valorizzazione di quella
figura professionale, con lattivazione di scuole di specializzazione
di Family Medicine, a restituire ai Mmg il ruolo e, soprattutto,
il profilo adeguato. Ispirandosi a questo processo si suggerisce
al Ssn di casa nostra di favorire anchesso il riorientamento
culturale dei medici di famiglia, anche attraverso lo sviluppo
e la valorizzazione delle scuole di formazione/specializzazione
in medicina generale. Non meno importante è ritenuta
la selezione degli studenti, che dovrebbe essere fatta a
monte, ovvero allinizio del piano di studi in medicina,
sulla base di test psico-attitudinali specifici, volti a comprendere
la loro predisposizione dal punto di vista psicologico e umano
al difficile lavoro del medico. Da ultimo, ma non meno
importante, gli esperti ritengono che si dovrebbe educare maggiormente
il cittadino alla salute, inserendo sin dalla scuola primaria
unora di educazione sanitaria ogni settimana. Per non
lasciare il sistema da solo a gestire le limitate capacità
dorientamento del cittadino-paziente nelle nuove opportunità
di cura.
Emozioni in sanità
Le notizie riguardanti la salute e la medicina non sempre sono
interpretate in modo squisitamente razionale,
fanno notare dal Tavolo tecnico, ma sono spesso suscettibili
di interpretazioni di tipo emozionale, che possono
distorcerne il significato, la portata e i limiti. I destinatari,
o comunque coloro che assimilano la notizia, spesso sono persone
con una soglia critica bassa, più deboli e per questo
sono più propense a credere a qualsiasi notizia possa
riaprire la speranza di guarire o di sentirsi meglio. Per questo
il Tavolo rivolge le rituali richieste di maggiore responsabilità
allinformazione, e in particolare alla sua responsabilità
etica: una delle proposte concrete che rivolge a questo riguardo
è quella di estendere anche nellambito dellinformazione
medica il principio etico di responsabilità degli
effetti del proprio operato, da garantire con forza di
legge. Potrebbe succedere così che al giornalista allarmista
o millantatore il cittadino possa chiedere i danni per gli effetti
indotti dal suo mestiere.
Ma pari severità il Tavolo applica ai decisori politici
i quali, si sottolinea, soprattutto in situazioni di emergenza
dovrebbero avere ben presenti le cautele necessarie, prima tra
tutte quella di non alimentare false speranze, soprattutto se
esse si associano a un esborso monetario. Viene così
proposto a sorpresa che le comunicazioni del ministero della
Salute, soprattutto in situazioni delicate, siano divulgate
da un garante scientifico, ovvero un tecnico in grado di parlare
alla collettività in modo comprensibile, ma con il dovuto
rigore e autorevolezza. Che le pandemie annunciate e mai esplose
di mucca pazza e aviaria abbiamo fatto scuola?