Editoriale
Sanità devoluta e voglia di centralizzazione
La data ormai è tratta: il 25-26
giugno si terrà il referendum confermativo della riforma
costituzionale, approvata dalla Cdl nella scorsa legislatura,
che contiene le norme sulla devolution e sul premierato
forte. Tutti noi quindi saremo chiamati a esprimerci ancora
nel merito del decentramento a carattere regionale dei poteri
dello Stato, in particolare in ambiti decisivi per i diritti
di tutti quali la Sanità. Per questo tipo di referendum
il quorum, ovvero il numero di cittadini che si recherà
alle urne, non sarà decisivo alla validità del
voto, poiché, a differenza del referendum abrogativo,
quello confermativo non è finalizzato al perfezionamento
e al bilanciamento delle scelte del legislatore, ma si presenta
piuttosto come uno strumento di garanzia delle minoranze.
Il voto è considerato anche un banco di prova di
medio termine sullintera riforma costituzionale
definita devolution, primo e unico referendum costituzionale
nella storia della Repubblica che ha anche avuto esito positivo.
Di taglio in taglio, di conflitto in conflitto, di scaricabarile
in scaricabarile di competenze istituzionali, sembra infatti
che la spinta federalista abbia perso un po di sprint
e che, a partire dalla Sanità, le nostalgie per un sistema
più centralizzato e con responsabilità forse un
po più chiare, si facciano sentire sempre più
forti.
La Conferenza Stato Regioni, per esempio, ha incontrato di recente
i rappresentanti dellAgenzia del Farmaco poiché
nel corso dellincontro con gli assessori alla sanità
era emersa la necessità di rafforzare la collaborazione
con lAgenzia anche in relazione ai dati relativi ai primi
mesi del 2006 sulla spesa farmaceutica.
Sono lontani i tempi in cui le Regioni rivendicavano autonomia
assoluta sulle modalità di controllare e amministrare
pillole e flaconi. Oppure quando puntavano sulla Guardia di
Finanza per tenere sotto controllo le prescrizioni.
La Commissione Salute e la Commissione Affari finanziari della
Conferenza delle Regioni hanno incontrato i vertici dellAifa
per valutare possibili alleanze in vista del necessario
confronto fra le Regioni e il Governo sui prossimi Dpef e Legge
finanziaria. Secondo Enrico Rossi e Romano Colozzi, coordinatori
delle Commissioni, cè lintenzione di proporre
lidea di un progetto di governo del sistema
dove possano trovare spazio scelte e interventi da effettuare
a monte con strumenti di razionalizzazione in un quadro
teso a valorizzare qualificazione e appropriatezza.
La voglia di centro, dunque, si fa sentire, ma lauspicio
è che essa non finisca per tagliare fuori, ancora una
volta, la possibilità per i Mmg di dire e far valere
la propria opinione su un tema sensibile quale quello della
prescrizione. Proprio per questo ci si augura che al nuovo tavolo
di concertazione vada aggiunto
al più presto qualche posto in più.