M.D.
numero 17, 10 maggio 2006
Congressi
Snami punta sulla formazione permanente
di Stefano Nobili, Addetto stampa Snami, Milano
Non mancherà la visione dinsieme e la piattaforma
con cui affrontare la difficile situazione professionale della
medicina generale, ma il XXV Congresso nazionale Snami, che
si svolgerà a Silvi Marina (TE), focalizzerà particolarmente
lattenzione sulla formazione permanente, per cui il sindacato
ha già istituito una commissione ad hoc.
Formazione
e informazione al centro del XXV Congresso nazionale Snami che
si svolgerà dal 16 al 21 maggio a Silvi Marina (TE).
È la prima volta che organizziamo un Congresso
nazionale con incontri scientifici. La prima giornata congressuale
- precisa Pier Giuseppe Conti, presidente nazionale Snami -
sarà infatti interamente dedicata alla formazione scientifica
con crediti ECM. Si terrà un convegno sulla influenza
aviaria, vista lattualità dellargomento,
anche se giustamente ora si è interrotto il battage sullargomento,
con relatori di rilievo in campo nazionale e internazionale,
così come ne sarà organizzato un altro su un tema
precipuamente professionale qual è la Responsabilità
medica, alla luce del sempre maggiore contenzioso medico
legale. Contiamo sulla formazione e sulla informazione del medico.
Questi due incontri vogliono essere la base per un interesse
del sindacato nel campo della formazione permanente, per la
quale abbiamo già istituito al nostro interno una commissione
apposita.
Non mancherà chiaramente una valutazione della situazione
sanitaria italiana e della medicina generale alla luce dei nuovi
cambiamenti politici.
La situazione politica appena mutata con le ultime elezioni
- puntualizza Pier Giuseppe Conti - ha consegnato interlocutori
che non hanno ancora manifestato le loro intenzioni. In ogni
caso alcune considerazioni sono necessarie: in Italia esiste
una buona sanità ed è costruita tutti i giorni
dai medici, tutti i medici, pur nelle difficoltà organizzative
e burocratiche. Ma la buona sanità ha costi elevati e
per essere mantenuta buona i finanziamenti devono
essere adeguati al livello dei servizi erogati. La medicina
generale fa parte della buona sanità italiana, nonostante
le regole restrittive e burocratiche che non permettono un quotidiano
lavoro sereno ai colleghi, sempre più richiamati a vincoli
di risparmio. Tutto questo verrà ribadito ai politici
e ai tecnici che abbiamo invitato al nostro congresso e che
speriamo interverranno numerosi.
Ma dato che il bilancio statale non può essere dilatato
più di tanto, Snami ha enucleato alcune proposte: per
esempio, spostare le risorse dallarea dei ricoveri al
territorio; riappropriare il medico di famiglia delle cronicità,
precipue della sua funzione. Chiudere gli ambulatori ospedalieri
di primo livello che si occupano di BPCO, ipertensione e terapia
anticoagulante e ridare al Mmg la competenza di queste patologie
con adeguati incentivi.
In sostanza - sottolinea il presidente Snami - chiediamo
di mettere il denaro là dove è possibile valorizzare
lesistente ovvero lattività del medico di
famiglia italiano che è tra le più apprezzate
a livello europeo. Tra i nostri suggerimenti inoltre la promozione
di esperienze di tipo assicurativo. La ricerca delle risorse
è compito specifico della parte pubblica attraverso ticket,
tasse, rivalutazione dei Lea, ecc. Lo Stato non deve responsabilizzare
il Mmg nella mancanza di fondi e nel loro reperimento. Vorremmo
uno Stato coerente e responsabile. Sarebbe un ottimo biglietto
da visita se il nuovo governo dicesse: cittadini, con i soldi
che abbiamo arriviamo fino ad un certo punto.
Riaprire le trattative
Lassise sindacale sarà anche unopportunità
per mettere i puntini sulle i in merito alla controversa
questione del nuovo ACN, alla luce della posizione presa dallo
Snami di non firmare laccordo. Secondo Pier Giuseppe Conti
occorre riaprire la trattativa nazionale al più presto
e favorire in ogni modo possibile la partecipazione Snami alle
trattative regionali, aprire a livello Asl interventi su tutti
i tavoli possibili, di tipo valutativo, organizzativo, informativo
e formativo. Di contro - tiene a ribadire il presidente
del sindacato - contesteremo a livello regionale e periferico
tutte le mancate collaborazioni, fino ad aprire contenziosi
legali. Siamo aperti a tutte le organizzazioni associative che
vorranno collaborare con le nostre iniziative sindacali. Così
pure siamo aperti alla parte pubblica se vorrà richiedere
la nostra collaborazione: i medici saranno ben felici di partecipare
allorganizzazione della nuova sanità, ma solo se
verranno interpellati e questo ci auguriamo. Non si migliora
la sanità senza lapporto dei medici.
Anche per quanto concerne un altro tema assai discusso, quello
inerente alle forme associative per i Mmg, Conti tiene a precisare:
Se lassociazionismo è libero e quindi non
obbligatorio per contratto, incontra il nostro favore. Ma senza
coercizioni imposte dallalto, siano esse UTAP, GCP o altro.
Il medico di famiglia rimane, nel pensiero Snami, un libero
professionista convenzionato, libero di organizzare il suo lavoro
come meglio crede, nellinteresse dei suoi pazienti.