M.D.
numero 15,
2 maggio 2007
Focus
on
Gli stop and go dellEcm prossima
di
Monica Di Sisto
Garantire
lunitarietà del sistema, con un indirizzo e un
controllo forte e centrale nella revisione dellEcm,
per impedire che si spezzetti in 21 sistemi diversi a seconda
delle indicazioni regionali.
È lobiettivo che il ministero della Salute si
è prefisso dopo che il gruppo misto Governo-Regioni,
che avrebbe dovuto riscrivere le regole dellEducazione
continua in medicina, si è arenato, con il rischio
che i cambiamenti (sempre che ce ne siano) entrino in vigore
a fine anno. |
La
correzione di rotta del sistema Ecm sarebbe dovuta arrivare entro
il 28 febbraio e da giugno, quando termineràno la proroga
del quinquennio sperimentale, ci si aspettava che entrassero a
regime i cambiamenti, chiudendo la fase delle proroghe.
Ma i tecnici si sono fermati nel momento in cui la distanza di
vedute tra il Governo, la cui posizione è rappresentata
nel gruppo dallex direttore generale di Farmindustria Ivan
Cavicchi, e Regioni su dove dovessero andare a parare le nuove
regole è sembrata incolmabile, e tutto ora è nelle
mani dei politici.
Cè un conflitto forte tra lo Stato e alcune
Regioni che vorrebbero decidere da sole sul tema dellEducazione
Continua in Medicina - ha ammesso Donato Greco, a capo del Dipartimento
di prevenzione e comunicazione del ministero della Salute - In
realtà, io non credo che la strada da battere sia quella
del decentramento, anche perché se cè un patto
nazionale sulla salute è fondamentale che lEcm sia
legata a questo. Le Regioni dissidenti, almeno
dentro il Gruppo tecnico, sarebbero Lombardia, Emilia Romagna,
Toscana, Marche e Puglia, e non avrebbero accettato, innanzitutto,
il rafforzamento di ruolo e poteri della Commissione nazionale
Ecm, che riaccentrerebbe su Roma il sistema, lasciando alle Regioni
solo lesecutività e meno posti delle professioni
nel nuovo organismo. Anche la Conferenza Stato-Regioni avrebbe
il solo compito di approvare ogni 3 anni il Piano nazionale per
laggiornamento prodotto dalla Commissione Ecm.
La Commissione nazionale Ecm, secondo la bozza presentata dal
Governo, sarebbe presieduta dal ministro della Salute, che avrebbe
come vice presidenti il coordinatore degli assessori regionali
alla Sanità e il presidente della FNOMCeO. Aumenterebbero
i componenti della Commissione, rinnovata ogni 5 anni, tra cui
si annoverano: il direttore generale della Salute che si occupa
delle professioni sanitarie; il direttore generale dellAgenzia
per i servizi sanitari regionali (Assr) e poi 28 esperti, di cui
7 scelti dal ministero della Salute, 8 dalla Conferenza Stato-Regioni,
2 dalla FNOMCeO; 2 dalla Federazione nazionale degli infermieri
Ipasvi; 1 ciascuno dalle Federazioni degli Ordini degli odontoiatri,
farmacisti, veterinari, biologi, chimici, psicologi, ostetriche,
tecnici di radiologia medica; 1 ciascuno alle associazioni delle
professioni della riabilitazione, delle professioni di area tecnico-sanitaria;
dellarea della prevenzione.
Ma le Regioni contestano che, sebbene il ministero controllerebbe
solo 26 dei membri della Commissione, gli organismi centrali del
sistema Ecm verrebbero mantenuti presso il dicastero della Salute,
che continuerebbe a dirigere lorganizzazione e a fornire
il supporto tecnico e amministrativo.
Le Regioni, dal canto loro, preferirebbero che lattività
operativa fosse concentrata presso lAgenzia per i Servizi
Sanitari Regionali, dove verrebbero collocati tre organismi rinnovati:
- la
Commissione nazionale cui verrebbero riservati i compiti di
governo tecnico-scientifico;
- un
Centro tecnico-operativo nazionale con compiti gestionali nel
campo soprattutto dellaccreditamento e della valutazione;
- il
coordinamento tecnico delle Regioni.
Il
controllo
Per verificare e controllare le attività formative svolte,
entrerebbe in funzione un Osservatorio nazionale che terrebbe
il contatto con il sistema attraverso una rete di Osservatori
regionali e provinciali, attivati con la presenza degli Ordini
professionali territoriali. LOsservatorio, composto da un
coordinatore designato dal coordinatore degli assessori alla Sanità,
5 esperti scelti dalla Conferenza Stato-Regioni, 6 scelti dal
Comitato di presidenza della Commissione Ecm oltre a personale
tecnico di supporto, dovrebbe:
- predisporre
i report trimestrali alla Commissione Ecm sui flussi di offerta
e domanda formativa;
- attivare
il rilevamento dei dati per il report annuale nazionale sullo
stato di attuazione del Piano nazionale;
- sviluppare
metodologie efficaci di valutazione dei percorsi formativi,
anche individuando standard e indicatori;
- supportare
le valutazioni di qualità delle attività formative
previste dai provider in relazione agli obiettivi nazionali
e regionali di formazione.
Provider
e sponsor
Nuova musica e parole anche nei criteri daccreditamento
per i provider Ecm. Innanzitutto le aziende sanitarie saranno
tenute a diventare anchesse (molte già lo sono) provider
di formazione nei confronti dei propri operatori e, probabilmente,
dovrebbero conquistare una doppia capacità: la prima per
le funzioni aziendali di governo della formazione nellambito
dellaccreditamento col servizio pubblico; laltra per
le funzioni di provider Ecm, da acquisire con il tempo, potendo
continuare a rivolgersi a provider esterni per le esigenze formative
dei propri operatori.
Uno specifico documento in elaborazione dovrebbe contenere anche
le specifiche per la definizione degli obiettivi formativi individuali,
di gruppo e di organizzazione attraverso tre strumenti dedicati:
il dossier formativo individuale o di gruppo, che servirà
ad armonizzare le scelte formative alle strategie aziendali; poi
il piano della formazione aziendale, che dovrà correlare
bisogni formativi e processo di budget; infine il rapporto sulla
formazione aziendale, che funzionerà come rendiconto annuale
delle attività svolte.
Poco più di un abbozzo di una decina di pagine accompagnate
da un glossario, ma i primi principi individuati per garantire
trasparenza al ruolo degli sponsor, emersi nel tavolo di lavoro
sullEcm in materia di sponsorizzazioni e conflitto dinteressi
nel nuovo sistema della formazione, si annunciano davvero molto
severi. Il più innovativo tra i criteri individuati è,
senza dubbio, quello sulle pari opportunità:
durante le sessioni Ecm è meglio usare i nomi dei princìpi
attivi. Ma si dice di più: dove possibile devono
essere indicati i nomi di più prodotti appartenenti a diverse
case farmaceutiche e non solamente quello di una specifica casa.
Altri principi suonano più ovvi: divieto di
pranzi, cene o presentazioni commerciali contestuali alle sezioni
di formazione, fissare in un contratto di sponsorizzazione i termini,
le condizioni e le finalità dei contributi economici garantiti
al provider, ma anche lincompatibilità con lattività
Ecm di quei provider che non vogliano rendere pubblici i propri
rapporti economici rilevanti con aziende commerciali.
Per chi accetta le regole arriva, però, la defiscalizzazione,
ma solo per quelle sponsorizzazioni legate ai piani e non a singoli
eventi: si prevede una soglia unica di deducibilità al
30% delle spese sostenute del costo della sponsorizzazione, ma
si suggerisce anche la creazione di organismi regionali come centrali
di smistamento delle sponsorizzazioni destinate al territorio.
Farmindustria:le nuove regole
A completare il quadro del dibattito sulla formazione in medicina
cè anche il rientro del blocco delle sponsorizzazioni
decretato da Farmindustria (M.D. 2007; 13: 8-9). La Nuova
autoregolamentazione in materia di convegni e congressi
varata il 28 marzo scorso dalla giunta di Farmindustria è
stata comunicata alle aziende associate prima di Pasqua. Per ridisegnare
le regole sul finanziamento delle spese per lospitalità
dei medici a iniziative congressuali (Ecm e non Ecm) da parte
delle aziende farmaceutiche, si è cercato, spiegano gli
industriali di definire le tipologie di eventi e i requisiti
obbligatori che devono essere rispettati per consentire la sponsorizzazione.
Cinque le tipologia di eventi codificate da Farmindustria:
1. Eventi allestero organizzati da società scientifiche
o enti/istituzioni pubblici.
2. Eventi in Italia internazionali e nazionali organizzati da
Società scientifiche o enti/istituzioni pubblici (monosponsor
e plurisponsor).
3. Simposi organizzati o sponsorizzati dalle aziende allinterno
degli eventi di cui ai punti 1 e 2 (simposi satellite).
4. Eventi locali sponsorizzati ma non organizzati dalle aziende.
5. Eventi organizzati dalle aziende.
Per ognuna sono stati individuati criteri di economicità,
modalità di accreditamento, procedure amministrative e
limiti quantitativi. La proposta è stata, tuttavia, notificata
allAifa per chiedere lintervento e la collaborazione
dellAgenzia per la certificazione/validazione degli eventi
non Ecm, sulla base di criteri condivisi con Farmindustria e in
linea con quelli previsti per laccreditamento Ecm.
Sarà cura delle aziende farmaceutiche richiedere ai medici
e tenere a disposizione, per eventuali verifiche da parte degli
organi di controllo, le lettere con le quali i sanitari hanno
segnalato alla struttura sanitaria di competenza la propria partecipazione
sponsorizzata allevento. La stessa azienda può offrire
allo stesso medico, in un anno, ospitalità per 2 eventi.
Questi limiti non si applicano ai relatori e/o ai moderatori.
Per
ogni tipologia di evento i criteri di fattibilitą
|
1.
Eventi allestero organizzati da società scientifiche
o enti/istituzioni pubblici
1a. Criteri di economicità
Viaggi aerei in classe economica.
No a programmi sociali o di intrattenimento.
No a cene di gala.
Divieto di soggiorno in alberghi classificati di lusso
(5 stelle).
Almeno il 10% dei medici partecipanti di età
inferiore a 35 anni scelti dalle aziende.
1b. Accreditamento
Gli eventi allestero, non essendo di solito accreditati
Ecm, dovranno essere validati/certificati dallAifa.
2. Eventi in Italia internazionali
e nazionali organizzati da società scientifiche o enti/istituzioni
pubblici (monosponsor e plurisponsor)
2a. Criteri di economicità
Viaggi aerei in classe economica.
No a programmi sociali o di intrattenimento.
No a cene di gala.
Divieto di soggiorno in alberghi classificati di lusso
(5 stelle).
Almeno il 10% dei medici partecipanti di età
inferiore a 35 anni scelti dalle aziende.
Sono tassativamente escluse località a carattere
esclusivamente turistico nel periodo 1 giugno-30 settembre
per le località di mare e 1 dicembre - 31 marzo e 1
luglio - 31 agosto per le località di montagna (cfr.
Codice deontologico).
2b. Accreditamento
Accreditamento Ecm nazionale/regionale, a seconda dello sviluppo
delle normative.
3. Simposi organizzati o sponsorizzati
dalle aziende allinterno degli eventi di cui ai punti
1 e 2 (simposi satellite)
3a. Criteri di economicità Valgono gli stessi criteri
degli eventi di cui ai punti 1 e 2 (cfr. Codice deontologico).
3b. Accreditamento
Accreditamento Ecm o validazione/ certificazione da parte
dellAifa.
4. Eventi locali sponsorizzati ma
non organizzati dalle aziende
4a. Criteri di economicità (cfr. Codice deontologico).
4b. Accreditamento Accreditamento Ecm.
5. Eventi organizzati dallazienda:
Allestero
5a. Criteri di economicità
Viaggi aerei in classe economica.
No a programmi sociali o di intrattenimento.
No a cene di gala.
Divieto di soggiorno in alberghi classificati di lusso
(5 stelle).
5b. Accreditamento
Validazione/certificazione da parte dellAifa.
A livello nazionale
5e. Criteri di economicità
Viaggi aerei in classe economica.
No a programmi sociali o di intrattenimento.
No a cene di gala.
Divieto di soggiorno in alberghi classificati di lusso
(5 stelle).
Almeno il 10% dei medici partecipanti di età
inferiore a 35 anni scelti dalle aziende.
Sono tassativamente escluse località a carattere esclusivamente
turistico nel periodo 1 giugno - 30 settembre per le località
di mare e 1 dicembre - 31 marzo e 1 luglio - 31 agosto per
le località di montagna (cfr. codice deontologico).
Gli eventi non possono avere una durata inferiore alle 8 ore
di lavori congressuali effettivi.
5f. Accreditamento
Validazione/certificazione da parte dellAifa. |
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