M.D.
numero 12, 11 aprile 2007
Dialoghi
clinici
Inquadramento del prolasso rettale mucoso
e totale
Medicina Generale a cura di: Gian Paolo Andreoletti,
Medico di medicina generale, Vertova (BG)
Specialistica a cura di: Angelo Stuto, Responsabile Chirurgia
colo-rettale, A.O. S. Maria degli Angeli, Pordenone
La
diversità tra medicina generale e specialistica può
essere fattore di arricchimento della pratica medica, se
a prevalere è il momento dialogico, allinsegna
della complementarietà, focalizzata sulle esigenze
concrete che la gestione di una problematica fa emergere
nella quotidianità.
M.D. propone, di volta in volta, un confronto tra le due
discipline, fatto di domande precise e di risposte condivise. |
Si definisce prolasso rettale la protrusione della parete del
retto attraverso lorifizio anale. Si tratta di una condizione
clinica molto frequente, riscontrabile spesso anche in età
pediatrica e in età geriatrica. Essa è spesso
associata alla presenza di emorroidi, che fungono da fattore
predisponente.
Qual
è la differenza tra prolasso rettale parziale e prolasso
rettale completo?
IlPer prolasso rettale si intende la patologica protrusione
della parete del retto attraverso lorifizio anale. Può
essere distinto in parziale o mucoso quando la sola mucosa del
retto sporge attraverso lano (causato dallo scivolamento
della mucosa del retto sul piano della sottomucosa), completo
o totale quando tutto il retto (tutte le tuniche che compongono
la parete del retto) fuoriesce dallano. Negli ultimi anni
si parla anche di prolasso rettale interno che comporta un fenomeno
chiamato invaginazione retto-anale: in pratica il retto superiore
si introduce nel retto inferiore causandone lostruzione.
Questultima evenienza può essere causa di stipsi
da cosiddetta defecazione ostruita.
Come si manifesta lenterocele?
Lenterocele è una condizione che interessa quasi
esclusivamente il sesso femminile (più di frequente in
seguito a interventi di isterectomia). È lerniazione
del cavo del Douglas, solitamente a contenuto ileale, nello
spazio tra retto e vagina, che può scendere sino al piano
perineale. Lenterocele può essere stabile quando
è indipendente dalla defecazione o dalle manovre di ponzamento,
o cosiddetto funzionale quando si apprezza e manifesta solo
durante gli sforzi defecatori, infatti si accompagna spesso
a disturbi funzionali della defecazione. Il sintomo più
frequente è il senso di pesantezza o pressione a livello
vaginale.
Quali sono le possibili cause del prolasso
rettale nel bambino?
Le cause del prolasso nel bambino (tipicamente mucoso o parziale)
sono molteplici: principalmente è dovuto a debolezza
delle strutture di sostegno del retto, debolezza del pavimento
pelvico, malposizione del retto, sforzi addominali legati al
pianto, ipotonia sfinterica, stipsi e diarrea.
Quali sono le possibili cause del prolasso
rettale nelladulto?
Le cause del prolasso rettale completo tipico delladulto
sono molte, tra cui la malattia emorroidaria. Fattori predisponenti
sono anche labnorme mobilità delle strutture di
sostegno rettali, leccessiva profondità della cavità
addominale o dello sfondato di Douglas, la perdita della posizione
orizzontale del retto con lassità delle adesioni sacrali
e pelviche con perdita del supporto dellutero e della
vescica e perineo discendente, leccessiva pressione endoaddominale
(tosse, defecazioni difficoltose da stipsi, sforzi addominali
durante la minzione associati a ipertrofia prostatica). Altre
cause possono essere lipotonia sfinterica dovuta allo
stiramento e la denervazione degli sfinteri anali associata
o meno a incontinenza anale, il difetto dei mezzi di sostegno
e di sospensione del retto (anomale lunghezza del mesoretto),
la presenza di retto-sigma abbondante, la rottura dei legamenti,
la denervazione e stiramento dei mezzi di sostegno rettale
dovuto alleccessivo torchio addominale (straining durante
la defecazione).
Come va curato il prolasso rettale nei bambini e negli adulti?
Spesso nei bambini il prolasso rettale tende alla guarigione
spontanea, ma se questa situazione non si verifica è
utile la riduzione manuale della mucosa rettale ogniqualvolta
si presenti e nellevitare eccessivi sforzi addominali
e nelleducare il bambino a defecare sdraiato sul proprio
fianco.
Negli adulti occorre trattare la stipsi. In primo luogo va raccomandata
unalimentazione ricca di fibre e unabbondante idratazione,
utilizzando anche lassativi e integratori alimentari, consigliando
al paziente di evitare lunghe soste al bagno per la defecazione.
Se il prolasso persiste ed altera la qualità della vita
del paziente sono indicate alcune procedure terapeutiche:
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quando
il prolasso è di dimensioni contenute: legatura elastica
ambulatoriale della mucosa esuberante o procedure chirurgiche
di escissione della mucosa eccessiva, con una nuova tecnica
eseguita con suturatrice meccanica circolare (prolassectomia
secondo Longo);
-
se
il prolasso rettale è completo la terapia è
solo chirurgica e consiste nella resezione del segmento prolassato
per via perineale o per via addominale, rettopessia o sospensione
del retto alla fascia presacrale per via addominale (intervento
di Ripstein e di Wells).
La
rimozione chirurgica di eventuali emorroidi può determinare
la guarigione di un prolasso rettale?
Lintervento di emorroidectomia classica (emorroidectomia
secondo Milligan-Morgan, che consiste nellasportazione del
solo tessuto emorroidario e non del prolasso mucoso) non può
migliorare un quadro di prolasso rettale mucoso. Una muco-prolassectomia
meccanica (muco-prolassectomia secondo Longo con suturatrice meccanica,
che consiste nellasportazione di prolasso mucoso e allo
stesso tempo il lifting di emorroidi) è invece indicata
in presenza di prolasso mucoso associato o meno alla sindrome
emorroidaria e può migliorare e guarire il prolasso stesso.
Quali sono le complicanze di un prolasso rettale non curato correttamente?
Le possibili complicanze possono essere un arrossamento e lulcerazione
del retto prolassato colpito da ripetute infiammazioni, strozzamento
quando il prolasso diventa dolente, teso, cianotico e può
diventare gangrenoso.
Nel prolasso rettale mucoso, caratterizzato da patologia emorroidaria,
la complicanza più frequenta è la rettorragia, seguita
da tromboflebite emorroidaria anche dei plessi esterni e non solo
dei plessi interni.
La gravidanza e il parto possono rappresentare un fattore di rischio?
La gravidanza e il parto possono rappresentare un fattore di rischio
per lo sviluppo di un prolasso rettale, in quanto condizioni che
hanno la caratteristica di aumentare la pressione endoaddominale
e quindi del torchio addominale. La prevenzione consiste fondamentalmente
nellevitare la stipsi, raccomandando abbondante idratazione
e dieta ricca di fibre. Va sconsigliato luso di lassativi
e di purganti.
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