Editoriale
Ecm 2006: nuovo safari a caccia di punti
La fase sperimentale è finita,
ma lEcm è una storia infinita tutta da riscrivere.
La Conferenza Stato-Regioni ha ricevuto il testo dellAccordo-ponte,
proposto dal ministero della Salute ai Governatori in osservanza
allaccordo del 23 marzo 2005.
In quella sede, infatti, era stato fissato tra i primi obiettivi
del nuovo patto lindividuazione degli strumenti necessari
per contenere i costi e garantire luniforme e appropriata
applicazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea). Laccordo
prevede lo stop alla fase sperimentale, lavvio della seconda
fase del progetto di Educazione Continua in Medicina, con
laccreditamento dei provider per la formazione residenziale
e la formazione a distanza (Fad), sotto la scure, però,
per i professionisti sanitari di raggranellare nellanno
in corso altri 30 crediti, per completare il debito formativo
di 120, previsto per il periodo 2002-2006.
La cabina di regia del nuovo sistema verrà affidata a
un gruppo paritetico tra Governo e Regioni, che dovrà
rieditare i contenuti del Piano nazionale per laggiornamento
del personale sanitario a partire da metà marzo.
Ma non si ricomincerà tutto da capo: in allegato allo
schema trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni figura anche
il documento sui requisiti minimi per laccreditamento
di provider per lEcm, approvato dalla Commissione nazionale
omonima nel novembre 2004 e che consentirà alle Regioni
di convalidare i provider con sede legale nel territorio.
Quella dellEcm, dunque, è una corsa ancora in salita,
ma soprattutto per gli operatori sanitari che si dovranno gettare
alla caccia dei punti mancanti: tra le aziende farmaceutiche
strette dai rigori imposti dalle nuove norme taglia-sgravi
e salva-onore, in grande difficoltà nella
sponsorship di eventi formativi, e le aziende sanitarie in ristrettezze
economiche e culturali, rimangono aperti tutti i nodi che
hanno inchiodato laggiornamento continuo fino ad oggi.
Selezionare i temi daggiornamento comuni a tutte le professioni,
di prevalente interesse per lo Stato, i temi specifici per le
singole discipline e quelli organizzativo-gestionali di interesse
per le Regioni, sono tra le priorità affidate alla Commissione,
come anche fissare le tipologie delle attività formative,
le modalità per laccreditamento dei provider e
la tenuta del relativo albo, i criteri per lattribuzione
dei crediti, il ruolo delle società scientifiche, la
questione degli sponsor. E ci sarà da individuare una
disciplina ad hoc per la Formazione sul campo (Fsc), scegliendo
criteri e modalità capaci di favorire laggiornamento
professionale sul posto di lavoro, nello studio o a casa delloperatore
sanitario. Il 2006 è appena cominciato, ma la caccia
dei punti potrebbe rivelarsi, anche per questanno, lennesimo
safari.