M.D.
numero 7, 1 marzo 2006
Prevenzione
Attività fisica e promozione della
salute
di Paolo Giarrusso, Medico di medicina generale,
Palermo e Vittorio Virzì, Responsabile scientifico Federazione
Italiana Medici Sportivi Sicilia
Il ruolo della medicina di famiglia è centrale nellattività
di counselling per promuovere una corretta attività fisica
adeguata ai singoli individui
I
cambiamenti
intervenuti nella società odierna hanno fatto sì
che la percezione del concetto di salute si sia ampiamente dilatato,
occupando spazi che fino a poco tempo fa non erano di pertinenza
delle cure mediche. Oggi si parla anche di medicina delle
persone sane, cioè di una branca medica che aiuta
gli individui di qualsiasi età e di qualsiasi ceto sociale
non solo a prevenire le forme morbose, ma anche a mantenere
il più a lungo possibile lo stato di benessere fisico.
A tale proposito una corretta e regolare attività fisica
diviene uno strumento che mira a ridurre i fattori di rischio,
soprattutto quelli cardiovascolari.
In un simile scenario il Mmg è la figura professionale
che meglio di qualunque altra allinterno del Ssn deve
sapere rispondere a questi nuovi bisogni di salute, ma è
anche la figura che più facilmente viene interpellata
dagli assistiti che vogliono intraprendere una qualsiasi attività
fisica. Appare pertanto indispensabile che la medicina generale
sappia farsi carico di un counselling personalizzato,
che possa permettere ai singoli individui di praticare unattività
fisica adeguata secondo età, condizioni cliniche, organizzazione
di vita e di lavoro.
Comunicazione con gli assistiti
Nel promuovere lattività fisica il Mmg deve informare
il soggetto che:
-
unattività
fisica ideale (anche camminare in piano) deve permettere un
esercizio lieve o moderato di almeno 30, meglio se 45
o 60, deve essere costante (almeno 3 volte/settimana)
e che si ottengono migliori risultati se praticata in compagnia
e in tempi via via progressivi;
-
vi
è un dispendio energetico di almeno 150 calorie;
-
riduce
il rischio cardiovascolare;
-
è una valida misura antistress.
Per
tutti i soggetti che intendono intraprendere unattività
sportiva il Mmg deve sapere identificare i fattori di rischio
cardiovascolare:
-
quelli
non modificabili (età, sesso, storia familiare e storia
personale);
-
quelli
modificabili in base a stili di vita (fumo, sedentarietà,
alimentazione);
-
quelli
modificabili legati a caratteristiche metaboliche (colesterolemia,
trigliceridemia, diabete mellito, ipertensione, obesità,
sindrome metabolica).
Inoltre
deve essere in grado di consigliare in modo appropriato il tipo
di attività fisica o sportiva in base ai diversi profili
ed esigenze dei singoli individui (tabella 1) e, in caso di necessità,
collaborare con i colleghi specialisti (fisiatri, medici sportivi).
Conclusioni
Questi semplici consigli rappresentano raccomandazioni di buona
pratica clinica, che permettono al Mmg di sapere consigliare e
gestire in modo appropriato le richieste che spesso gli vengono
poste dai propri assistiti che vogliono intraprendere una attività
fisica anche in età non più giovanile o dopo un
evento cardiovascolare per una corretta riabilitazione. Sapere
rispondere in modo adeguato rappresenta un buon indicatore di
appropriatezza clinica e permette al medico di consigliare (per
quanto possibile) senza patemi medico-legali una corretta attività
fisica ai propri assistiti.
Tabella
1 - Consigli per gli assistiti |
Soggetti giovani apparentemente
sani
Promuovere lattività fisica.
Individuare eventuali soggetti a rischio attraverso
lanamnesi e lesame clinico.
In particolare ricercare: presenza di casi di morte
improvvisa in famiglia; pregressi episodi sincopali; storia
di aritmie sintomatiche; alterazioni allesame obiettivo
di cuore e apparato vascolare, torace, addome e tiroide;
alterazione della pressione arteriosa e della frequenza
cardiaca.
Soggetti non più giovani
e apparentemente sani
Promuovere lattività fisica.
Individuare eventuali soggetti a rischio attraverso
lanamnesi e lesame clinico.
Valutazione del rischio CV globale. In caso di rischio
CV elevato eseguire ECG basale e valutare lopportunità
di un ECG da sforzo.
Soggetti con patologia cardiovascolare
nota
Promuovere unattività fisica adeguata.
Valutazione del rischio CV globale
In tutti i casi eseguire ECG basale ed eventualmente
ECG da sforzo.
Soggetti che praticano attività
agonistica
Collaborare con lo specialista medico sportivo nella
gestione e valutazione degli esami strumentali suggeriti.
Counselling per dissuadere dalluso di sostanze
di dubbia utilità (integratori, vitamine, ecc).
Porre attenzione sulleventuale uso di sostanze
dopanti.
Pazienti con patologie che possano
giovarsi di pratiche riabilitative
Collaborare con lo specialista fisiatra riabilitatore
nella gestione e valutazione degli esami strumentali suggeriti.
Counselling per incentivare e continuare la terapia
riabilitativa.
Trattare la patologia di base e le eventuali patologie
concomitanti. |
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