Editoriale
Riappare lo spettro del comparaggio
Ci risiamo. Le clamorose conclusioni
cui è giunta unindagine scottante, cominciata nellaprile
del 2005 in Puglia, scuote le coscienze degli italiani con lo
spettro del comparaggio, quel fenomeno di malcostume
sanitario che, fin dal Regio decreto del 27 luglio 1934 n. 1265,
coinvolge il medico che riceve, per sé o per altri,
denaro o altra utilità ovvero ne accetta la promessa,
allo scopo di agevolare, con prescrizioni mediche o in qualsiasi
altro modo, la diffusione di specialità medicinali o
di ogni altro prodotto a uso farmaceutico.
La Procura di Bari, infatti, chiuse le indagini preliminari,
ha chiesto linterdizione dallattività (o,
in subordine, la nomina di un commissario giudiziale per salvaguardare
i livelli occupazionali) per otto società produttrici
di farmaci, ma soprattutto il rinvio a giudizio di 126 persone.
Laccusa è di aver costituito e preso parte a diversi
sodalizi criminali, che agivano fra le province di Bari, Lecce,
Brindisi, Foggia e Milano e facevano in modo che le case farmaceutiche
lucrassero sulle iperprescrizioni di farmaci fatte da Mmg. Almeno
così si legge sulle motivazioni dei mandati darresto.
Si ricomincia, dunque, a parlare di medicina di famiglia in
termini inquisitori, quasi che le decine di migliaia di Mmg
che prestano servizio tutti i giorni sul nostro territorio non
riescano a pensare che a una sola cosa: come lucrare sul Ssn
per il proprio tornaconto personale. Ma è proprio così?
La relazione finale dei lavori della Commissione parlamentare
dinchiesta sul Ssn, che ha concentrato parte del proprio
lavoro in questa legislatura sul fenomeno del comparaggio, afferma
che questi fenomeni marginali costituiscono un serio pericolo
capace di incrinare il rapporto di fiducia del cittadino nei
confronti di tanti medici non coinvolti e, più complessivamente,
dellintero Servizio sanitario nazionale. Ma la Commissione
stessa individua nel mancato governo della spesa un grave fattore
limitante per il finanziamento e per la maggiore diffusione
dei servizi sanitari distrettuali sul territorio. La Commissione
affida un compito importante alla prossima legislatura. Linformazione
scientifica del farmaco richiede un ammodernamento dellimpianto
complessivo della legge quadro organica (Dlgs 30 dicembre 1992,
n. 541), in considerazione, da un lato, che le frontiere aperte
dalle nuove tecniche di comunicazione e luso di internet
propongono strumenti sempre più aggiornati ed efficaci
e, dallaltro, per tentare di risolvere lannoso problema
che si trascina con la mancata e necessaria distinzione tra
informazione scientifica e pubblicità
consentita del farmaco, attività altrettanto legittima
e da regolamentare.
Tenendo il tintinnare delle manette come rumore di sfondo, è
importante ricominciare a parlare di tutto questo, preparando
per il Governo che verrà unazione di pressione
forte perché sciolga, anche per la tranquillità
di tutti i Mmg, questo nodo imprescindibile.