M.D.
numero 2-3, 1 febbraio 2006
Professione
Accordi regionali: traguardo per Veneto e
Friuli V.G.
di Filippo Mele
Gestione integrata territoriale, miglioramento e continuità
dellassistenza, sono i comuni denominatori degli accordi
integrativi stipulati nelle due regioni del Nord-Est
La
discussione tra Regioni e organizzazioni sindacali firmatarie
dellAccordo collettivo nazionale (Acn), tra cui, come
è noto, non cè il sindacato Snami, si stanno
facendo ovunque più serrate. La campagna elettorale ormai
imminente, probabilmente, finirà per imprimere unaccelerata
alla stipula delle intese. In porto, ad ogni modo, è
arrivato lAir del Veneto, reso già operativo dalla
Regione. Particolarità tutta regionale è la firma,
per adesione allAir del Veneto, anche dello Snami.
Nella Regione Friuli Venezia Giulia, invece, lAir è
stato, per ora, solo firmato. Ma dovrebbe diventare operativo
in breve tempo secondo quanto assicurato da entrambe le parti
firmatarie dellintesa.
Nella Regione Veneto infatti lAir è stato formalmente
recepito, con apposito provvedimento della Giunta regionale.
Laccordo è stato sottoscritto il 10 novembre scorso
dallassessore regionale alle politiche sanitarie, Flavio
Tosi, e dalle organizzazioni sindacali Fimmg, Federazione Medici
aderente Uil- Fpl, Intesa sindacale Simet-Sumai-Cisl Medici,
Fp Cgil Medici, e, per adesione, anche dallo Snami. E questa
è unautentica novità rispetto sia alla firma
della convenzione nazionale (non siglata da Snami) sia rispetto
agli Air in discussione in altre realtà regionali.
Secondo quanto evidenziato dagli esponenti regionali: i
due obiettivi strategici intorno a cui ruota lintesa sono
la gestione integrata dei pazienti e la continuità assistenziale
sul territorio. Entrambi obiettivi da perseguire attraverso
lo strumento dei Patti aziendali (PA). I PA verranno negoziati
da ciascuna Asl con i propri medici convenzionati per promuovere
attività di governo della domanda, obiettivi di salute,
attività di formazione, crescita professionale dei medici
ed erogazione di servizi.
Laccordo del Veneto prende in considerazione, sulla scia
delle indicazioni di quello nazionale, anche le forme associative
finalizzate al miglioramento dellassistenza, definendo,
inoltre, linee guida per la sperimentazione di forme organizzative
più evolute.
Una pietra miliare per il territorio
In Friuli Venezia Giulia, invece, lAir firmato è
in attesa di divenire operativo dopo la pubblicazione sul Bollettino
Ufficiale Regionale.
Il documento è stato sottoscritto dallassessore
alla Salute, Ezio Beltrame, e dalle associazioni sindacali di
categoria Fimmg, Cumi-Aiss, Simet e Cgil medici.
Interessa 1.088 medici del territorio - ha tenuto a sottolineare
lassessore Beltrame - ed è ispirato da principi
innovativi che sono anche la base del piano socio-sanitario
elaborato dalla Regione.
LAccordo, tra laltro, è stato definito dai
sindacati firmatari una pietra miliare per la riorganizzazione
del territorio poiché rispetta tre criteri essenziali:
1. organizzazione strutturale allinsegna dellassociazionismo
e dellinformatizzazione;
2. qualità delle prestazioni e relativa facilità
di accesso da parte degli assistiti;
3. trasparenza nei confronti dei cittadini.
Per incentivare tale riorganizzazione e soprattutto per rispettarne
i canoni di qualità la Regione ha previsto incentivi
economici. Saranno sei milioni di euro i fondi a disposizione
delle iniziative inserite in nel capitolo denominato Qualità.
NellAccordo si tende a favorire anche lutilizzo
di collaboratori di studio per snellire laccoglimento
e le pratiche burocratiche negli ambulatori singoli o associati,
al fine di concedere in questo modo ai Mmg una maggiore possibilità
di tempo e attenzione allassistenza dei propri pazienti
strettamente legata al profilo medico-clinico. Con questa finalità
va anche letta lincentivazione che laccordo dà
allutilizzo dellinfermiere professionale e alla
medicina di gruppo, ovvero lassociazionismo in sedi private
o distrettuali per garantire una fascia oraria di copertura
fino a 12 ore al giorno. Altro obiettivo di tale provvedimento
è quello di intercettare a livello territoriale molte
delle richieste di prestazioni improprie che attualmente transitano
nei Pronto soccorso ospedalieri o addirittura richiedono lintervento
del 118 senza essere vere e proprie emergenze.
Per riuscire a realizzare questa integrazione sul territorio
è necessario potere utilizzare una rete informatica ad
hoc. Proprio per questo motivo laccordo si è dato
lobiettivo entro i prossimi 2 anni si arrivare a completare
un percorso di messa in rete di almeno il 50% dei
medici di famiglia friulani, consentendo, in questo modo, una
veloce trasmissione e consultazione via internet delle richieste
di esami e dei conseguenti referti.
Altro cambiamento innovativo è la possibilità
di avere fino a tre Mmg allinterno dei Distretti con compiti
di coordinamento. Previsto, altresì, uno speciale Comitato
per la cittadinanza a cui i residenti potranno rivolgersi
per informazioni, dubbi, segnalazioni e reclami.