M.D.
numero 1, 18 gennaio 2006
Pratica
medica
Monitoraggio della politerapia nellanziano
di Stefano Nobili,
Medico di medicina generale, Milano
La
paziente è una simpatica nonnina di 93 anni, vedova,
con una figlia di 72 anni che la accudisce. Ha cambiato
residenza da un anno e mi ha scelto come medico curante.
In base alla storia clinica lho inserita in assistenza
domiciliare programmata (ADP), con una frequenza di visite
settimanali. |
Storia
clinica
La
paziente è stata colecistectomizzata a 53 anni, è
affetta da cardiopatia sclerotica e ipertensiva con fibrillazione
atriale e blocco di branca sinistra dalletà di
74 anni.
Due anni fa ha avuto un episodio di TIA, che si è presentato
con unafasia senza deficit motorio. Durante il ricovero
è stato riscontrato lieve diabete di tipo 2 non insulino-dipendente
e quadro di BPCO, oltre a una cifosi dorsale osteoporotica.
Durante un controllo periodico ematochimico la paziente presenta
unipovitaminosi B12 e unanemia macrocitica, che
ho trattato con iniezioni im di cianocobalamina e folati 1/die
per un mese, con miglioramento del deficit vitaminico.
Per una valutazione generale ho prescritto un ECG, che ha confermato
la fibrillazione atriale e il blocco di branca sinistra. La
terapia è a base di enalapril 5 mg, digossina 5 gocce/die,
gliclazide mezza compressa 2/die.
Visita domiciliare
Durante una visita domiciliare di routine trovo la paziente
francamente dispnoica. La figlia racconta che la madre presenta
tale sintomatologia dalla sera precedente.
Riscontro ipertensione (150/100 mmHg), FC 106, sudorazione,
quadro toracico con rumori umidi bibasilari a piccole e medie
bolle, lieve succulenza declive. Decido per il ricovero.
Quadro all'ingresso in Pronto Soccorso
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ECG:
FA ad elevata risposta ventricolare (140) + BBSx, PA 160/110
mmHg.
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EGA:
pH 7.38, pO2 71, pCO2 43, HCO3 26, satO2 93%.
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Rx
torace: grave rinforzo edemigeno della trama vascolo-interstiziale,
ili vascolari aumentati di volume, velatura bibasilare >destra,
cuore modestamente aumentato di volume, aortosclerosi.
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Terapia
allingresso: furosemide ev, nitrati ev, digossina ev,
posizionamento CPAP FiO2 60%, PEEP 7.5 cm H2O ridotta poi
a 5 cm H2O, poi sospesa.
La
risposta clinica è buona e la paziente viene ricoverata
presso il reparto di medicina interna..
Ulteriori indagini
Si mantiene terapia ev con diuretici e nitrati in pompa dinfusione,
ossigenoterapia con miglioramento pO2 fino a 97%.
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Ecocardiogramma:
normali dimensioni del ventricolo sinistro con ipocinesia
diffusa e riduzione della funzione globale con frazione di
eiezione del 24%. Moderato aumento degli spessori parietali,
pattern transmitralico restrittivo, estese calcificazioni
dellanulus mitralico e delle cuspidi aortiche, lieve
rigurgito mitralico, stenosi aortica lieve, insufficienza
tricuspidale moderata con PAP
38 mmHg, aumento atrio sinistro.
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Rx
torace di controllo: accentuazione disegno broncovasale in
sede paracardiaca bilateralmente e obliterazione dei seni
costofrenici posteriori.
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Esami
ematochimici: normali i principali parametri ad eccezione
di potassiemia (2.6) e macrocitosi (102 MCV). Normale la funzionalità
epatica e renale.
I
valori glicemici si sono sempre mantenuti normali con conseguente
sospensione della terapia antidiabetica, ma con la raccomandazione
di valutare a domicilio i valori glicemici, con la ripresa delle
normali abitudini alimentari.
Dopo cinque giorni la paziente viene dimessa con la seguente terapia:
furosemide 25 mg/2 die, spironolattone 25 mg/2 die, ASA 100
mg, digossina 0.125 mcg 6 giorni/settimana, enalapril 5 mg/die,
isosorbide mononitrato 20 mg/3 die.
Commento |
Quello
illustrato è un caso estremamente frequente nella
popolazione del medico di famiglia, che costantemente vede
nel tempo letà dei pazienti aumentare. Il progressivo
aumento delletà della popolazione, costituita
da grandi anziani, la maggior parte non completamente autosufficienti,
presuppone lattivazione dellassistenza domiciliare
programmata (ADP) e dellassistenza domiciliare integrata
(ADI). Nel caso specifico, la paziente continua ad essere
in carico in ADP con una frequenza di una visita la settimana.
Dopo nove mesi dal ricovero la nonnina è
stabile... pur nella sua instabilità.
I problemi che devo affrontare durante il follow-up sono
legati alla valutazione clinica e alla modulazione
della politerapia: il potassio deve essere monitorato per
lutilizzo della furosemide, e anche se lo spironolattone
risparmia potassio, lequilibrio elettrolitico della
paziente non è lineare. La glicemia è normale
anche con la dieta casalinga, per cui non necessita di
correzioni farmacologiche. Rimane la macrocitosi che può
essere controllata con B12 e folati, complessi vitaminici
che risultano utili
per la scarsa varietà dellalimentazione e per
lipotrofia gastrica che porta a uno scarso assorbimento,
in particolare della cianocobalamina. Per quanto riguarda
lASA lovvio pericolo è il danno gastrico
che deve essere prevenuto con farmaci anti-H2 o inibitori
di pompa. Per ultimo la digitalemia deve essere inclusa
negli esami di controllo. |
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