M.D. numero 35, 23 novembre 2005

Professione
Elezioni FNOMCeO: ora tocca a Milano

Il dibattito sulla riforma degli ordini professionali è sempre più in fermento. La FNOMCeO non ne è immune, tanto che le attuali elezioni degli Ordini provinciali hanno segnato un passo importante nella richiesta di cambiamento. Ne è esempio la sconfitta nell’Ordine di Napoli della lista capeggiata dall’attuale presidente FNOMCeO Giuseppe del Barone.
Ora sotto i riflettori è l’Ordine di Milano, dove le elezioni si volgeranno dal 26 al 28 novembre. La novità è rappresentata dalla nuova lista “Riscatto medico”, coagulatasi attorno alla figura di Roberto Anzalone.
I capisaldi che caratterizzano il programma di questa lista sono:

  • l’apertura di uno sportello di consulenza gestito da colleghi;
  • la costituzione di un organismo specifico per ridurre il contenzioso legale;
  • la promozione della revisione del Codice Penale per arrivare alla depenalizzazione della colpa medica;
  • la tutela delle pari opportunità attivando meccanismi di sorveglianza per progressioni di carriera che tendano a premiare capacità e impegno, censurando discriminazioni di genere;
  • l’incentivazione ad ogni livello della deburocratizzazione dell’atto medico;
  • la promozione del riconoscimento ufficiale, con relativo statuto, della Federazione Regionale degli Ordine della Lombardia come interlocutori nei confronti della Regione.


Voglia di autonomia


Ma la vera peculiarità - secondo quanto sottolineato dai rappresentanti della nuova lista - rimane l’incontrovertibile indipendenza dai “poteri forti” romani, da sempre elemento distintivo dei risultati ottenuti nel triennio della presidenza di Roberto Anzalone dell’Ordine di Milano.
“I punti qualificanti - tengono a specificare gli esponenti della lista “Riscatto medico” - sono stati caratterizzati da un ECM multidisciplinare gratuito e di qualità; dalla promozione dell’educazione sanitaria nelle scuole elementari e medie gestita da medici di medicina generale; dalla protesta contro l’oneroso e ingiusto contributo coatto per l’ONAOSI; dalla liberalizzazione della pubblicità delle attività del medico; dalla difesa dell’autonomia professionale con un pesante intervento sulla problematica deontologica relativa al rinnovo della convenzione di medicina generale”.
Nel programma di “Riscatto medico”, la voglia di autonomia professionale, ma anche territoriale, è ben presente non solo attraverso la promozione della costituzione di un Ordine regionale, ma anche attraverso l’obiettivo di un evoluzione dell’ENPAM in senso federalista, con annessa gestione economica e amministrativa regionale.