M.D.
numero 35, 23 novembre 2005
Diagnostica
Evoluzione della radiodiagnostica: l'angioTC
di Faustino Boioli, Direttore Reparto di Radiologia
e Tecnologie Pesanti, AO Fatebenefratelli ed Oftalmico, Milano
Le nuove tecnologie hanno sviluppato metodiche alternative
allšangiografia tradizionale, a bassa invasivitā e scevre da
complicazioni. LšangioTC si esegue in ambulatorio e fornisce
ottimi risultati, con dosi di radiazioni inferiori allšindagine
tradizionale
La
tumultuosano evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha investito
tutto lambito delle discipline mediche, in particolare
quello della diagnostica per immagini, basti pensare allintroduzione
della TAC e della RMN e al loro rapido sviluppo nel tempo. Grazie
al progresso della tecnica è sempre più facile
ottenere immagini che rispecchiano nei minimi dettagli la realtà
anatomica e le eventuali patologie.
Un aspetto non secondario di questa nuova realtà è
rappresentato dalla possibilità di ottenere prestazioni
che si sovrappongono a quelle ottenibili finora con tecniche
complesse, costose e invasive: è il caso dellangiografia
digitale e delle arteriografie in particolare.
La patologia arteriosa è in costante crescita in relazione
anche al progressivo aumento delletà della popolazione,
inoltre se si tiene conto del fatto che parallelamente è
aumentata lesigenza di tutelare la salute e la qualità
della vita di questa fascia di popolazione, risulta ovvia la
maggiore richiesta di indagini per lo studio di distretti arteriosi.
Questo bisogno è stato in parte soddisfatto dallecotomografia,
in particolare dallecocolordoppler, ma in molti casi è
necessario sia uno studio panoramico del distretto arterioso
in questione, sia immagini più dettagliate (in particolare
per lo studio di circoli collaterali) e larteriografia
diventa soprattutto indispensabile nel caso vi sia lipotesi
di un intervento.
Larteriografia digitale comporta la puntura di unarteria
periferica (in genere la femorale comune o la brachiale) e il
suo cateterismo. È quindi un esame invasivo, con possibili
complicazioni, per esempio ematomi in sede di puntura, specie
in pazienti scoagulati, dissecazioni parietali, ecc. Inoltre
dopo lesecuzione dellesame il paziente deve essere
tenuto in osservazione almeno per alcune ore.
Le nuove tecnologie hanno sviluppato metodiche alternative allangiografia
tradizionale, a bassissima invasività e scevre da complicazioni,
che non richiedono lo studio della coagulazione, con risultati
oramai equivalenti e per alcuni aspetti superiori. Esse sono
rappresentate dalla angioTC e dalla angioRM.
TC spirali
LangioTC è attualmente più diffusa e accessibile
dellangioRM e richiede staff meno specializzati rispetto
allangiografia tradizionale.
La metodica è stata resa attuabile dalla comparsa delle
TC spirali (STC). In precedenza era possibile solo lo studio
di grossi vasi, con ricostruzioni piuttosto grossolane e per
una breve lunghezza del vaso, in quanto la TC non era sufficientemente
veloce per seguire il mezzo di contrasto nel suo decorso lungo
le arterie.
La STC ha reso realizzabile lo studio accurato di distretti
via via più ampi, con unelevata capacità
di risoluzione; per esempio la STC monostrato ha permesso lo
studio dellaorta e di distretti arteriosi limitati, come
le carotidi, in particolare della regione della biforcazione
carotidea, sede elettiva della patologia ateromasica e del circolo
di Willis.
Nella pratica comune ha sostituito totalmente langiografia
nella ricerca delle dissecazioni aortiche e delle tromboembolie
polmonari, indagini che vanno eseguite durgenza, su pazienti
critici che sono a rischio per le esplorazioni angiografiche.
TC spirali multistrato
È con la comparsa delle TC spirali multistrato (MSTC)
che questa tecnica ha sviluppato tutte le sue potenzialità,
grazie alla velocità di scansione che permette di studiare
estesi distretti mantenendo unalta definizione. Con una
sola apnea è infatti possibile studiare lalbero
arterioso dal diaframma ai piedi.
Si stanno rapidamente diffondento MSTC a 16 e a 64 strati -
ovviamente con un costo che varia in maniera significativa in
relazione al numero di strati - che danno risultati sovrapponibili
alla tecnica angiografica per lo studio del lume vasale, ma
anche molte più informazioni rispetto alla stessa.
Lindagine viene eseguita in via ambulatoriale e dal punto
di vista del paziente è equivalente alle altre indagini
TC con mezzo di contrasto.

Esecuzione
dellindagine
Lesame è condotto con lintroduzione di mezzo
di contrasto iodato (120-150 ml) per via venosa alla velocità
di 4-5 ml/sec. La metodica comporta lacquisizione di molte
immagini assiali, cioè analoghe a quelle delle comuni
TC, oltre 1000 nello studio dellaorta addominale. Questo
rende praticamente impossibile la loro stampa e la lettura,
che viene fatta scorrendole come si fa con le pellicole
cinematografiche (cinemode), eventualmente documentando le lesioni
significative.
Caratteristica importante dello studio con la TC è che
lindagine permette una rielaborazione dei dati (post-processing)
che consente di evidenziare unicamente la componente arteriosa,
lo studio panoramico dei vasi, che è il risultato della
ricostruzione a partire da numerose immagini assiali (figura
1) e lanalisi per segmenti degli stessi, anche con elaborazione
tridimensionale e rotazione per poterli analizzare e per pianificare
eventuali successivi interventi, da ogni angolo di veduta (figura
2).
Inoltre, offre la possibilità di studiare in contemporanea
il parenchima dellarea esaminata, cioè quello che
sta intorno ai vasi stessi, con possibilità di associare
altre patologie e la struttura delle pareti vascolari, valutando
per esempio il grado di calcificazione delle placche aterosclerotiche
(langiografia al contrario studia unicamente il lume vascolare).
Il
post-processing permette anche di evidenziare la struttura scheletrica
assieme ai vasi, per una migliore definizione dei reperi anatomici,
di evidenziare arterie di piccolo calibro, nonché quadri
panoramici dellalbero arterioso (figura 3).
Oltre che nello studio del sistema arterioso periferico (carotidi
comprese), langioTC sta diventando la metodica di riferimento
per lo studio del distretto splacnico ed endocranico, in correlazione
con le tecniche RMN di diffusione e perfusione.
Nella pratica comune molti pazienti oramai accedono alla angioMSTC
quale studio di base per il sistema arterioso periferico, ed
è in fase avanzata di valutazione il ruolo dellangioMSTC
nello studio delle coronarie. I risultati con la MSTC a 64 strati
sono eccellenti e anche con le TC 16 strati è possibile
evitare le coronarografie di controllo successive alle coronarografie
eseguite in urgenza, anche con scopo terapeutico (angioplastica).
Unultima considerazione è che la dose di radiazioni
al paziente con langioTC è significativa, ma comunque
inferiore a quella dellagiografia digitale, che richiede
il ricorso alla scopia, che ha alta valenza dosimetrica.
Conclusioni
Anche se ridimensionata come numero di prestazioni, langiografia
non esce comunque di scena. Rimane un completamento diagnostico
nei pochi casi dubbi alla TC e ha assunto un importante ruolo
per lo sviluppo di sempre più sofisticate pratiche interventistiche,
come nel caso dellangioplastica e nel posizionamento delle
protesi endoaortiche per aneurisma, un intervento che peraltro
è pianificato fin nei minimi dettagli con una preliminare
angioTC.