M.D.
numero 33, 9 novembre 2005
Professione
La medicina di iniziativa attraverso i POS
di Filippo Mele
I Percorsi di Orientamento alla Salute (POS) come strumento
per agevolare da parte dei Mmg lapplicazione della medicina
diniziativa che presenta significative criticità.
Una problematica su cui ha focalizzato lattenzione, nel
recente congresso nazionale della Fimmg, Sebastiano Marino della
Scuola Quadri del sindacato
Negli
ultimi anni sempre più spesso nel dibattito professionale
della MdF si è posta lattenzione sullimportanza
della medicina diniziativa e sulle difficoltà di
applicazione in un contesto lavorativo che induce invece ad
una medicina difensiva.
Nel 57° Congresso della Fimmg, Sebastiano Marino, responsabile
della Scuola Quadri del sindacato, nella sua relazione: La
medicina di iniziativa strumento professionale per la promozione
della salute ha cercato di dare un inquadramento sistematico
di tale problematica.
La medicina di famiglia si occupa di tutti i problemi di salute
dei pazienti, acuti e cronici, con un approccio centrato sulla
persona, ma orientato allindividuo, alla sua famiglia,
alla sua comunità, in una dimensione non solo fisica,
psicologica e sociale, ma anche culturale ed esistenziale. È
il cosiddetto approccio olistico che avanza e che
fa della MdF una disciplina specialistica con il suo core di
competenze. Partendo da questo assunto, Marino ha indicato i
Percorsi di Orientamento alla Salute (POS) quali strumenti che
coadiuvano la possibilità applicativa della medicina
di iniziativa.
La finalità è quella di promuovere la salute e
il benessere dei pazienti con interventi appropriati ed efficaci
in un POS che si avvia al primo impatto/contatto con il paziente
per esaurirsi al termine del processo assistenziale.
Uno strumento di gestione e salvaguardia della salute dellindividuo
che secondo Marino valorizza, la professionalità
e limpatto sociale del Mmg rendendolo protagonista attivo
e non passivo, seduto nel suo ambulatorio in attesa della domanda
del suo assistito.
Non va dimenticato infatti che la medicina diniziativa
presenta alcune criticità che ne ostacolano lapplicazione,
due di particolare rilevanza secondo Marino:
1. lonerosità organizzativa e gestionale;
2. la potenziale intrusività nella vita privata di chi
si percepisce sano.
Solo i medici con personale di studio e che, magari, operano
in associazione, utilizzando ambulatori dedicati possono agevolmente
praticare la medicina di iniziativa. Un tallone di Achille
che potrebbe essere ovviato attraverso incentivi economici ed
organizzativi. In merito cè da considerare che
limplementazione della medicina di iniziativa è
un valore aggiunto non solo per il Mmg, ma anche per lassistito,
che si sente maggiormente tutelato, e anche per la Asl in rapporto
al miglioramento della compliance dei programmi istituiti con
la copertura diffusa sul territorio.
Il secondo punto critico (intrusività nella vita privata
di chi si percepisce sano), troverebbe nei POS un esempio di
presa in carico e di patto iniziale con lassistito.
Percorsi
di Orientamento alla Salute: identikit e potenzialitą |
I
Percorsi di Orientamento alla Salute sono le strategie e
i processi messi in atto nell'ambito delle cure primarie
per la gestione
del paziente in un processo di prevenzione, diagnosi e cura.
Si basano sulle evidenze scientifiche e sulle linee guida
accreditate, contengono i percorsi diagnostico-terapeutici
e definiscono obiettivi di salute misurabili sulla base
di indicatori e standard.
L'elaborazione dei Percorsi deve partire dall'analisi
dei bisogni reali e percepiti degli utenti per prevedere
sistemi di offerta delle prestazioni cliniche, sanitarie
ed amministrative, adattabili alle differenti modalità
di erogazione delle cure primarie.
I POS sono costruiti in considerazione delle caratteristiche
epidemiologiche, cliniche, logistiche e organizzative
delle specifiche realtà. In tale prospettiva, a titolo
esemplificativo, sono da considerare tra le principali variabili
nell'elaborazione di un POS:
- la diversa offerta legata al profilo organizzativo del
Mmg, singolo, con personale di studio o nei differenti tipi
di regime associativo con altri medici;
- il contesto ambientale in cui il medico opera e il conseguente
livello di offerta reso per la stessa patologia
da altre unità dofferta, come ospedali o centri
di medicina specialistica
- le strategie e gli obiettivi di Asl/distretto per l'allocazione
delle risorse.
I POS possono essere quindi considerati strumenti
a supporto di processi decisionali per favorire il passaggio
da un controllo delle attività legate al concetto
di efficienza a un controllo flessibile, che migliori la
funzionalità complessiva dei processi di erogazione
dei servizi e favorisca l'integrazione fra i vari livelli
assistenziali.
Ove applicabile, il POS diventa così un sistema
per guidare e tenere sotto controllo la domanda e offerta
di prestazioni, stabilendo politiche di salute e obiettivi
coerenti con riferimento alla qualità e alla appropriatezza,
in quanto coniuga il percorso clinico e organizzativo alle
esigenze di appropriatezza, efficienza e qualità
percepita dall'assistito. |
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