M.D.
numero 31, 26 ottobre 2005
Pratica
medica
Aborti spontanei e alterazioni del metabolismo
dei folati
di Francesco Carelli, Medico di medicina generale, Milano, EURACT
e Alberto Formenti, Medico tirocinante, Milano
Una
donna di 34 anni al quarto mese di gravidanza viene in studio
per riferire notizie della madre, ricoverata per ictus in
un ospedale situato in una vallata alpina, a centinaia di
chilometri dalla sua abitazione. La giovane donna presenta
uno stato ansioso per la difficile situazione familiare.
Dopo una settimana il fratello ci informa che la sorella
ha avuto un aborto spontaneo. |
Anamnesi
Nel
2003 la paziente ha portato a termineno regolarmente una prima
gravidanza.
Allinizio del 2004, quando ancora allattava, la donna
ha una nuova gravidanza, interrotta al quarto mese da un aborto
spontaneo. Va segnalato che la donna viveva una situazione di
stress dovuta alla coabitazione nello stesso palazzo con il
padre e una zia affetti da gravi patologie. Nello stesso anno,
a distanza di sei giorni, ambedue i congiunti sono deceduti.
Nellautunno 2004, nuova gravidanza. Ma la madre della
paziente, mentre accudisce la nipotina in montagna, viene colpita
da un grave ictus. La degenza si protrae richiedendo continui
viaggi da parte della figlia: al quarto mese si verifica laborto
spontaneo.
Indagini
Le visite ginecologiche e gli esami si rivelano tutti nella
norma. Ma il ripetersi scadenzato degli aborti ci ha indotto
ad approfondire le cause, decidendo per una consulenza genetica.
Uno studio in consulenza genetica ha evidenziato la presenza
di una mutazione genetica eterozigote 677C-T della MTHFR (metilenetetraidrofolato
reduttasi), che determina un livello plasmatico elevato di omocisteina,
con riduzione dellacido folico, fino a causare un danno
del tubo neurale del feto.
Note e approfondimenti
Lacido folico è una sostanza nutritiva essenziale,
che assunta nelle fasi precoci della gravidanza riduce la possibilità
che si verifichi un danno del tubo neurale del feto. Inoltre
in letteratura viene riportato che livelli aumentati di omocisteina
possono essere associati a difetti congeniti del tubo neurale.
Tali osservazioni potrebbero essere collegate al fatto che lacido
folico costituisce un cofattore essenziale nel processo metabolico
che controlla il livello ematico di omocisteina.
Livelli ematici elevati di omocisteina sono risultati associati
anche a difetti cardiaci congeniti, aborti spontanei e altre
complicanze nella gravidanza; in altre osservazioni si è
considerata lassociazione fra livelli sierici elevati
di omocisteina, arteriosclerosi e formazione del coagulo.. Sembrerebbe
che i livelli elevati siano in qualche modo tossici,
causando danno allo sviluppo del tessuto placentare, risultando
in aborti spontanei.
Il livello normale di omocisteina è sotto il controllo
enzimatico di metionina e cistatione. Queste reazioni no dipendono
da tre enzimi chiave e dai cofattori vitaminici B12, B6 e acido
folico.
Un difetto genetico comune si verifica nellenzima 5,10
metilenetetraidrofolato-reduttasi (variante 677C-T), che risulta
essere la causa degli elevati livelli sierici di omocisteina
che possono essere tossici per placenta ed embrione. Circa il
5-20% della popolazione italiana può presentare tale
difetto genetico.
Dosi elevate di acido folico, vitamine B6 e vitamina B12 riducono
i livelli di omocisteina aumentando la funzionalità enzimatica.
Mentre i livelli elevati di omocisteina riscontrati con il difetto
di MTHFR potrebbero essere tossici per i tessuti, si può
considerare un meccanismo alternativo.
La modificazione di omocisteina a metionina via MTHFR e metionina
sintetasi porta a S-adenosilmetionina, che è il principale
donatore metilico intracellulare e i gruppi metilici sono elementi
chiave per il controllo del DNA della proliferazione, migrazione
e differenziazione cellulare. Così il difetto di MTHFR,
limitando la formazione di S-adenosilmetionina, può associarsi
logicamente a questi problemi fetali, facendo fallire la regolare
crescita cellulare e lo sviluppo.
Laborto conseguente a queste alterazioni non riconosce
unetà fetale tipica, in quanto è levento
finale di processi patologici diversi, che sono tutti generati
dagli squilibri enzimatici citati.
Commento |
Nel
caso illustrato il ripetersi dello stesso periodo abortivo
è da considerarsi casuale o forse riconducibile alleffetto
combinato di un insieme di fattori (stress emotivo e fisico
e alterazioni enzimatiche) presenti in entrambi le gravidanze.
Emerge comunque un messaggio chiave: lestrema importanza
per le donne che programmano una gravidanza di assumere
un sufficiente dosaggio di folati, vitamina B6 e B12. Inoltre,
andrebbero effettuati test sulla trombofilia e dosaggio
dellomocisteina quando si siano verificati difetti
neonatali, grave pre-eclampsia, morte inaspettata del feto
a termine, ritardi di crescita, aborti multipli inesplicati. |