
M.D.
numero 29, 12 ottobre 2005
Professione
Strumenti e farmaci nella borsa del medico
di Mauro Marin, Medico di medicina generale, Pordenone
La borsa del medico di famiglia deve contenere strumenti
e farmaci utili sia la visita programmata sia per gestire unurgenza.
Tenuto conto che il Mmg deve obbligatoriamente intervenire in
caso di urgenze recepite, perché le Asl non forniscono
i farmaci per le urgenze che invece danno già ai medici
di continuità assistenziale?
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L
a
borsa del medico di famiglia deve contenere gli strumenti (tabella
1) e i farmaci (tabella 2) necessari al domicilio del paziente
sia per effettuare una visita programmata sia per gestire unurgenza,
compresa la rianimazione cardio-polmonare extraospedaliera (M.D.
2005; 7: 18-22).
Il contenuto della borsa viene spesso personalizzato in base
alle necessità rilevate dal medico e alla tipologia dei
suoi pazienti (Aust Fam Physician 2004; 33: 714-20); esso varia
anche in funzione della distanza dal più vicino ospedale
e della disponibilità locale di ambulanze con personale
sanitario a bordo o di altri servizi preposti allemergenza
sanitaria (Drug Ther Bull 2000; 38: 65-8).
È ovvio che
i medici che operano in aree montane o rurali, lontane da una
centrale operativa del 118, hanno una più varia e frequente
richiesta di interventi urgenti e di conseguenza devono essere
più attrezzati rispetto ai medici che svolgono la loro
professione in città.
Secondo unindagine belga (Scand J Prim Health Care 2002;
20: 242-3) la maggioranza dei medici di famiglia risulta sufficientemente
equipaggiata per rispondere alle chiamate domiciliari, tuttavia
solo il 50% dei medici porta sempre in borsa tutti i farmaci
essenziali per le urgenze, pur avendoli prescritti negli ultimi
12 mesi, con leccezione di adrenalina e atropina che vengono
usate raramente. Lindagine rileva che solo il 57% dei
medici in Belgio porta in borsa un glucometro, che di solito
però è già disponibile al domicilio dei
diabetici diagnosticati.
Appare invece sottovalutata limportanza delluso
dellossimetro per disporre di un parametro utile per stabilire
la necessità di un ricovero ospedaliero o per valutare
la necessità dellossigenoterapia domiciliare (N
Engl J Med 2004; 350: 2689).
Conoscendo le necessità terapeutiche degli assistiti
che vanno a visitare, i medici possono integrare di volta in
volta il contenuto della borsa con quanto ritengono utile al
caso.
Linterno della borsa deve essere diviso in scomparti per
farmaci, strumenti, materiale monouso e ricettari, in modo da
consentire un veloce reperimento di quanto necessario allintervento
in corso.
In automobile è consigliabile tenere la borsa nel bagagliaio
per una maggiore protezione dei farmaci dalle escursioni termiche
estive, ma anche dai furti. Nel bagagliaio si può tenere
inoltre un contenitore termico o un minifrigo da automobile
per eventuali farmaci termolabili (adrenalina, glucagone, vaccini,
ecc) e un contenitore per i materiali più ingombranti
e di uso meno frequente o dipendente dallarea in cui si
opera, per esempio:
-
soluzione glucosata al 33% per crisi ipoglicemiche;
-
soluzione
fisiologica per reidratazione o per aumento della volemia;
-
deflussori
e cestelli per fleboclisi;
-
kit
per rianimazione con maschera-pallone di Ambu;
-
kit
per cateterismo vescicale;
-
kit
per tamponamento nasale anteriore;
-
kit
per sondino naso-gastrico;
-
kit
per paracentesi evacuativa di versamenti ascitici;
-
kit
per immobilizzare arti fratturati (stecche e bende);
-
collare
cervicale.
Ulteriori
farmaci utili da tenere in automobile per iniziare senza ritardo
una terapia (quando la farmacia aperta è lontana o non
accessibile subito dal paziente con difficoltà di deambulazione
o di mezzi di trasporto) sono per esempio: campioni di antibiotici
delle classi dei macrolidi, penicilline e chinolonici, vitamina
K per ridurre elevati valori di INR a pazienti in terapia anticoagulante,
collirio anestetico tipo novesina per abrasioni e ulcerazioni
corneali con dolore oculare urente, collirio antibiotico per
congiuntiviti con secrezioni purulente, creme dermatologiche
per ustioni, eritemi, punture dinsetto, morsi e ferite.
Principali terapie extraospedaliere
urgenti
Sindromi coronariche acute
Una fiala im di acetilsalicilato di lisina riduce la mortalità
per infarto nelle sindromi coronariche acute (N Engl J Med 2000;
342: 95) e la trinitrina 0.3 mg in cf frammentati con i denti
ogni 5 minuti oppure isosorbide dinitrato 0.5 mg sublinguale
risolvono di norma la crisi anginosa (N Engl J Med 1998; 338:
521).
Se il dolore anginoso non regredisce dopo la somministrazione
di 3 confetti di trinitrina oppure dopo 20 minuti, bisogna sospettare
un infarto miocardico acuto (Lancet 2003; 361: 847) e somministrare
eventualmente 2-4 mg ev di morfina per sedare il dolore, monitorando
polso e pressione arteriosa in attesa dellarrivo del 118.
In corso di infarto se compare bradicardia associata a grave
ipotensione, somministrare atropina 0.5 mg ev, ripetibile dopo
10 minuti.
Crisi ipertensiva
Farmaco di prima scelta è la nifedipina cpr 10 mg sublinguale
che può ridurre del 20% circa i valori pressori entro
10-30 minuti, con una durata dazione di circa 2 ore. Utile
anche il captopril 25 mg cpr sublinguale e la clonidina 1 fiala
im.
Edema
polmonare
Furosemide 2-4 fiale ev da 20 mg e nitroglicerina sublinguale
sono i farmaci di primo impiego extraospedaliero in assenza
di grave ipotensione (N Engl J Med 2003; 348: 2007).
Embolia polmonare
Le eparine a basso peso molecolare (N Engl J Med 2004; 363:
1295) sono la terapia elettiva di questa subdola malattia, da
sospettare in caso di improvvisa comparsa di dispnea, dolore
toracico, tosse, tachipnea e tachicardia in soggetti con fattori
di rischio tromboembolico come recenti fratture, traumi, neoplasie
o trombosi venose profonde agli arti inferiori (M.D. 2000; 9:
27-28).
Crisi dasma bronchiale
La terapia può essere iniziata con salbutamolo spray
ogni 20 minuti per unora, associato a metilprednisolone
125 mg ev.
Ictus ischemico e TIA
Utile subito lacido acetilsalicilico o lacetilsalicilato
di lisina im se non esiste la possibilità per lictus
non emorragico di ricorrere entro 3 ore alla terapia fibrinolitica
in una stroke unit (Lancet 2003; 362: 1211).
Promozione
della formazione per la gestione delle urgenze |
Il
medico di medicina generale è un incaricato di pubblico
servizio tenuto a intervenire in caso di urgenze recepite,
ma nellACN 2005 ingiustamente non gli viene riconosciuto
un rimborso per il costo dellequipaggiamento e del
suo rinnovo, in particolare di farmaci. Sarebbe giusto invece
che attraverso convenzioni regionali si ponesse a carico
delle Asl la fornitura dellequipaggiamento per le
urgenze già erogata ai medici di continuità
assistenziale e che le Asl promuovessero una specifica formazione
continua sulla gestione extraospedaliera delle urgenze. |
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