Editoriale
Tessere, smart card e sudate carte
Sono i giorni della celebrazione della
tecnologia al servizio dellefficienza sanitaria. È
partita in grande stile, infatti, la campagna nazionale di comunicazione
per spiegare agli italiani che entro la fine dellanno
riceveranno la tessera sanitaria.
Undici milioni di carte di credito della salute
già distribuite in via sperimentale in Abruzzo, Umbria,
Emilia Romagna, Veneto, Liguria e Molise, entro fine anno la
valanga di tesserine dovrà raggiungere tutti gli assistiti.
Una slavina preceduta da una campagna impressionante, fatta
di annunci sui giornali nazionali, ma anche
sulle Tv e le radio locali, senza dimenticare internet, con
annesse le tradizionali affissioni, gli spot nei cinema e i
depliants nelle banche.
Lobiettivo: monitorare la spesa sanitaria, quella per
i farmaci, ma anche le analisi e tutte le visite. Proprio per
riempire di informazioni le tesserine, i nuovi ricettari, quelli
con gli spazi per i codici fiscali degli assistiti, sono già
in distribuzione tra i Mmg. E attraverso i nuovi moduli i pazienti,
le loro vicende sanitarie e i loro consumi sanitari dovrebbero
essere completamente tracciabili nei meandri del sistema, tra
esenzioni, invalidità e benefit,
e gli eventuali comportamenti inappropriati potrebbero essere
valutati e corretti. Al momento i medici di famiglia stanno
facendo la loro parte: risultano già trasmesse in via
telematica alla Sogei, lagenzia che coordina lallineamento
delle banche dati, oltre 700 milioni di ricette. Ma sono solo
le farmacie pubbliche e i laboratori ad aver aperto il flusso
informativo, mentre, sempre secondo lagenzia, le farmacie
private fanno difficoltà. Dunque allennesimo cambiamento
delle carte in tavola, allennesima variazione di abitudini
e supporti prescrittivi in pochi anni, i Mmg hanno risposto
positivamente, e se quella massa di tesserine acquisiranno preziose
informazioni a ragion dessere, sarà dovuto in gran
parte alla loro capacità di adattamento. Una scuola di
sopravvivenza ormai
ben collaudata dai Mmg che sembra, tuttavia, senza limiti.
Mentre la campagna e i suoi colori accattivanti conquistano
il centro della scena, nellombra rimangono i medici di
famiglia e le loro sudate carte. Sì, perché il
nuovo ricettario è solo una delle incombenze che gli
pioveranno sulle spalle. Rimane in sospeso, ancora oggi, la
vicenda dei certificati per infortuni e malattie professionali.
LInail doveva produrre una bozza daccordo per organizzare
e remunerare meglio questo compito. La Cumi ci fa sapere che
il linguaggio è pretestuoso e i compensi insufficienti,
e che si continua ad aumentare il carico di lavoro dei
medici e a burocratizzarlo senza senso. Così non
si va da nessuna parte, accusa la Cumi, e ci sentiamo di sottoscriverlo.
Gli fa eco Snami che sottolinea di non potere svendere unattività
medico legale,
con tutti i rischi legati ad essa. Carte tecnologiche da un
lato, sudate carte dallaltro: è dura la vita per
i Mmg.