M.D.
numero 22, 15 giugno 2005
Tribuna
Quel pasticciaccio delle prescrizioni indotte
di Filippo Mele, Medico di medicina generale, Policoro
(MT)
Cari colleghi prestate particolare attenzione alle trascrizioni
di ricette specialistiche. Potreste trovarvi, come a Matera,
nella scomoda posizione di dover prima giustificare la vostra
prescrizione, poi rimborsare quanto speso dalla Asl e, infine,
ritrovarvi sotto inchiesta da parte della Guardia di Finanza.
Tale questione, per fortuna, ha avuto esito positivo per i medici
di famiglia materani.
Il buon fine è da addebitare anche allintervento
chiarificatore della direzione generale dellAzienda, un
po in ritardo per dirla tutta. Ma il dramma delle prescrizioni
indotte resta ed è foriero di non pochi grattacapi per
i Mmg, da tempo sotto il mirino. A quando linizio della
lotta di liberazione da parte dei sindacati di categoria?
Improvvisamente,
circa un anno fa, un centinaio di medici di medicina generale
di Matera si ritrovarono sulla scrivania una raccomandata dellASL
attraverso cui venivano contestate alcune prescrizioni farmaceutiche,
ritenute improprie.
Sempre a mezzo raccomandata ai medici veniva richiesto entro
15 giorni un chiarimento in merito e la somma delleventuale
rimborso per la spesa sostenuta dal Ssn.
Ma quello che ha scosso di più lintero comparto
è stato lipotizzato intervento della Guardia di
Finanza che nel frattempo aveva sentito alcuni dei pazienti
a cui erano stati prescritti i farmaci contestati: alendronato,
cpr 70 mg, prescritto per losteoporosi maschile, per cui
sono autorizzate le sole cpr da 10 mg; il ciproterone acetato
compresse per irsutismo e acne (lindicazione autorizzata
è il trattamento del carcinoma prostatico inoperabile);
il neridronato fiale per losteoporosi (indicazione autorizzata
per osteogenesi imperfetta), il ketorolac fiale, usato in trattamenti
superiori a 2 giorni e per indicazioni non previste.
Si tratta, cioè, di farmaci spesso trascritti dai medici
di famiglia su indicazioni terapeutiche specialistiche o, nel
caso del ketorolac, anche dopo dimissioni ospedaliere o dopo
accessi in pronto soccorso.
Le rimostranze
Come era augurabile, lintervento sindacale non si è
fatto attendere. Ho fatto presente ai vertici della Asl
che queste prescrizioni, indotte - ha tenuto subito a precisare
Tommaso Dubla, segretario provinciale della Fimmg - derivano
da trascrizione di consulenze specialistiche. Quanto sta accadendo
sta creando turbative nel rapporto tra i medici e i pazienti.
Se cè stato il coinvolgimento della Guardia
di Finanza - ha fatto eco al rappresentante della Fimmg, Gennaro
Grieco, presidente regionale dello Snami - significa che sta
venendo meno lintesa raggiunta con la Regione sulle prescrizioni
ritenute improprie. Contestazioni simili, prima di arrivare
ai finanzieri, devono passare dalla Commissione regionale sullappropriatezza.
La levata di scudi ha causato lintervento del direttore
generale dellAsl, Domenico Maroscia, che in quel frangente
precisò che si trattava di un semplice confronto chiarificatore
con i Mmg per prescrizioni ritenute improprie dal sistema dei
controlli, sottolineando che la Guardia di Finanza stava svolgendo
autonomamente le sue indagini e che lAsl si era limitata
ad attivare quanto previsto dallaccordo sindacati-Regione.
Dichiarazioni dintenti
Non mancarono le dichiarazione dintenti dei sindacati
di categoria, pronti a battersi per eliminare la piaga delle
prescrizione indotte.
Secondo quanto dichiarato allora da Erasmo Bitetti, vice segretario
provinciale Fimmg, ogni medico deve assumersi la responsabilità
di ciò che prescrive, senza scaricarne lonere sui
medici di famiglia.
Ma bastano, in proposito le dichiarazioni di principio?
Quanto successo ai medici di Matera potrebbe accadere a qualsiasi
Mmg dItalia. Diventa quindi improrogabile riuscire a sottrarre
i medici di famiglia dalla scomoda posizione in cui si trovano:
tra lincudine delle prescrizioni indotte e il martello
delle richieste degli assistiti.
Non possono certo bastare le dichiarazioni dintenti dei
sindacati che ipotizzano clamorose iniziative di protesta, come
per esempio quelle esternate dalla Fimmg in prima pagina sul
n.11 di Avvenire Medico del 2004. A quando il loro inizio? Un
monito anche allo Snami. Forse sarebbe più opportuno
tralasciare le divisioni e le polemiche per una convenzione
di cui molti Mmg dItalia (vedasi Bologna) hanno già
incassato gli arretrati, e armarsi per una lotta di liberazione
e di recupero della dignità professionale.