M.D.
numero 21, 8 giugno 2005
Contrappunto
Perché bisogna puntare sulla formazione continua
di Giovanni Filocamo Mmg, Milano, Responsabile Nazionale Dipartimento
Pur considerando che il nostro Ssn è uno dei migliori
del mondo, anche grazie al lavoro dei medici di famiglia, è
necessario ottimizzare le nostre performance. Lintroduzione
in Sanità di metodologie di gestione aziendale infatti
sta sovvertendo lintero assetto clinico-assistenziale.
Il medico di famiglia, proprio in funzione del suo ruolo professionale
complesso, ha bisogno di un percorso di formazione continua
ad hoc.
A tale esigenze sono chiamate a rispondere le Società
Scientifiche della medicina generale evidenziando, in primis,
le inadeguatezze e i limiti di un percorso ECM istituzionalizzato.
Il fine è quello di rendere tale percorso in itinere
più aderente alle necessità della medicina generale.
Le
tematiche con cui il medico di famiglia si confronta quotidianamente
nel suo operato sono sempre più pressanti e coinvolgono
molti campi dinteresse, da quello medico legale, a quello
normativo-sindacale a quello clinico-professionale. Dinnanzi
ad un così ampio spettro di problematiche, ci si è
spesso domandato se era veramente possibile realizzare un livello
formativo più consono al profilo professionale del moderno
Mmg. La risposta è assolutamente affermativa, per differenti
motivazioni, prima fra tutte perché la formazione rappresenta
lo strumento per ottenere un miglioramento delle performance
professionali in qualunque ambito della medicina.
Pur considerando che il sistema sanitario italiano è
uno dei migliori del mondo, anche grazie al lavoro dei medici
di famiglia, risulta comunque necessario ottimizzare le nostre
performance, perché lintroduzione in Sanità
di metodologie di gestione aziendale sta rivoluzionando lintero
assetto organizzativo. Tale circostanza comporta per il medico
lassunzione di un atteggiamento flessibile, propositivo
e innovativo nei confronti del proprio operato, in ragione della
necessità di raggiungere un profilo professionale più
adeguato in rapporto alle risorse disponibili. È comunque
vero che in questo processo di ricerca di nuovi moduli organizzativi,
il medico è sempre più sollecitato ad adattarsi
a sistemi. Oggi, infatti, per ottimizzare le attività
professionali è richiesta maggiore duttilità,
competenza e professionalità, quali esiti di una formazione
alla professione più globale, che comprende aspetti tecnici,
psicologici, manageriali.
Il miglioramento delle performance professionali può
tuttavia essere ricercato anche per migliorare la soddisfazione
dellutente e dei professionisti coinvolti. La ricerca
di una maggiore soddisfazione nella nostra professione è
una delle motivazioni più rilevanti per migliorare il
nostro lavoro.
Queste sono le motivazioni con cui ha preso corpo nel nostro
Paese un progetto sistematico di ECM. Le prime osservazioni
riportate sulle attività formative che il ministero della
Salute ha svolto dopo la fase iniziale di sperimentazione del
Progetto di Educazione Continua in Medicina risalgono al 2003.
In pratica, il ministero a quel tempo ha evidenziato che le
attività formative espresse sul territorio (in un anno
erano stati valutati circa 10.000 eventi) avevano grossi limiti,
in particolare:
n Le attività previste erano state organizzate senza
unadeguata raccolta di bisogni formativi dei medici (rispondevano
quindi a bisogni differenti rispetto a quelli reali della categoria).
n Le attività erano distribuite dal punto di vista geografico
in modo disomogeneo, con alta offerta di eventi formativi in
alcune aree e scarsa offerta nelle rimanenti zone.
n Le attività formative che erano state erogate avevano
trascurato molti argomenti, rilevanti dal punto di vista formativo-professionale,
ma che non avevano un immediato riscontro economico di mercato.
n Le attività formative avevano ignorato molti degli
operatori della salute (psicologi, infermieri, tecnici, ecc.)
mentre si erano concentrate di più sui medici (di famiglia
e alcuni specialisti).
Il percorso di AIMEF
Partendo da queste osservazioni, lAssociazione Italiana
Medici di Famiglia (AIMEF), che punta molto sulla formazione
con un proprio Dipartimento dedicato, ha attivato un percorso
di ricerca di qualità che le ha fatto ottenere la certificazione
UNI EN ISO 9001: 2000 (n. 4926-A) relativamente alla progettazione
ed erogazione dellattività formative sia residenziali
che a distanza.
Dalla fase iniziale dellattività di ECM, AIMEF
ha organizzato oltre 80 eventi formativi sul territorio nazionale
su argomenti clinici e di aggiornamento professionale e corsi
per la facilitatori di formazione (lelenco completo è
disponibile nel sito www.ecm.sanita.it).