M.D. numero 20, 1 giugno 2005

Editoriale
Faccia a faccia tra Mmg e ministro

Rilanciare la figura del medico di medicina generale attraverso un incontro con le rappresentanze, al fine di aprire tavoli di confronto sulle varie tematiche riguardanti la sanità e, in particolare, la medicina di famiglia.
Il ministro della Salute Francesco Storace inaugura il suo mandato incontrando i Mmg e chiedendo la loro opinione su vari argomenti inerenti il suo programma di Governo. Una prassi inedita rispetto ai suoi predecessori e molto apprezzata, anche pubblicamente, dagli stessi sindacati. Concertazione, approfondimento dello specifico della medicina del territorio, ma anche pugno di ferro contro sprechi e abusi, sembrano essere le caratteristiche che lčex Governatore del Lazio vuole imprimere a questo suo nuovo incarico. Storace, in unčapertura frenetica di mandato, ha già avuto modo di spiegare le proprie priorità alla Commissione Igiene e Sanità del Senato: ridurre i prezzi dei farmaci, approfondire e verificare il rapporto con le Regioni, portare avanti il federalismo fiscale, presentare entro dicembre il nuovo Piano Sanitario Nazionale 2006-2008, ma soprattutto abbattere le liste dčattesa.
Le lunghe attese che i cittadini subiscono prima di accedere alle prestazioni essenziali del Ssn sono una delle bestie nere del neo-ministro, che ha tentato, con poco successo in verità, di opporvisi anche nel mandato da Governatore. Spesso, gli ricorda a mezzo stampa qualche malizioso suo ex-amministrato, il paziente si rivolge direttamente al professionista, chiamandolo sul telefonino senza che nessuna procedura di verifica sia effettuata da parte della Asl e della Regione per accertare se il medico ha in precedenza svolto il lavoro istituzionale per il quale viene pagato.
Storace ha annunciato di voler procedere con lo stesso sistema applicato "per il ritardo dei treni", assicurando ai cittadini un rimborso per il disservizio, secondo le indicazioni di una commissione specifica. Ma ha reso noto di voler avviare anche "una seria indagine nazionale", con il supporto dei Nas. Annuncio che in realtà ha messo in allarme anche il presidente della Fnom, Giuseppe Del Barone. Ogni medico, pensiamo con lui, è in grado di valutare, secondo scienza e coscienza, quando sia opportuno nellčinteresse dei pazienti ricorrere a farmaci, ad accertamenti strumentali o a visite specialistiche, anche per evitare impropri e costosi ricoveri ospedalieri. Il primo punto del programma dovrebbe essere, dunque, non tanto individuare colpevoli, quanto trovare una soluzione organizzativa, speriamo risolutrice.
Qualche buon suggerimento in merito, pensiamo, potrebbe arrivare al neoministro da un serio e costante confronto con i Mmg, il servizio più accessibile del Ssn. Storace, a differenza dei suoi colleghi, sembra averlo capito già da solo.