M.D.
numero 19, 25 maggio 2005
Diario
ambulatoriale
Il lavoro in team in medicina di famiglia
- Cronaca di una settimana
di Giuseppe Maso, Medico di famiglia - Venezia, Responsabile
Insegnamento Scuola di Medicina di Famiglia, Università di Udine
Alessandra Semenzato, Infermiera di famiglia - Venezia Docente
Scuola di Medicina di Famiglia, Università di Udine
Lunedì
Oggi
è tornato dallospedale Tiziano. È veramente
un personaggio particolare, un tipo libero, ottantaduenne,
in forma, vedovo ma ancora a caccia di avventure. Due anni fa
si è presentato nel nostro ambulatorio con una ritenzione
acuta di urina e un globo vescicale che si vedeva da lontano.
Labbiamo cateterizzato e labbiamo invitato a recarsi
in ospedale per gli accertamenti del caso. Dopo una settimana
era di nuovo da noi, contento perché la minzione era
ripresa regolarmente e non si era ricoverato. Abbiamo preso
tempo e abbiamo iniziato un trattamento per lipertrofia
prostatica benigna dopo dosaggio di PSA, esplorazione rettale
ed ecografia.
Un anno fa, nuovo episodio di ritenzione acuta, nuova cateterizzazione
in ambulatorio, nuovo invito al ricovero, ripresa della diuresi
e nuova scomparsa del paziente.
Una settimana fa ancora un episodio di ritenzione acuta di urina
con edemi declivi importanti da insufficienza renale post-renale.
Stavolta, nonostante un globo vescicale che sembrava un utero
alla quarantesima settimana, non abbiamo posizionato alcun catetere
e abbiamo ricoverato il paziente.
La diagnosi alla dimissione è di insufficienza renale
acuta da ritenzione urinaria per neoplasia prostatica. Il paziente
ha un catetere vescicale a dimora, è già in terapia
con ciproterone e fra un mese inizierà terapia con LH-RH
analogo.
La lettera di dimissione non riporta le modalità della
diagnosi né alcuna stadiazione, ma riporta accuratamente
e sottolinea le modalità di prescrizione (con piano terapeutico)
e di somministrazione (presso il distretto) di LH-RH analogo.
Al telefono, il collega interpellato ci risponde che la diagnosi
è stata clinica e che, considerato il valore del PSA
e letà, non hanno ritenuto il caso di fare accertamenti.
Siamo sempre più colpiti da questo atteggiamento nei
confronti dellanziano e da questa attenzione allaspetto
finanziario dei problemi medici. Prima del ricovero, Tiziano
era una persona in buona salute e assolutamente indipendente,
oggi è ammalato di cancro, castrato chimicamente e con
un catetere vescicale a dimora. Crediamo che almeno meriti una
diagnosi di certezza. Ci adopereremo per questo.
Martedì
Generalmente le donne amano parlare della propria intimità
con un interlocutore femminile, prima che maschile. Nel nostro
ambulatorio accade spesso che di questo ne parlino in prima
istanza con linfermiera. Le problematiche affrontate riguardano
in ordine di frequenza: le infezioni vaginali, la menopausa,
le motivazioni per cui è necessaria una visita ginecologica,
limportanza del Pap-test, la contraccezione, la sessualità.
Frequentemente sono le madri che parlano per le figlie, quasi
come se richiedessero alla sottoscritta di rispettare e condividere
un segreto. Spesso le madri stesse hanno difficoltà a
iniziarsi alla menopausa. Parlo di iniziazione perché,
come tutti i periodi di transizione da una condizione esistenziale
allaltra, anche il climaterio richiede dei riti di passaggio,
che consentano di accompagnare queste donne alla piena accettazione
della trasformazione.
Purtroppo abbiamo perso la consapevolezza di ciò, tuttavia
inconsciamente le donne sentono limportanza e la delicatezza
di questo momento. Come gradiscono la comprensione di unaltra
donna, talvolta le donne preferiscono lintervento del
ginecologo a quello del medico di famiglia per apprendere la
strada da percorrere (interpretazione dei sintomi, indagini
diagnostiche, eventuali terapie, accettazione di unaltra
fase della loro vita, ecc), forse perché con il rapporto
di fiducia e la conoscenza profonda che spesso il medico di
famiglia ha della donna, del suo entourage, delle relazioni
famigliari, crea quella confidenza che molto probabilmente sottrae
valore a una delle tappe più importanti delluniverso
femminile. Molto probabilmente colui che conduce la donna attraverso
questi riti di passaggio dovrà essere elemento neutro,
conoscere perfettamente la materia in sé, non quella
donna in particolare.
Laccettazione di una valenza universale, come lo sono
anche la gravidanza, il parto, la pubertà, il menarca,
richiede probabilmente la trasposizione della propria storia
personale in una dimensione transpersonale, che riguarda il
collettivo.
Questa funzione sulla collettività, per questo campo
di azione (sessualità e riproduzione) in Italia non è
universalmente riconosciuta alla medicina di famiglia che non
ha ancora una sufficiente omogeneità disciplinare.
Mercoledì
Se non fosse per il modo con cui sono vestiti, sarebbe molto
difficile distinguere a prima vista il sesso dei bambini. Avviene
lo stesso per i grandi vecchi. I caratteri sessuali secondari
scompaiono, gli uomini perdono la barba e le donne la acquistano,
la pelle diventa uguale, lo sguardo pure. Se non fosse per il
modo con cui sono vestiti, risulterebbe difficile distinguere
il sesso dei vecchi. Il cerchio della vita si sta chiudendo
e il vecchio di homo sapiens diventa come un cucciolo; è
assolutamente dipendente, ha bisogno di molte cure e di molti
pannoloni.
Giovedì
Il minimo incidente stradale, anche il più banale, fa
andare la gente al Pronto Soccorso più vicino. Di solito
lincidente avviene tra due vetture e molto spesso, data
laltissima densità di traffico, si tratta di un
tamponamento. Il tamponatore esce dal Pronto Soccorso e va a
casa; il tamponato, colui che dovrà essere risarcito,
viene nel nostro ambulatorio. Di solito la prima diagnosi è
distorsione cervicale, non ci dovrebbe essere alcuna
complicazione e il tempo dovrebbe far scomparire i modesti fastidi.
Ma da noi, il tamponato, arriva con il collare al collo e con
una serie di richieste consigliate dallavvocato o dallagenzia
infortunistica. Radiografie, elettroencefalo, potenziali evocati,
esami otofunzionali, visita fisiatrica, visita neurologica,
visita ortopedica,visita oculistica, visita otorino, ecc. Queste
visite genereranno, a loro volta, altre richieste di esami e
ulteriori controlli. E noi lì, consapevoli dellinutilità
di tutto, attori di una recita che ha come fine il maggior risarcimento
possibile. Assistiamo, impotenti, alluso improprio e barbaro
della più nobile delle professioni.
Venerdì
Anche seguire troppo i pazienti, qualche volta, non va bene.
Abbiamo ricevuto alcune ricusazioni per questo motivo. Abbiamo
prescritto accertamenti strumentali a unanziana che, per
eseguirli, doveva essere accompagnata. La nuora non voleva perdere
tempo, né accettava che noi le dessimo dei consigli su
come seguire la suocera. Unaltra signora invece non voleva
sentirsi malata e il nostro farsi carico della sua cura era
in realtà una continua riprova della sua malattia.
Anche oggi siamo sconcertati. Recentemente si è iscritta
da noi una signora anziana pluri-problematica, autosufficiente,
che vive con la figlia separata. Lanno scorso già
veniva nel nostro ambulatorio una volta a settimana per liniezione
di clodronato ed essendole piaciuto il nostro modo di lavorare
ha deciso due mesi fa di affidarsi alle nostre cure. È
sempre accompagnata dalla figlia, la quale finora si era assunta
la responsabilità di adeguare il dosaggio del dicumarolo,
a suo dire per le difficoltà di dialogare con lallora
medico curante. Dopo una visita accurata e lattenta valutazione
di tutte le indagini diagnostiche finora eseguite, che hanno
messo in evidenza numerosi problemi (insufficienza renale importante,
fibrillazione atriale, ipertensione arteriosa, incontinenza
urinaria, aterosclerosi aortica, poliartrosi e un sospetto mioma
della colecisti) abbiamo invitato la figlia a contattarci settimanalmente
per il Coumadin.
Abbiamo prescritto ulteriori esami ematochimici che hanno evidenziato
un diabete non ancora diagnostico e hanno confermato un valore
di creatinina intorno a 6 mg/dl. Abbiamo perciò parlato
francamente alla figlia spiegandole che linsufficienza
renale evidenziata richiedeva ulteriori accertamenti. Non le
abbiamo più riviste.
Lessere troppo attenti, scrupolosi e presenti, anche in
questo caso, paradossalmente, è stato motivo di revoca.
Sabato
Corso di aggiornamento obbligatorio. Tutti i colleghi della
nostra Asl devono partecipare al corso di formazione, che è
stato concordato con i rappresentati sindacali e con i responsabili
della formazione. Come sempre, commenti di disapprovazione e
rassegnazione. Cè chi legge il giornale, chi se
la svigna, chi dorme e chi si consola con il fatto che oggi,
per fortuna, piove.
Non si è ancora capito che la formazione riguarda i singoli
professionisti, che le necessità sono diverse per ciascuno
e che lobbligatorietà è solo frustrante
e controproducente. Ma così vanno le cose in Italia.
Ancora una volta oggi abbiamo sentito colleghi ospedalieri che
ci spiegano cosè la nostra disciplina. Il corso
si è concluso con lintervento di un ecografista
che ci ha spiegato che lecografia non è sufficiente
per classificare lo scompenso cardiaco ma, come dicono
anche gli americani, è consigliabile visitare
il paziente. Grazie, siamo più bravi, abbiamo più
punti e finalmente sappiamo chi siamo.